I sondaggi ci propongono un testa a testa in Abruzzo tra Marsilio candidato del centrodestra e D’Amico candidato del centrosinistra.
I sondaggi ci propongono un testa a testa tra i due candidati alla presidenza della regione Abruzzo. In campo D’Amico candidato unitario del centrosinistra che sfida Marsilio, presidente uscente del centrodestra. La vittoria alle Elezioni regionali Sarde del 25 febbraio, di appena due settimane fa, ha ridato fiato e speranza al Campo largo del centrosinistra. Campo largo, tanto desiderato dalla coppia Schlein-Conte, quanto osteggiato dagli altri, dai centristi alla sinistra, prima delle elezioni sarde.
In occasioni delle precedenti Elezioni regionali in Sardegna c’è stato un chiaro flop dei sondaggisti che davano il centrodestra vittorioso con Paolo Truzzu. Il governatore uscente è stato battuto, per soli 1.600 voti dalla grillina Alessandra Todde, sostenuta da M5s, Pd e parte della sinistra. La legge impone uno stop in questi giorni ai sondaggi elettorali e l’incertezza regna sovrana in Abruzzo. Probabilmente ci sarà un autentico testa a testa tra Marco Marsilio (centrodestra), Luciano D’Amico (centrosinistra).
Una differenza sostanziale tra i due momenti elettorali è data dalla Legge elettorale istituita nelle due regioni Sardegna e Abruzzo. In Abruzzo si voterà il Presidente senza voto disgiunto. cosa non di poco conto. Proprio il voto disgiunto è stata la causa della sconfitta di Truzzu del centrodestra in Sardegna. Per onestà intellettuale c’è da precisare che era presente un altro candidato del centrosinistra, parliamo dell’ex Presidente Soru che ha raccolto l’8% delle preferenze. Consensi tolti quasi certamente all’alleanza giallorossa.
A sostegno di Marsilio allora ci sarà tutto il centrodestra più una serie di civiche regionali. Dall’altro lato, con D’Amico, il Campo largo dell’alleanza Pd-CinqueStelle, la sinistra Rosso-Verde, i moderati di Azione e Italia Viva e anche qui, liste civiche regionali. Mancano pochi giorni al voto, vedremo cosa accadrà in Abruzzo in questa lunghissima tornata elettorale. Si è cominciato a febbraio in Sardegna, si voterà a Marzo in Abruzzo, per poi votare in Basilicata il 21 e 22 aprile. In Piemonte si voterà l’8 e 9 giugno, mentre in Umbria, si concluderanno le Elezioni regionali 2024 in autunno. Sarà proprio in autunno che tireremo le somme.
gianni bianco