Juventus Football club, la squadra più titolata d’Italia, sarà guidata Gianluca Ferrero dopo le dimissioni di Andrea Agnelli.
Andrea Agnelli si è dimesso dalla carica di Presidente della Juventus, con lui, l’intero consiglio di amministrazione. manda una lettera ai dipendenti dopo la decisione di dimettersi, sua e dell’interno Consiglio d’Amministrazione. I quadri della squadra bianconera si sono incontrati nel centro sportivo del club e, al termine della riunione, sono le dimissioni dell’intero CdA. Insieme al presidente Andrea Agnelli, Pavel Nedved vicepresidente, l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene e i membri del CdA.
Ad accompagnare questo gesto clamoroso, una serie di considerazioni da parte di Agnelli, un messaggio in cui rivendica i «risultati straordinari» tra i quali la costruzione dello “Stadium”. Agnelli: “Stiamo affrontando un momento delicato, la compattezza è venuta meno. La Juventus è una delle più grandi società al mondo, siamo abituati a vincere. Dal 2010 abbiamo onorato la nostra storia raggiungendo risultati straordinari. A pesare sulla decisione il coinvolgimento nell’indagine “Prisma”, aperta dalla Procura di Torino con l’accusa di falso in bilancio.
Ad alimentare la cosa, le ultime contestazioni della Consob, che hanno spinto a rivedere il progetto di bilancio da approvare e far slittare per due volte l’assemblea degli azionisti, fissata al momento per il 27 dicembre. Su proposta del presidente Andrea Agnelli la decisione sul rinnovo del Consiglio sarà comunicata nel più breve tempo possibile all’Assemblea degli Azionisti.
Agnelli aveva resistito alle inchieste sulla ‘Ndrangheta” nella curva bianconera; allo scandalo ma-non-troppo dell’esame di italiano di Suarez all’Università di Perugia per la cittadinanza italiana a uso calciomercato. Il terremoto arriva sul presunto falso nella formulazione del bilancio, le famigerate plusvalenze, l’eventuale profitto utilizzato poi per la compravendita dei giocatori seguendo un diverso metro di regole.
La procura di Torino aveva notificato ai componenti del Cda dimissionario la chiusura delle indagini preliminari dell’inchiesta sulle plusvalenze e gli stipendi spalmati nel 2020. Due i reati configurati: false comunicazioni sociali (falòso in bilancio), false comunicazioni rivolte al mercato e false comunicazioni rivolte al mercato, ostacolando l’autorità di controllo, la Consob.
L’ alterazione del bilancio, come conseguenza della pratica di scambio di giocatori per generare flussi finanziari “fittizi”, era stata quantificata dalla Procura di Torino in una perdita di esercizio di quasi 40 milioni anziché 85 nel 2018, una perdita di 89,6 milioni anziché 239,2 nel 2019, e per il 2020 una perdita di 209,5 anziché 222. Una brutta gatta da pelare per Andrea Agnelli che si dimette, nella speranza di salvare il salvabile.
Adesso toccherà a Gianluca Ferrero, commercialista e consulente vicino alla famiglia e gli interessi “Agnelli”. Vedremo quanto questo peserà sulla squadra oggi ferma per i Mondiali, dal 4 gennaio 2023 di nuovo in campo per il campionato.
redazione