Abbiamo nella prima puntata di questo racconto, che ci accompagnerà fino alla scelta del prossimo sindaco di Afragola, parlato del centrosinistra. Ricordiamo per dovere di cronaca che il Partito democratico afragolese ha aperto un tavolo con M5s e Europa Verde.
Gennaro Giustino compagno di viaggio del PD in minoranza durante l’era Grillo, reclama oggi un credito di fedeltà o un elemento di discontinuità. Intanto il leader di “A viso aperto” apre il dialogo con l’area di centro.
Area politica questa di indiscusso valore, che raccoglie esponenti ex democristiani, ma non disdegna di rappresentare tutto ciò che unisce il mondo moderato in città. Non dimentichiamo che Afragola, dal dopoguerra ad oggi, è stato feudo democristiano o post-DC.
I vecchi leader non ci sono più ma in città il centro detiene un indiscusso primato, quello dei numeri. Al di là delle buone intenzioni o dei “vestiti griffati” dei simboli nazionali, la politica è fatta di sostanza non di chiacchiere. A livello locale la partita si gioca sui numeri, le alchimie non servono.
Altro elemento da tenere presente, la fuga in avanti della Lega afragolese sul nome di Antonio Pannone. Il partito di Salvini in città è rappresentato dalla coppia storica Nespoli-Castiello, passati da Alleanza Nazionale, al Pdl oggi alla Lega.
I compagni di viaggio locali di Fratelli d’italia e Forza Italia non hanno apprezzato “il carro davanti ai buoi” di Pannone sindaco. Ma del centrodestra parleremo la prossima volta, adesso ritorniamo al “Centro” del ragionamento.
Si sa che il PD locale, nasconde l’ex sindaco Tuccillo, un nome che ha molti punti a suo favore. Specularmente abbiamo Nespoli che in un recente passato, con Grillo, ha realizzato un capolavoro politico.
Due domande sorgono spontanee: “L’uno è l’altro, pensano di vincere senza la parte moderata della politica afragolese?
Poterebbe oggi il bipolarismo che da trent’anni blocca Afragola intorno ai Nespoli e Tuccillo essere scardinato da un candidato moderato dell’area centrista?
Il problema principale per i moderati in città è organizzare una coalizione intorno alla figura di un candidato sindaco che sappia unire e motivare. Se accadesse sarebbero dolori per il PD e per la Lega, per Tuccillo e Nespoli.
E se questo ipotesi aggiungiamo la variabile indipendente “Grillo“, I rischi aumenterebbero. Cosa farà l’ex sindaco di Afragola, si ricandiderà o si vendicherà? Lo scenario è incerto, le cose si stanno complicando, per Lega e PD, sempre di più e la palla davvero sta per tornare al “Centro“.
di gianni bianco