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lunedì, Settembre 16, 2024

ASSEMBRAMENTO: Comizi si, Concerti no.

Viaggiavo in fb, una foto mi ha colpito, quella che inquadra, ed è qui in prima pagina, un politico, forse un pezzo grosso, che riempie una Piazza smascherata e una serie di sedie vuote, con tutta probabilità prima di un evento musicale probabilmente.

Assembramento, non è uguale per tutti

Probabilmente ai Comizi saranno tutti vaccinati, greenpassati e palestrati, ai Concerti la solita massa di debosciati. L’Italia in questo periodo storico, parlo dell’Era Covid-19, si sta distinguendo per alcune palesi contraddizioni. Si parte dalle dosi di vaccino, si passa per il Green Pass (scusate il gioco di parole), si finisce con tamponi da pagare a proprie spese. Basta girare una città media per vedere una pletora di cittadini, ragazzi e adulti ammassati a distanza di venti centimetri, l’uno sull’altro, come a una partita di Rugby. Le mascherine? Ai gomiti o ai polsi.

A scuola massima disciplina, fuori no

Questo avviene all’esterno di locali, nelle piazze, per le strada, sui lungomare, nei vicoli, etc., dove l’ assembramento è d’obbligo. A scuola bisogna rispettare le distanze, effettuare sanificazioni dei locali, la mascherina è d’obbligo, l’amuchina è lì a disposizione di tutti. Le file per entrare ordinatamente a scuole, orari differenziati, strisce azzurre. strisce rosa, strisce gialle, un arcobaleno disciplinato che si muove. Nell’Istituto non si entra, genitori e personale, se non si è muniti di Green Pass. C’è chi ancora oggi non ha effettuato la prima dose di vaccino e c’è chi si prepara alla terza dose, obbligati, non convinti.

C’è da perdere soldi e lavoro. probabilmente la terza dose sarà diluita nel vaccino antiinfluenzale. Viaggiavo in fb, una foto mi ha colpito, quella che inquadra, ed è qui in prima pagina, un politico che riempie una Piazza in assembramento smascherato, di contro una serie di sedie vuote, con tutta probabilità prima di un evento musicale. Ora, una domanda viene spontanea: “E’ possibile tutto ciò, dobbiamo ridere o piangere?” Di sicuro restiamo basiti davanti alle foto con il delirio delle foto del pubblico che acclama il politico, forse uno che la sa lunga, perché al 99%,, lo stesso pubblico non è munito di mascherina.

Comizi pieni, Concerti vuoti

Di contro, l’hanno menata in tutte le salse per evitare che si vada ai Concerti, allo stadio, nei teatri antichi a guardare il Teatro. Soprattutto ai mega raduni musicali, i grandi eventi Rock, evitare l’ assembramento. Ci tengono i nostri cari politici alla nostra salute sia ben chiaro e noi gli crediamo. Ma un minimo di coerenza non sarebbe stata salutare durante le kermesse politiche, di qualche “Star” che oggi riempie le piazze?” L’Italia ha sempre amato i profeti, per poi buttarli alle ortiche dopo qualche anno, è capitato con tutti.

Eppure una leggera smorfia di vergogna dovrebbe nascere sul volto del politico, di spalle o di faccia. Sottolineo che per un annetto ci ha frantumato le meningi, ogni sera, avvertendoci dei dati del Covid-19, dei periocoli. Lui, il Conte del Grillo, insieme alle altre “Star“, ai compari e ai comparielli oggi riempiono le piazze, si accalcano e nessuno si permette di intervenire. Da due anni i lavoratori del settore musicale e teatrale stanno vivendo momenti drammatici, perchè? Perchè semplicemente di Concerti live non se ne fanno più.

Addetti ai Service dei Concerti allo stremo

Dissento da questa visione medievale, narcisista della politica che impone le sue regole e non le rispetta, umiliando chi “dal vivo“, ci lavora, non “chiacchiera“. Qualche giorno fa il Governo ha allentato la morsa verso sale cinematografiche, i musei, i teatri, non basta. Intere categorie sono alla fame e i politici si esibiscono con le solite performance, intrise dell’unica materia che conoscono: la fumosa, inutile e sterile “chiacchierologia“. Conte superstar ma anche Di Maio, Salvini, Meloni, Letta e tanti altri, si sono dati da fare.

Peccato. In questo momento di difficoltà credevamo ad uno scatto di dignità della politica, invece nulla, sempre la stessa solfa. Passerà tutto questo? Speriamo di si, già all’estero ci considerano male, non hanno una buona opinione della nostra classe politica, almeno dal 2000 ad oggi. Immaginate cosa pensano di noi nel vedere Peppe Conte sostituire Beppe Grillo nelle piazze, con donne che gli dicono di “farsi fotografare mentre ride per quanto è bono”. Ricordando un vecchio film è proprio il caso di dire “Il Conte del Grillo”, la frase la conoscete ed è riferita a tutti noi: “Io sono io e voi non valete una mazza”, adeguiamola ai tempi nostri e facciamocene una ragione, è così.

di Luigi Eucalipto

Assembramento, non è uguale per tutti

Probabilmente ai Comizi saranno tutti vaccinati, greenpassati e palestrati, ai Concerti la solita massa di debosciati. L’Italia in questo periodo storico, parlo dell’Era Covid-19, si sta distinguendo per alcune palesi contraddizioni. Si parte dalle dosi di vaccino, si passa per il Green Pass (scusate il gioco di parole), si finisce con tamponi da pagare a proprie spese. Basta girare una città media per vedere una pletora di cittadini, ragazzi e adulti ammassati a distanza di venti centimetri, l’uno sull’altro, come a una partita di Rugby. Le mascherine? Ai gomiti o ai polsi.

A scuola massima disciplina, fuori no

Questo avviene all’esterno di locali, nelle piazze, per le strada, sui lungomare, nei vicoli, etc., dove l’ assembramento è d’obbligo. A scuola bisogna rispettare le distanze, effettuare sanificazioni dei locali, la mascherina è d’obbligo, l’amuchina è lì a disposizione di tutti. Le file per entrare ordinatamente a scuole, orari differenziati, strisce azzurre. strisce rosa, strisce gialle, un arcobaleno disciplinato che si muove. Nell’Istituto non si entra, genitori e personale, se non si è muniti di Green Pass. C’è chi ancora oggi non ha effettuato la prima dose di vaccino e c’è chi si prepara alla terza dose, obbligati, non convinti.

C’è da perdere soldi e lavoro. probabilmente la terza dose sarà diluita nel vaccino antiinfluenzale. Viaggiavo in fb, una foto mi ha colpito, quella che inquadra, ed è qui in prima pagina, un politico che riempie una Piazza in assembramento smascherato, di contro una serie di sedie vuote, con tutta probabilità prima di un evento musicale. Ora, una domanda viene spontanea: “E’ possibile tutto ciò, dobbiamo ridere o piangere?” Di sicuro restiamo basiti davanti alle foto con il delirio delle foto del pubblico che acclama il politico, forse uno che la sa lunga, perché al 99%,, lo stesso pubblico non è munito di mascherina.

Comizi pieni, Concerti vuoti

Di contro, l’hanno menata in tutte le salse per evitare che si vada ai Concerti, allo stadio, nei teatri antichi a guardare il Teatro. Soprattutto ai mega raduni musicali, i grandi eventi Rock, evitare l’ assembramento. Ci tengono i nostri cari politici alla nostra salute sia ben chiaro e noi gli crediamo. Ma un minimo di coerenza non sarebbe stata salutare durante le kermesse politiche, di qualche “Star” che oggi riempie le piazze?” L’Italia ha sempre amato i profeti, per poi buttarli alle ortiche dopo qualche anno, è capitato con tutti.

Eppure una leggera smorfia di vergogna dovrebbe nascere sul volto del politico, di spalle o di faccia. Sottolineo che per un annetto ci ha frantumato le meningi, ogni sera, avvertendoci dei dati del Covid-19, dei periocoli. Lui, il Conte del Grillo, insieme alle altre “Star“, ai compari e ai comparielli oggi riempiono le piazze, si accalcano e nessuno si permette di intervenire. Da due anni i lavoratori del settore musicale e teatrale stanno vivendo momenti drammatici, perchè? Perchè semplicemente di Concerti live non se ne fanno più.

Addetti ai Service dei Concerti allo stremo

Dissento da questa visione medievale, narcisista della politica che impone le sue regole e non le rispetta, umiliando chi “dal vivo“, ci lavora, non “chiacchiera“. Qualche giorno fa il Governo ha allentato la morsa verso sale cinematografiche, i musei, i teatri, non basta. Intere categorie sono alla fame e i politici si esibiscono con le solite performance, intrise dell’unica materia che conoscono: la fumosa, inutile e sterile “chiacchierologia“. Conte superstar ma anche Di Maio, Salvini, Meloni, Letta e tanti altri, si sono dati da fare.

Peccato. In questo momento di difficoltà credevamo ad uno scatto di dignità della politica, invece nulla, sempre la stessa solfa. Passerà tutto questo? Speriamo di si, già all’estero ci considerano male, non hanno una buona opinione della nostra classe politica, almeno dal 2000 ad oggi. Immaginate cosa pensano di noi nel vedere Peppe Conte sostituire Beppe Grillo nelle piazze, con donne che gli dicono di “farsi fotografare mentre ride per quanto è bono”. Ricordando un vecchio film è proprio il caso di dire “Il Conte del Grillo”, la frase la conoscete ed è riferita a tutti noi: “Io sono io e voi non valete una mazza”, adeguiamola ai tempi nostri e facciamocene una ragione, è così.

di Luigi Eucalipto

© Riproduzione riservata

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