
Qualche iniziativa, manifesti pubblicati, incontri, più o meno ravvicinati. Ma il bello deve ancora venire.
Casoria è il quinto comune della Campania per numero di elettori, esattamente sessantatremila che si recherà al voto per le elezioni comunali del 8 e 9 giugno 2024, in concomitanza delle ben più corpose Elezioni europee. Elezioni che saranno vissute in modo decisamente partecipate, il pericolo sovranista incombe e l’Europa si difenderà. Sarà difficile sganciare i due eventi elettorali, sarà complicato rinunciare ad una delle due schede al seggio elettorale, parlo dei comuni dove si voterà alle comunali chiaramente.
Un vantaggio di sicuro per i simboli nazionali che qualcosa in termini numerici doneranno alle omologhe liste comunali di partito, in particolare: Lega, Forza Italia; Noi Moderati; Fratelli d’Italia; Sinistra italiana/Europa Verde; Più Europa; Partito democratico e mi fermo qui. Ritornando alla città dei santi, la nostra amata Casoria, ad oggi la politica propone un quadro dettagliatamente rigido. Il sindaco uscente, Raffaele Bene, eletto se non ricordo male da una serie di liste civiche capeggiate da Campania libera, per l’occasione Casoria libera, è in pole position.
Eppure, come il titolo di un grande film: “Qualcosa è cambiato“. Cosa è cambiato? In primis non c’è più al governo nazionale il centrosinistra che, tra un anno, in Campania, rinnoverà il consiglio regionale. La sorte di Enzo de Luca è legata al passaggio del terzo mandato ma soprattutto dai nuovi equilibri dell’Assemblea regionale. In questo anni il governatore De Luca ha stretto un rapporto politico con il M5S, migliorato i rapporti con il Partito democratico, soprattutto governato bene con l’appoggio di consiglieri di liste civiche regionali provenienti dal centrodestra.
Si parte allora nella città dei santi oggi, da un centrosinistra unito, allargato al M5S. È pur vero che gli incontri “preliminari“, sono stati caratterizzati da diverbi e accuse reciproche tra PD e M5S. Comprendiamo il perché. Il PD ha chiesto “discontinuità“, il che si traduce nella testa dell’attuale sindaco Raffaele Bene, chiaramente da sostituire con un esponente democratico. Ma qui casca l’asino. Perché, tra visibili e invisibili, ammontano almeno a cinque il numero dei democratici in campo, in panchina o in tribuna che aspirano a sostituire Raffaele Bene.
Allora diventa difficile trovare la sintesi con chi ancora la deve proporre al suo interno, parlo dei democratici sempre. Tutto questo gioca a favore di Raffaele Bene, anche perché Europa Verde e Cinquestelle non credo abbiano l’obiettivo di una candidatura a sindaco. Chiaramente tutto può accadere, per carità, ma conoscendo i protagonisti sarà difficile ottenere “la moglie ubriaca e la botte piena”. In campo ci sono altri protagonisti, le liste e i movimenti civici che non dimentichiamo vinsero alle passate elezioni del 2019. Sarà difficile oggi che si ripropongano tutte.
Non sappiamo soprattutto se avranno il fiato e perché no i numeri per proporsi alle elezioni comunali di giugno 2024. Resta il centrodestra. Luca Scancariello annuncia da fb che tra qualche giorno Fratelli d’Italia annuncerà il proprio progetto politico a Casoria. La parte restante del centrodestra, parlo di Forza Italia, Noi con l’Italia e Lega cosa faranno? Per adesso, orfani dei consiglieri Troiano, Puzone e Fico, transitato in maggioranza, dovranno sudare e non poco per rimettere in campo in progetto valido, magari una rivincita per Angela Russo.
Siamo a quattro mesi al traguardo delle elezioni comunali ed è c’è ancora tanto tempo da macinare ma contemporaneamente i granelli della clessidra lentamente, inesorabilmente scorrono. Tutto questo a vantaggio del sindaco uscente Raffaele Bene e del leader della coalizione vittoriosa nel lontano 2019 Tommaso Casillo. Passato il carnevale, qualcosa comincerà a muoversi, soprattutto in regione Campania, il vero tavolo delle trattative per il nuovo sindaco di Casoria, le vecchie sezioni, sono solo un lontano ricordo.
Gianni Bianco