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martedì, Dicembre 5, 2023

ECONOMIA – Decreto Sostegni.

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge, che introduce misure di sostegno a imprese, professionisti, lavoratori autonomi e agli operatori economici coinvolti dall'emergenza Covid. Previsti inoltre interventi in materia di lavoro e di contrasto alla povertà, nonché sulla salute e la campagna vaccinale.

Il provvedimento stanzia complessivamente 32 miliardi di euro di risorse, pari allo scostamento di bilancio già autorizzato dal Parlamento. In particolare, oltre 11 miliardi di euro sono per i contributi a fondo perduto destinati ai titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per tutti gli enti non commerciali e del terzo settore. E’ stato eliminato il riferimento ai codici Ateco, prevedendo un meccanismo di calcolo del contributo più equo e premiante per le piccole e medie imprese, basato sulle perdite di fatturato subite.

 Contributi a fondo perduto

La richiesta potrà essere presentata dai soggetti che abbiano subito perdite di fatturato, tra il 2019 e il 2020, pari ad almeno il 30%, calcolato sul valore medio mensile. Il nuovo meccanismo ammette le imprese con ricavi fino a 10 milioni di euro, a fronte del precedente limite di 5 milioni di euro.

Sono cinque le fasce di contributo a fondo perduto determinato in percentuale sul fatturato del 2019:

  • 60% per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100mila euro;
  • 50% per i soggetti con ricavi o compensi da 100 mila a 400mila euro;
  • 40% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400mila euro e fino a 1 milione di euro;
  • 30% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione e fino a 5 milioni di euro;
  • 20% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni e fino a 10 milioni di euro.

Tale importo non potrà, in ogni caso, essere inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per gli altri soggetti e non potrà essere superiore a 150 mila euro. Anche le start up potranno accedere ai sostegni. Le domande potranno essere presentate all’Agenzia delle Entrate fino al 28 maggio 2021. Il contributo arriverà direttamente sul conto corrente indicato nella richiesta, intestato al beneficiario o come credito d’imposta, da utilizzare esclusivamente in compensazione.

di Agostino Galiero

Il provvedimento stanzia complessivamente 32 miliardi di euro di risorse, pari allo scostamento di bilancio già autorizzato dal Parlamento. In particolare, oltre 11 miliardi di euro sono per i contributi a fondo perduto destinati ai titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per tutti gli enti non commerciali e del terzo settore. E’ stato eliminato il riferimento ai codici Ateco, prevedendo un meccanismo di calcolo del contributo più equo e premiante per le piccole e medie imprese, basato sulle perdite di fatturato subite.

 Contributi a fondo perduto

La richiesta potrà essere presentata dai soggetti che abbiano subito perdite di fatturato, tra il 2019 e il 2020, pari ad almeno il 30%, calcolato sul valore medio mensile. Il nuovo meccanismo ammette le imprese con ricavi fino a 10 milioni di euro, a fronte del precedente limite di 5 milioni di euro.

Sono cinque le fasce di contributo a fondo perduto determinato in percentuale sul fatturato del 2019:

  • 60% per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100mila euro;
  • 50% per i soggetti con ricavi o compensi da 100 mila a 400mila euro;
  • 40% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400mila euro e fino a 1 milione di euro;
  • 30% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione e fino a 5 milioni di euro;
  • 20% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni e fino a 10 milioni di euro.

Tale importo non potrà, in ogni caso, essere inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per gli altri soggetti e non potrà essere superiore a 150 mila euro. Anche le start up potranno accedere ai sostegni. Le domande potranno essere presentate all’Agenzia delle Entrate fino al 28 maggio 2021. Il contributo arriverà direttamente sul conto corrente indicato nella richiesta, intestato al beneficiario o come credito d’imposta, da utilizzare esclusivamente in compensazione.

di Agostino Galiero

© Riproduzione riservata

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