The Writing on the Wall.
Mai come questa volta l’annuncio di un nuovo singolo e di un nuovo album ha creato una forte scossa emotiva per i fan degli Iron Maiden. “The Writing on The Wall” del luglio scorso, primo brano della Vergine di Ferro dopo 6 anni, ha coinvolto tutte le sfere critiche del mondo musicale. E’ la terza traccia, scritta dal chitarrista Adrian Smith e dal cantante Bruce Dickinson, del nuovo album Senjutsu, dal concept nipponico.
Novità degli Iron Maiden.
Annunciarsi con un singolo di circa 6 minuti è stato davvero rischioso, ma è chiaro il motivo di cotanto coraggio. L’intro country acustico da un bel taglio hard blues al brano. Oltre ad avere un ritornello che si conficca letteralmente nel cervello, ha presenti le solite e importanti melodie armonizzate delle 3 chitarre storiche londinesi. Spettacolare è il secondo assolo del brano, suonato dall’autore della musica Adrian Smith, che è letteralmente da pelle d’oca.
Il video.
Il brano è accompagnato da un video molto interessante. E’ una graphic novel moderna curata del frontman Bruce Dickinson e da due ex ingegneri della Pixar. La storia, non molto lontana dalla descrizione della realtà attuale, descrive un futuro distopico dove la storica mascotte Eddie diventa samurai e annienta la cd. “bestia”. Quest’ultima infatti, appoggiata dai potenti della Terra, tenta di sfruttare la forza fisica ed energetica dell’Umanità, simboleggiata da Adamo ed Eva, per diventare un essere perfetto. Nel frattempo i capi di Regno Unito, Stati Uniti d’America e Cina sono letteralmente massacrati dai quattro cavalieri della morte. I “Riders on the Storm” del brano sono rappresentati da vari Eddie storici della band.
Senjutsu: il disco.
Di Senjustu possiamo dire che è il 17esimo album della band capitanata dal bassista Steve Harris. Le strutture dei brani anche in questo lavoro sono molto complesse. Rasentano venature prog, grazie alla massiccia presenza di cori e tastiere, registrate dallo stesso Harris. Momenti epici sono alternati a quelli melodici, mentre i testi non sono mai banali. Le tematiche affrontate sono molto forti: la guerra (i primi due brani soprattutto), la distopia (il singolo di cui sopra), la redenzione nonché vite di personaggi sia storici come Winston Churchill (“Darkest Hour”), sia fantastici come John Constantine (“Days of Future Past”). Gli arrangiamenti e le lunghe parti strumentali danno largo spazio alle 3 chitarre di Smith, Janick Gers e Dave Murray. Degno di nota è il suono molto caldo e vintage della batteria di Nicko McBrain, spettacolare nell’open/titletrack “Senjustu”.
Concept e marketing.
Esattamente il termine “Senjutsu” significa letteralmente “tattica e strategia”. Non a caso l’artwork della cover del disco è in tema Samurai, basata su un’idea di Harris stesso. Con 82 minuti di musica registrati agli inizi del 2019 e pubblicato lo scorso 15 luglio è forse l’album dei Maiden, almeno dal 1999 ad oggi, che ha avuto una maggiore e attiva campagna pubblicitaria. Infatti bastava girare le più importanti città del mondo nel giorno dell’annuncio del disco per imbattersi in poster e tabelloni prorompenti.
Il lascito degli Iron Maiden.
Nel mondo c’è chi afferma che gli Iron Maiden si siano fermati nel 1988 con Seventh Son of a Seventh Son o nel 1992 con Fear of The Dark. Qualcuno più speranzoso parla di Brave New World del 2000, ma artisti del genere non si sono mai fermati ed è solo un bene se esistono ancora. Che l’ascolto di questo disco possa spronarvi a riflettere su come si scrive musica e su come si registri, qualsiasi esso sia il genere. Up the Irons!
francesco moccia
– https://www.annotizie.it/musica-le-note-che-ribollono-sulla-lava-del-vesuvio/
Collegamenti utili:
– https://www.ironmaiden.com/
– https://www.facebook.com/ironmaiden
– https://en.wikipedia.org/wiki/Iron_Maiden