Adam Ounas, il bravissimo calciatore francese, naturalizzato algerino, ha subito in questi giorni una rapina. Un quarantaquattrenne napoletano, manco a dirlo, è stato l’autore. Identificato dalla polizia è stato poi arrestato. Da sottolineare che il rapinatore era sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali.
C’è a suo carico un fermo da parte della Polizia giudiziaria in attesa di convalida. Il fatto è avvenuto intorno alle 13.30 del 18 dicembre, in via Stazio, mentre rientrava nella sua abitazione di Posillipo, al termine degli agli allenamenti di rifinitura prepartita a Castel Volturno. Due malviventi hanno atteso il calciatore seguendolo in Vespa fino al garage.
Soldi e orologio di valore, in tutto 4500 euro. Adam Ounas ha subito sporto denuncia per la rapina subita. Qualcuno potrebbe obiettare “ma mica è il solo”, infatti, sono cose di tutti i giorni ma un dettaglio colpisce in questo caso. Il rapinatore era sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali.
Di conseguenza un reato precedente, la conseguente condanna, si è trasformata in una passeggiata per Napoli, rapina inclusa. Chiaramente le misure a favore di chi delinque oggi, superano abbondantemente le condanne in carcere.
Questo perché non ci sono posti nei penitenziari o perché spesso la galera “stressa”, i condannati. Allora, meglio rimetterli in libertà a rubare di nuovo, nella buona parte dei casi. Chiaramente ai ladri dobbiamo aggiungere gli stupratori, chi picchia le donne e tanti altri reati definiti “minori”.
In altre nazioni del mondo, più avanzate a livello di democrazie, se li sognano i servizi sociali se prima non c’è stato un comportamento esemplare in galera. Invece in Italia grazie a bravi avvocati, spesso pagati dallo Stato con il “Patrocinio assistito” nei tribunali.
Grazie anche a una parte della Magistratura sempre pronta a tollerare e stabilire misure “leggere” per questi delinquenti. Una parte anche degli intellettuali, sempre pronti a sbandierare i contesti sociali dove sono cresciuti i delinquenti. Soprattutto. Grazie a una classe politica che davvero di “irrigidire” le pene per chi delinque non ne vuole sapere, chissà perché.
Ci ritroviamo quindi ladri arrestati e nemmeno il tempo di girare la chiave delle manette rimessi in libertà, E’ giusto, è serio soprattutto? Direi di no. Magari i calciatori rapinati, a parte lo stress dell’evento, i soldi per ricomprare il Rolex li hanno. Il guaio è per qualche poveraccio che, rubata la marmitta, le ruote o i fari, devono mettere mano alla tasca e son dolori.
Mancano i Penitenziari in Italia. Vorrei lanciare una proposta, magari qualche “Onorevole”, leggerà: “Perché non trasformare le Caserme dismesse in Carceri ultramoderni e pieni di comfort?” Di questi manufatti ne abbiamo a iosa, spesso i palazzinari hanno cercato di prenderli per le solite speculazioni.
Sarebbe davvero una spesa modica quella di trasformare un ex Caserma in Penitenziario, senza nemmeno costruire le mura di cinta. Comunque, Adam Ounas dimenticherà, la cronaca passerà e il delinquente, insieme al suo compare, saranno di nuovo in giro a prendere il sole grazie all’affidamento ai servizi sociali, di tanto in tanto tenteranno qualche altra rapina.
Di questi manufatti ne abbiamo a iosa, spesso i palazzinari hanno cercato di prenderli per le solite speculazioni. Sarebbe davvero una spesa modica quella di trasformare un ex Caserma in Penitenziario, senza nemmeno costruire le mura di cinta. Comunque, Adam Ounas dimenticherà, la cronaca passerà e il delinquente, insieme al suo compare, saranno di nuovo in giro a prendere il sole grazie all’affidamento ai servizi sociali, di tanto in tanto tenteranno qualche altra rapina.
di Luigi Eucalipto