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martedì, Dicembre 5, 2023

ATALANTA – NAPOLI 1–3: della serie : Come può uno scoglio arginare il mare?

ATALANTA – NAPOLI 1 – 3. Marcatori: 14’ p.t. Insigne su rig., 37’ p.t. Politano, 13’ s.t. de Roon, 36’ s.t. Elmas. Ai ragazzi di Spalletti va fatto un plauso, per questa felicità che stanno regalando a un popolo intero.

Kalidou Koulibaly all’uscita del campo di gioco.

Gli azzurri di Spalletti superano indenni lo scoglio più pericoloso in quel di Bergamo, dove escono vittoriosi dallo “Gewiss Stadium” orobico, contro l’Atalanta. La squadra bergamasca, a nostro parere, rimane una della migliori compagini del campionato italiano, oltre a essere da qualche tempo la “bestia nera” dei partenopei.

Mai come ieri le parole di Lucio Battisti si addicono: “Come può uno scoglio Arginare il mare?”, soprattutto quello azzurro partenopeo. Neanche Gasperini è riuscito a fermare il Napoli. La squadra azzurra in questa stagione ha avuto a disposizione il talento più pregiato della Serie A. Uno dei pochi “craque” che  giocano nel campionato italiano, il nigeriano Victor Osimhen.

L’attaccante di sicuro nel prossimo mercato sarà una delle stelle più richieste del calcio dei ricchi. Eppure c’è da sottolineare che la squadra di Spalletti senza il centravanti africano gioca meglio, c’è molta più intensità, voglia di fraseggio e la volontà collettiva di giocarsela.

Sembra che l’assenza della punta trasmetta al resto della truppa la tenacia di dimostrare che loro ci sono e come, anche senza il fortissimo top player. Anche se ci tengo a sottolineare che a mio parere il vero top player è il “Mister”. Se ripenso ai mugugni di inizio stagione all’arrivo di Spalletti da parte dei  famosi esperti di “pallone“, mi viene da sorridere.

Più della metà dei punti del Napoli in questa stagione sono stati frutto del lavoro di allenamento. Solo chi non ha mai calcato un campo come allenatore o addetto ai lavori, non lo capisce e dice il contrario a riguardo del trainer toscano. In ogni caso, o è in malafede o ha fatto una professione che non era la sua. Una vittoria geniale e importantissima quella Bergamo senza Victor Osimhen.

A lui si aggiungono Giovanni  Di Lorenzo, Amir Rrahmani, e in parte Fabian Ruiz, che ha giocato solo nel finale di gara. Una vittoria contro la squadra che gioca il migliore calcio del campionato italiano aumenta di più il rammarico dei punti persi contro squadre cosiddette piccole. Anche se alcuni sono stati perduti immeritatamente, il rammarico è quello di ritrovarsi alla fine come con “i granelli di sabbia in mano”.

Dobbiamo comunque sottolineare che l’obiettivo minimo di inizio stagione è stato ampiamente raggiunto. Quest’estate, in pieno ritiro precampionato, un ragazzino: Alessandro Zanoli – Classe 2000, si fece notare più degli altri per forza fisica corsa e personalità. Ieri a Bergamo, qualora ce ne fosse stato bisogno, ha rimesso in campo le stesse peculiarità.

Di Zanoli il taglio per Mertens in occasione del calcio di rigore, intuizione frutto di una sua sterzata in fase offensiva. Il giovanotto è stato ordinato e lucido, non ha fatto rimpiangere Di Lorenzo, così come Juan Jesus al centro della difesa, in sostituzione di Rrahmani. Il gioco d’attacco è molto più fluido quando gioca Mertens, lo abbiamo già detto.

Il Napoli si aggiudica quindi la Supersfida con l’Atalanta, entrambe le squadre avevano la necessità di fare punti per i rispettivi obiettivi stagionali. L’Atalanta era partita bene, la formazione orobica nei primi minuti di gioco schiacciava in Napoli nella sua metà campo. La squadra bergamasca in più occasioni ha sfiorato la rete con Muriel e Malinovskyi.

Il Napoli da squadra esperta e abituata alla grandi sfide, sul primo lancio in avanti passa in vantaggio, con il passaggio in area di Zanoli per Mertens. Il belga, scarta il portiere Musso che, per fermarlo, lo atterra. Dal dischetto l’esecuzione di Lorenzo Insigne che realizza un gol per la prima volta in carriera contro i bergamaschi. Al 36′ il raddoppio di Politano. Nella seconda frazione Gasperini inserisce  Boga e′ Miranchuk.

Quest’ultimo propone l’assist che pennella sulla testa di De Roon il passaggio del gol atalantino. Il Napoli nonostante ciò controlla la gara, cosa che gli riesce per lunghi tratti. All’80’ si chiude definitivamente la contesa. Lancio perfetto di Koulibaly che innesca in profondità Lozano, il messicano punta la difesa atalantina per poi allarga ad Elmas sulla sinistra che, a tu per tu con Musso, è freddo nel realizzare il 3-1.

A fine gara, quando i calciatori stavano rientrando negli spogliatoi, le offese ai danni del nostro Kalidou Koulibaly. Il calciatore azzurro è stato insultato al grido di “Bastardo, negro di merda”, speriamo arrivi per l’Atalanta una pena esemplare. Spesso, anzi sempre, i tifosi bergamaschi, si sono macchiati di questa vergognosa abitudine: insultare i calciatori del Napoli, con essi la stessa città di Napoli.  

Anche per questo ai ragazzi di Spalletti un “plauso” speciale per la felicità che stanno regalando a un popolo e un città intera.

Di Fiore Marro

ATALANTA – NAPOLI 1 – 3. Marcatori: 14’ p.t. Insigne su rig., 37’ p.t. Politano, 13’ s.t. de Roon, 36’ s.t. Elmas. Ai ragazzi di Spalletti va fatto un plauso, per questa felicità che stanno regalando a un popolo intero.

Kalidou Koulibaly all’uscita del campo di gioco.

Gli azzurri di Spalletti superano indenni lo scoglio più pericoloso in quel di Bergamo, dove escono vittoriosi dallo “Gewiss Stadium” orobico, contro l’Atalanta. La squadra bergamasca, a nostro parere, rimane una della migliori compagini del campionato italiano, oltre a essere da qualche tempo la “bestia nera” dei partenopei.

Mai come ieri le parole di Lucio Battisti si addicono: “Come può uno scoglio Arginare il mare?”, soprattutto quello azzurro partenopeo. Neanche Gasperini è riuscito a fermare il Napoli. La squadra azzurra in questa stagione ha avuto a disposizione il talento più pregiato della Serie A. Uno dei pochi “craque” che  giocano nel campionato italiano, il nigeriano Victor Osimhen.

L’attaccante di sicuro nel prossimo mercato sarà una delle stelle più richieste del calcio dei ricchi. Eppure c’è da sottolineare che la squadra di Spalletti senza il centravanti africano gioca meglio, c’è molta più intensità, voglia di fraseggio e la volontà collettiva di giocarsela.

Sembra che l’assenza della punta trasmetta al resto della truppa la tenacia di dimostrare che loro ci sono e come, anche senza il fortissimo top player. Anche se ci tengo a sottolineare che a mio parere il vero top player è il “Mister”. Se ripenso ai mugugni di inizio stagione all’arrivo di Spalletti da parte dei  famosi esperti di “pallone“, mi viene da sorridere.

Più della metà dei punti del Napoli in questa stagione sono stati frutto del lavoro di allenamento. Solo chi non ha mai calcato un campo come allenatore o addetto ai lavori, non lo capisce e dice il contrario a riguardo del trainer toscano. In ogni caso, o è in malafede o ha fatto una professione che non era la sua. Una vittoria geniale e importantissima quella Bergamo senza Victor Osimhen.

A lui si aggiungono Giovanni  Di Lorenzo, Amir Rrahmani, e in parte Fabian Ruiz, che ha giocato solo nel finale di gara. Una vittoria contro la squadra che gioca il migliore calcio del campionato italiano aumenta di più il rammarico dei punti persi contro squadre cosiddette piccole. Anche se alcuni sono stati perduti immeritatamente, il rammarico è quello di ritrovarsi alla fine come con “i granelli di sabbia in mano”.

Dobbiamo comunque sottolineare che l’obiettivo minimo di inizio stagione è stato ampiamente raggiunto. Quest’estate, in pieno ritiro precampionato, un ragazzino: Alessandro Zanoli – Classe 2000, si fece notare più degli altri per forza fisica corsa e personalità. Ieri a Bergamo, qualora ce ne fosse stato bisogno, ha rimesso in campo le stesse peculiarità.

Di Zanoli il taglio per Mertens in occasione del calcio di rigore, intuizione frutto di una sua sterzata in fase offensiva. Il giovanotto è stato ordinato e lucido, non ha fatto rimpiangere Di Lorenzo, così come Juan Jesus al centro della difesa, in sostituzione di Rrahmani. Il gioco d’attacco è molto più fluido quando gioca Mertens, lo abbiamo già detto.

Il Napoli si aggiudica quindi la Supersfida con l’Atalanta, entrambe le squadre avevano la necessità di fare punti per i rispettivi obiettivi stagionali. L’Atalanta era partita bene, la formazione orobica nei primi minuti di gioco schiacciava in Napoli nella sua metà campo. La squadra bergamasca in più occasioni ha sfiorato la rete con Muriel e Malinovskyi.

Il Napoli da squadra esperta e abituata alla grandi sfide, sul primo lancio in avanti passa in vantaggio, con il passaggio in area di Zanoli per Mertens. Il belga, scarta il portiere Musso che, per fermarlo, lo atterra. Dal dischetto l’esecuzione di Lorenzo Insigne che realizza un gol per la prima volta in carriera contro i bergamaschi. Al 36′ il raddoppio di Politano. Nella seconda frazione Gasperini inserisce  Boga e′ Miranchuk.

Quest’ultimo propone l’assist che pennella sulla testa di De Roon il passaggio del gol atalantino. Il Napoli nonostante ciò controlla la gara, cosa che gli riesce per lunghi tratti. All’80’ si chiude definitivamente la contesa. Lancio perfetto di Koulibaly che innesca in profondità Lozano, il messicano punta la difesa atalantina per poi allarga ad Elmas sulla sinistra che, a tu per tu con Musso, è freddo nel realizzare il 3-1.

A fine gara, quando i calciatori stavano rientrando negli spogliatoi, le offese ai danni del nostro Kalidou Koulibaly. Il calciatore azzurro è stato insultato al grido di “Bastardo, negro di merda”, speriamo arrivi per l’Atalanta una pena esemplare. Spesso, anzi sempre, i tifosi bergamaschi, si sono macchiati di questa vergognosa abitudine: insultare i calciatori del Napoli, con essi la stessa città di Napoli.  

Anche per questo ai ragazzi di Spalletti un “plauso” speciale per la felicità che stanno regalando a un popolo e un città intera.

Di Fiore Marro

© Riproduzione riservata

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