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lunedì, Settembre 9, 2024

CASORIA: L’ultima spiaggia

Casoria, quando qualche mese fa un gruppo di consiglieri di maggioranza ha sollevato seri problemi di tenuta dell'amministrazione Bene

Casoria, quando qualche mese fa un gruppo di consiglieri di maggioranza ha sollevato seri problemi di tenuta dell’amministrazione Bene. La risposta è stata un’operazione di maquillage. Ad oggi il diagramma è piatto, nulla di buono si intravede all’orizzonte, la politica, “non pervenuta“. I consiglieri dissidenti (Marro-Graziuso-Cassettino-Rullo-Ramaglia), hanno

scelto l’opposizione, mentre tre consiglieri dell’opposizione (Fico-Troiano-Punzone), sono passati in maggioranza. A Casoria questo non è una novità, da anni, da sempre “per il bene della città“. Mettendo da parte le motivazioni dell’uno e dell’altro, veniamo al punto. Il problema principale è la macchina comunale. La Pandemia è servita più a creare alibi che ad approfittare del “timeout” per ripartire.

Inascoltati i consigli di chi cercava soluzioni, proponeva cose concrete, alzava il livello della discussione. La risposta da parte della giunta precedente e di alcuni settori chiave dell’ente è stata disastrosa. La dirigenza non è stata capace di intercettate bandi per i vari settori, strategici per mettere in cassa finanziamenti regionali e della Città metropolitana. Si è galleggiati sul “Coronavirus” fino alla crisi e al rimpasto.

Al dott. Franco Girardi, già amministratore delegato di Casoria ambiente, oggi assessore alle finanze è stata affidata una missione impossible. Un uomo Girardi che conosce bene i meccanismi di un ente, capace e competente, ma di certo non in grado di fare miracoli. La colpa non è solo dei dirigenti questo è certo. Oggi, come nel recente passato, gli indirizzi del sindaco e degli assessori non sono stati incisivi.

Un comune Casoria già in predissesto alla fine del mandato di Pasquale Fuccio. Analoga situazione con il commissario prefettizio. La vittoria di Raffaele Bene, attuale sindaco, insieme all’ex assessore alle finanze Goffredi, dopo vari tentennamenti dichiarano il dissesto finanziario. Ma perché si è atteso tanto? Come mai non si è impegnata la dirigenza comunale in modo tenace per rispettare scadenze e non perdere finanziamenti?

Soprattutto, durante il periodo del Lockdown, con una città ferma, perché non si è approfittato per studiare e programmare adeguatamente interventi concreti? Le domande sono tante, le risposte quasi nessuna, se non l’impegno oggi dell’assessore Girardi, apprezzato da tutti ma sostenuto in maniere “leggera”, usiamo un eufemismo da maggioranza, giunta e dirigenti. Basta un campione a dare la svolta ad una squadra? Il calcio come la politica ci ha insegnato che un fuoriclasse sa vincere una partita, anche da solo, ma è la squadra a vincere il campionato.

Il 10 giugno 2019 ha vinto un sindaco e la sua coalizione, a quasi due anni di distanza Casoria aspetta la sua vittoria. Le fortune della città dei Santi non possono essere legate a quelle politiche personali. Basta con il potere, si metta in campo la politica, quella vera. Il destino di una comunità, non può essere appeso ai numeri, ci vuole ben altro che un contabile e la città di Casoria, merita di più, merita di meglio.

di Gianni Bianco

Casoria, quando qualche mese fa un gruppo di consiglieri di maggioranza ha sollevato seri problemi di tenuta dell’amministrazione Bene. La risposta è stata un’operazione di maquillage. Ad oggi il diagramma è piatto, nulla di buono si intravede all’orizzonte, la politica, “non pervenuta“. I consiglieri dissidenti (Marro-Graziuso-Cassettino-Rullo-Ramaglia), hanno

scelto l’opposizione, mentre tre consiglieri dell’opposizione (Fico-Troiano-Punzone), sono passati in maggioranza. A Casoria questo non è una novità, da anni, da sempre “per il bene della città“. Mettendo da parte le motivazioni dell’uno e dell’altro, veniamo al punto. Il problema principale è la macchina comunale. La Pandemia è servita più a creare alibi che ad approfittare del “timeout” per ripartire.

Inascoltati i consigli di chi cercava soluzioni, proponeva cose concrete, alzava il livello della discussione. La risposta da parte della giunta precedente e di alcuni settori chiave dell’ente è stata disastrosa. La dirigenza non è stata capace di intercettate bandi per i vari settori, strategici per mettere in cassa finanziamenti regionali e della Città metropolitana. Si è galleggiati sul “Coronavirus” fino alla crisi e al rimpasto.

Al dott. Franco Girardi, già amministratore delegato di Casoria ambiente, oggi assessore alle finanze è stata affidata una missione impossible. Un uomo Girardi che conosce bene i meccanismi di un ente, capace e competente, ma di certo non in grado di fare miracoli. La colpa non è solo dei dirigenti questo è certo. Oggi, come nel recente passato, gli indirizzi del sindaco e degli assessori non sono stati incisivi.

Un comune Casoria già in predissesto alla fine del mandato di Pasquale Fuccio. Analoga situazione con il commissario prefettizio. La vittoria di Raffaele Bene, attuale sindaco, insieme all’ex assessore alle finanze Goffredi, dopo vari tentennamenti dichiarano il dissesto finanziario. Ma perché si è atteso tanto? Come mai non si è impegnata la dirigenza comunale in modo tenace per rispettare scadenze e non perdere finanziamenti?

Soprattutto, durante il periodo del Lockdown, con una città ferma, perché non si è approfittato per studiare e programmare adeguatamente interventi concreti? Le domande sono tante, le risposte quasi nessuna, se non l’impegno oggi dell’assessore Girardi, apprezzato da tutti ma sostenuto in maniere “leggera”, usiamo un eufemismo da maggioranza, giunta e dirigenti. Basta un campione a dare la svolta ad una squadra? Il calcio come la politica ci ha insegnato che un fuoriclasse sa vincere una partita, anche da solo, ma è la squadra a vincere il campionato.

Il 10 giugno 2019 ha vinto un sindaco e la sua coalizione, a quasi due anni di distanza Casoria aspetta la sua vittoria. Le fortune della città dei Santi non possono essere legate a quelle politiche personali. Basta con il potere, si metta in campo la politica, quella vera. Il destino di una comunità, non può essere appeso ai numeri, ci vuole ben altro che un contabile e la città di Casoria, merita di più, merita di meglio.

di Gianni Bianco

© Riproduzione riservata

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