Area Nord di Napoli, anche a Frattamaggiore atti criminali contro esercizi commerciali, non è una vera guerra ma siamo comunque preoccupati.
A Frattamaggiore notte di ieri, lunedì 21 marzo, le pizzerie: “Palapizza – Sapureat -Anema e pizza”, hanno subito tre attentati a colpi di pistola. Un noto autonoleggio “Saviancar”, subisce la stessa sorte. Arzano, qualche giorno fa, il manifesto funebre affisso all’esterno della stazione della Polizia locale, contro il comandante Biagio Chiariello. Casavatore, Casoria, Afragola, Frattaminore con le tre bombe, infine ieri Frattamaggiore.
Questa parte dell’Area a nord di Napoli oggi è sotto assedio. Ricordiamo i tre attentati a suon di bombe a Frattaminore qualche settimana fa. Gli Spari contro l’autonoleggio e le pizzerie di Frattamaggiore allarmano le coscienze di tutti noi. Nella notte i nostri ragazzi frequentano i locali nelle loro città, in particolare quelli di enogastronomia. Possibile immaginare posano essere coinvolti in queste scene di guerra?
Bombe e spari oggi, se non si interviene, alzeranno sempre più il tiro. Combattiamo qui la nostra guerra a mani nude contro un nemico che conta centinaia di miliziani, non so definirli in nessun modo. La cronaca ci regala atti di recrudescenza criminale come è avvenuto la scorsa notte a Frattamaggiore. Corso Durante, Corso Vittorio Emanuele e Via Vittoria, in una città dove non mancano Carabinieri, Polizia di stato e Finanza.
Basterà la solita riunione con la Prefettura sull’ordine pubblico e qualche agente in più? Basteranno i cortei e le manifestazioni contro la camorra di associazioni e movimenti? Spenti i riflettori mediatici e le telecamere, si ritornerà ad avere paura di qualcosa che non è invisibile, non sono razzi che arrivano da lontano ma delinquenti che vivono a qualche km di distanza.
Don Maurizio Patriciello, il parroco simbolo della lotta alle illegalità, non più tardi di dieci giorni fa, ha subito anche lui un atto intimidatorio. Lo scoppio di una bomba carta sotto il cancello della chiesa “San Paolo apostolo”, al Parco verde di Caivano. «Mercoledì avremmo dovuto riaprire il catechismo in presenza, ma non so… – dice –. È comprensibile che le mamme, dopo queste cose, non vogliano mandare i propri figli».
Ancora: «Siete la rovina dei vostri figli. Quando viene ucciso un giovane camorrista, chi lo ha condannato a morte, se è camorrista, è il padre: lo ha messo in un vicolo cieco. I camorristi fanno del male agli innocenti, possono farne a me, soprattutto lo fanno ai loro figli». La guerra in Ucraina merita sicuramente l’attenzione ma qui non bisogna abbassare la guardia. I sindaci dell’Area a Nord di Napoli devono stringere le fila e chiedere una presenza massiccia delle forze dell’ordine.
Videocamere di sorveglianza da installare ad ogni angolo. forze dell’ordine a presidio di Piazze e soprattutto posti di blocco ad ogni strada di periferia, magari con l’ausilio dell’esercito come spesso è avvenuto in passato. La cultura della illegalità è sotto gli occhi di tutti e si comincia dalle piccole cose per arrivare a colpi di arma da fuoco o bombe. In una realtà così difficile è davvero complicato distinguere chi è buono e chi non lo è.
Speriamo solo non dover raccontare più di queste storie, siamo dalla parte di chi investe per dare ricchezza alle comunità, lavoro ai ragazzi, rappresentando l’eccellenza in tanti settori. Difendendo loro, difenderemo il futuro dei nostri figli, se non li fermiamo adesso, ritroveremo colpi di pistola anche fuori ai cancelli di casa. Se sono stati capaci di farlo ad una chiesa, quali scrupoli hanno queste persone?
di gianni bianco