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lunedì, Dicembre 4, 2023

G20: Manca un minuto a mezzanotte.

Sono stati tenuti vivi sogni, impegno e concretezza, ma, ora, bisogna accertarsi di trasformarli in “fatti”. Gradualmente si arriverà al 2050 come data per emissioni zero”

G20, tenutosi a Roma il 30 e 31 ottobre, è stato, sicuramente, un duplice successo personale per Mario Draghi, il quale ha ridato al nostro paese un ruolo centrale all’interno della comunità europea e nel mondo. Ed un successo per se stesso, che si è confermato come figura leader dell’Unione Europea.

Secondo il Doomsday Clock, un’iniziativa ideata nel 1947dagli scienziati dell’Università di Chicago, che consiste in un orologio metaforico, il quale misura il pericolo di un’ipotetica fine del mondo a cui l’umanità è sottoposta, ci resterebbe circa un minuto all’ora x. Più volte, nell’arco degli anni, la lancetta si è avvicinata o allontanata dalla mezzanotte metaforica, a seconda delle azioni dell’uomo per porre rimedio alle sue nefandezze contro Madre Natura.

IL G20 DI ROMA

Il clima è in fase di stallo

Sebbene siano stati fatti grandi passi avanti, l’argomento clima è in fase di stallo. Ancora lontano l’orizzonte delle emissioni zero nette, che, a detta di Biden, si realizzeranno solo nel 2050. Il principe Carlo d’Inghilterra ha detto di essere “grato al premier Draghi” per “avere riconosciuto l’importanza di certi temi” come quello della lotta ai cambiamenti climatici e di “averli messi al centro di questo evento”.

Egli stesso, uno dei principali fautori della sostenibilità ecologica, sin dai tempi della sua gioventù, così dichiara: “Abbiamo una responsabilità enorme nei confronti delle generazioni non ancora nate” – i giovani ci credono i custodi del loro futuro e non dobbiamo deluderli. stiamo notando, con piacere, “un cambio di atteggiamento generale” nei confronti dei temi ambientali.

Clima: per adesso i fatti rimangono parole.

E’ vero che tutti i partecipanti sono stati d’accordo per contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi, ed è vero che Draghi ha affermato: “abbiamo riempito di sostanza i bla bla. Ma l’accordo, purtroppo, rimane senza data. Non tutti hanno un’idea certa, e nessuno vuole sbilanciarsi su quando questo obiettivo potrà realizzarsi.

Tutti gli altri temi affrontati hanno avuto esito positivo e si sono fatti significativi passi in avanti. La pace fatta tra Usa e UE per la battaglia dei dazi. Dichiara Ursula: questa è una nuova era dei rapporti atlantici. L’accordo trovato per i vaccini  e per gli aiuti ai paesi poveri del mondo. Il successo e l’allineamento di tutti i paesi sulla Global MinimumTax, che dovrebbe partire dal 2023… e sulla quale Draghi afferma: “costruiamo un nuovo modello economico”.

Merkel: sul clima siamo più ambiziosi dell’accordo di Parigi.

Nel corso della sessione del G20 dedicata al clima, un messaggio di ottimismo e speranza è arrivato dalla cancelliera tedesca Angela Merkel: “Questo G20 è di importanza cruciale ed avviene alla vigilia della Cop26”, ha ricordato. “Stiamo mandando un messaggio molto chiaro: siamo ancora più ambiziosi rispetto all’Accordo di Parigi”.

“Thank You Angela”

“Vorrei rivolgere un grazie particolare ad Angela Merkel, per la quale questo è l’ultimo G20 da cancelliera tedesca dopo 16 anni. E’ stata una vera paladina del multilateralismo e di un ordine internazionale basato su regole. Il suo equilibrio, la sua leadership e determinazione a costruire accordi sono stati impagabili per questo gruppo. Faremo tesoro della sua eredità per un tempo molto lungo. Thank You Angela“.

Con queste parole, il nostro Presidente del Consiglio ha omaggiato la cancelliera tedesca, al termine dell’ultima sessione del G20. Il premier chiude il vertice di Roma parlando di successo e conclude nel suo discorso finale: “Fieri dei risultati ottenuti al G20, ma è solo l’inizio.

Sono stati tenuti vivi sogni, impegno e concretezza, ma, ora, bisogna accertarsi di trasformarli in “fatti”. Gradualmente si arriverà al 2050 come data per emissioni zero”… Poi, annuncia che, l’Italia, triplicherà il suo impegno finanziario per il clima, nelle dichiarazioni conclusive del vertice di Roma. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antònio Guterres, afferma: “Speranze disattese, ma non sepolte”

Manca un minuto mezzanotte.

E mentre in Giappone le farfalle azzurre ritornano a volare, il testimone dell’impegno passa a Glasgow, dove si terrà sino al 12 di novembre quello che è stato definito il summit del secolo: la COP26, che è la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021, nel quale quasi tutti i paesi del mondo si incontreranno, si confronteranno e si impegneranno sullo stesso problema: il contenimento dei cambiamenti del clima. Lo stesso Johnson afferma che la COP26 è l’ultima chance per trasformare le parole in fatti.

Di Fernando Romanucci

G20, tenutosi a Roma il 30 e 31 ottobre, è stato, sicuramente, un duplice successo personale per Mario Draghi, il quale ha ridato al nostro paese un ruolo centrale all’interno della comunità europea e nel mondo. Ed un successo per se stesso, che si è confermato come figura leader dell’Unione Europea.

Secondo il Doomsday Clock, un’iniziativa ideata nel 1947dagli scienziati dell’Università di Chicago, che consiste in un orologio metaforico, il quale misura il pericolo di un’ipotetica fine del mondo a cui l’umanità è sottoposta, ci resterebbe circa un minuto all’ora x. Più volte, nell’arco degli anni, la lancetta si è avvicinata o allontanata dalla mezzanotte metaforica, a seconda delle azioni dell’uomo per porre rimedio alle sue nefandezze contro Madre Natura.

IL G20 DI ROMA

Il clima è in fase di stallo

Sebbene siano stati fatti grandi passi avanti, l’argomento clima è in fase di stallo. Ancora lontano l’orizzonte delle emissioni zero nette, che, a detta di Biden, si realizzeranno solo nel 2050. Il principe Carlo d’Inghilterra ha detto di essere “grato al premier Draghi” per “avere riconosciuto l’importanza di certi temi” come quello della lotta ai cambiamenti climatici e di “averli messi al centro di questo evento”.

Egli stesso, uno dei principali fautori della sostenibilità ecologica, sin dai tempi della sua gioventù, così dichiara: “Abbiamo una responsabilità enorme nei confronti delle generazioni non ancora nate” – i giovani ci credono i custodi del loro futuro e non dobbiamo deluderli. stiamo notando, con piacere, “un cambio di atteggiamento generale” nei confronti dei temi ambientali.

Clima: per adesso i fatti rimangono parole.

E’ vero che tutti i partecipanti sono stati d’accordo per contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi, ed è vero che Draghi ha affermato: “abbiamo riempito di sostanza i bla bla. Ma l’accordo, purtroppo, rimane senza data. Non tutti hanno un’idea certa, e nessuno vuole sbilanciarsi su quando questo obiettivo potrà realizzarsi.

Tutti gli altri temi affrontati hanno avuto esito positivo e si sono fatti significativi passi in avanti. La pace fatta tra Usa e UE per la battaglia dei dazi. Dichiara Ursula: questa è una nuova era dei rapporti atlantici. L’accordo trovato per i vaccini  e per gli aiuti ai paesi poveri del mondo. Il successo e l’allineamento di tutti i paesi sulla Global MinimumTax, che dovrebbe partire dal 2023… e sulla quale Draghi afferma: “costruiamo un nuovo modello economico”.

Merkel: sul clima siamo più ambiziosi dell’accordo di Parigi.

Nel corso della sessione del G20 dedicata al clima, un messaggio di ottimismo e speranza è arrivato dalla cancelliera tedesca Angela Merkel: “Questo G20 è di importanza cruciale ed avviene alla vigilia della Cop26”, ha ricordato. “Stiamo mandando un messaggio molto chiaro: siamo ancora più ambiziosi rispetto all’Accordo di Parigi”.

“Thank You Angela”

“Vorrei rivolgere un grazie particolare ad Angela Merkel, per la quale questo è l’ultimo G20 da cancelliera tedesca dopo 16 anni. E’ stata una vera paladina del multilateralismo e di un ordine internazionale basato su regole. Il suo equilibrio, la sua leadership e determinazione a costruire accordi sono stati impagabili per questo gruppo. Faremo tesoro della sua eredità per un tempo molto lungo. Thank You Angela“.

Con queste parole, il nostro Presidente del Consiglio ha omaggiato la cancelliera tedesca, al termine dell’ultima sessione del G20. Il premier chiude il vertice di Roma parlando di successo e conclude nel suo discorso finale: “Fieri dei risultati ottenuti al G20, ma è solo l’inizio.

Sono stati tenuti vivi sogni, impegno e concretezza, ma, ora, bisogna accertarsi di trasformarli in “fatti”. Gradualmente si arriverà al 2050 come data per emissioni zero”… Poi, annuncia che, l’Italia, triplicherà il suo impegno finanziario per il clima, nelle dichiarazioni conclusive del vertice di Roma. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antònio Guterres, afferma: “Speranze disattese, ma non sepolte”

Manca un minuto mezzanotte.

E mentre in Giappone le farfalle azzurre ritornano a volare, il testimone dell’impegno passa a Glasgow, dove si terrà sino al 12 di novembre quello che è stato definito il summit del secolo: la COP26, che è la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021, nel quale quasi tutti i paesi del mondo si incontreranno, si confronteranno e si impegneranno sullo stesso problema: il contenimento dei cambiamenti del clima. Lo stesso Johnson afferma che la COP26 è l’ultima chance per trasformare le parole in fatti.

Di Fernando Romanucci

© Riproduzione riservata

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