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venerdì, Dicembre 8, 2023

ELEZIONI POLITICHE 2022: Il 32% degli elettori ha deciso.

Elezioni politiche del 25 settembre 2022, solo un terzo dei cittadini ha deciso chi votare, aspettando gli altri, cominciano i giochi.

I sondaggisti sono diventati i padroni della scena politica italiana. Chiaramente i dati variano a secondo della rete o della scelta editoriale. Fatto sta che ad oggi il centro-destra è in vantaggio; il centro-sinistra perde pezzi; il M5S cerca di ricreare suggestioni a cui non crede più nessuno.

Gli ultimi giorni sono emblematico dello stato di salute della politica italiana. Enrico Letta e Carlo Calenda chiudono l’accordo, ma più di una volta il leader di Azione aveva sollevato dubbi e perplessità all’ingresso di Fratoianni nell’alleanza di centro-sinistra.

Accade che il segretario del PD crede che aver stretto il patto elettorale con Calenda possa agevolare il successivo con l’alleanza rossoverde di Sinistra italiana e Europa verde. Passa qualche giorno, Carlo Calenda esce dalla coalizione, apriti cielo.

Scendono in campo i maggiori esponenti della cultura radical-chic per spronare prima offendere poi Calenda. lo stesso Calenda, infastidito dalle offese, comprese quelle dell’alleato “Più Europa” di Emma Bonino, che sceglie di rimanere nel centrosinistra.

Il centrodestra comincia a proporre l’asta per la “Flax tax”, diciassette per cento, ventitré per cento, nessuna patrimoniale, lotta all’evasione fiscale etc. Il M5S cerca di attenuare la batosta, che sarà dei due terzi delle percentuali del 2018, con la variante della diminuzione dei parlamentari . poter pensare a una scalata.


Cosa farà adesso Carlo Calenda con Azione? Prima grana, senza il simbolo di “Più Europa“, per l’ex ministro, la raccolta di circa 40.000 firme per la presentazione della lista. Intanto chi si sfrega le mani è Matteo Renzi che, in seguito a questo teatrino, recupera qualche punto percentuale.

Renzi chiude l’accordo con Federico Pizzarotti ex sindaco di Parma e il partito dei sindaci. Chiaramente l’ingresso di Azione in questa coalizione moderata, potrebbe arrivare ai due zero percentuali, sancire la sconfitta di Enrico Letta e il centro-sinistra, grattare consensi allo stesso centro-destra.

In particolare tra gli elettori di Forza Italia non digeriscono le simpatie putiniane di Meloni e Salvini e anche perché Renzi parla di riportare Draghi alla presidenza del Consiglio. Questa la situazione ad oggi, alla luce del 38% degli elettori già schierati, soprattutto distratti da partenze, vacanze e ritorni.

Mancano all’appello il 62% degli elettori, davvero è già il caso di festeggiare? Basta ricordare cosa accadde nel 2018 per ricordare il fallimento che giornalisti, opinionisti e sondaggisti, dall’Italia agli Usa, portano sfiga a coloro che sostengono.

Aspettiamo il 25 agosto, data di inizio della campagna elettorale, per comprendere e capire che cosa accadrà, ad oggi nessuno di noi ha capito nulla ma credo tanti di loro.

di Mattia Pellino

Elezioni politiche del 25 settembre 2022, solo un terzo dei cittadini ha deciso chi votare, aspettando gli altri, cominciano i giochi.

I sondaggisti sono diventati i padroni della scena politica italiana. Chiaramente i dati variano a secondo della rete o della scelta editoriale. Fatto sta che ad oggi il centro-destra è in vantaggio; il centro-sinistra perde pezzi; il M5S cerca di ricreare suggestioni a cui non crede più nessuno.

Gli ultimi giorni sono emblematico dello stato di salute della politica italiana. Enrico Letta e Carlo Calenda chiudono l’accordo, ma più di una volta il leader di Azione aveva sollevato dubbi e perplessità all’ingresso di Fratoianni nell’alleanza di centro-sinistra.

Accade che il segretario del PD crede che aver stretto il patto elettorale con Calenda possa agevolare il successivo con l’alleanza rossoverde di Sinistra italiana e Europa verde. Passa qualche giorno, Carlo Calenda esce dalla coalizione, apriti cielo.

Scendono in campo i maggiori esponenti della cultura radical-chic per spronare prima offendere poi Calenda. lo stesso Calenda, infastidito dalle offese, comprese quelle dell’alleato “Più Europa” di Emma Bonino, che sceglie di rimanere nel centrosinistra.

Il centrodestra comincia a proporre l’asta per la “Flax tax”, diciassette per cento, ventitré per cento, nessuna patrimoniale, lotta all’evasione fiscale etc. Il M5S cerca di attenuare la batosta, che sarà dei due terzi delle percentuali del 2018, con la variante della diminuzione dei parlamentari . poter pensare a una scalata.


Cosa farà adesso Carlo Calenda con Azione? Prima grana, senza il simbolo di “Più Europa“, per l’ex ministro, la raccolta di circa 40.000 firme per la presentazione della lista. Intanto chi si sfrega le mani è Matteo Renzi che, in seguito a questo teatrino, recupera qualche punto percentuale.

Renzi chiude l’accordo con Federico Pizzarotti ex sindaco di Parma e il partito dei sindaci. Chiaramente l’ingresso di Azione in questa coalizione moderata, potrebbe arrivare ai due zero percentuali, sancire la sconfitta di Enrico Letta e il centro-sinistra, grattare consensi allo stesso centro-destra.

In particolare tra gli elettori di Forza Italia non digeriscono le simpatie putiniane di Meloni e Salvini e anche perché Renzi parla di riportare Draghi alla presidenza del Consiglio. Questa la situazione ad oggi, alla luce del 38% degli elettori già schierati, soprattutto distratti da partenze, vacanze e ritorni.

Mancano all’appello il 62% degli elettori, davvero è già il caso di festeggiare? Basta ricordare cosa accadde nel 2018 per ricordare il fallimento che giornalisti, opinionisti e sondaggisti, dall’Italia agli Usa, portano sfiga a coloro che sostengono.

Aspettiamo il 25 agosto, data di inizio della campagna elettorale, per comprendere e capire che cosa accadrà, ad oggi nessuno di noi ha capito nulla ma credo tanti di loro.

di Mattia Pellino

© Riproduzione riservata

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