La città di Frattamaggiore vive un lento declino e da un anno a questa parte, rieletto, il sindaco Marco Antonio Del Prete, non riesce a rimettere in carreggiata l’amministrazione.
La politica in città a Frattamaggiore vive da più di un lustro un lento declino. C’è chi obietterà che fioriscono una lunga serie di attività nel settore gastronomico in particolare, in continuità con la vocazione commerciale che Frattamaggiore ha sempre avuto. La politica e l’Amministrazione Comunale non hanno certamente da vantare meriti particolari. Si assiste al dispiegarsi della libera iniziativa economica di tanti operatori dinamici ed intraprendenti, capaci in certi casi di conseguire risultati eccellenti.
La debolezza e l’inconcludenza della politica locale si evince proprio dall’incapacità di accompagnare e regolare la vivacità imprenditoriale e commerciale. Il caos totale in cui versa la viabilità è un fatto. Il trionfo della Movida selvaggia, che ci ha resi tristemente celebri in tutta la regione. I problemi non sono da attribuite solo alla mancanza di senso civico dei nostri concittadini o dei tanti che si riversano nella nostra città, soprattutto nei weekend. Parcheggi insufficienti e sosta selvaggia, schiamazzi notturni e conseguente disturbo della quiete pubblica, assembramenti incontrollati in città.
Queste sono anche la conseguenza dell’incapacità totale dell’Amministrazione e del Sindaco di assicurare un minimo di controllo del territorio. Garantire una rete di servizi essenziali che possano sostenere le attività dei commercianti. Assicurare anche e soprattutto una decente qualità della vita ai Frattesi e a Frattamaggiore viene per divertirsi. La città è sporca, nonostante i tanti proclami dell’amministrazione, l’erba cresce e fiorisce.
Il diserbamento è una chimera, in molte aree, come la zona antistante lo Stadio cittadino, vi è spazzatura di ogni genere. Così come nell’aree periferiche – Cento alloggi e via Rossini- nonostante la presenza in prossimità di Licei e scuole di ogni ordine e grado. Altra nota dolente è stata ed è la gestione del Centro di raccolta degli ingombranti ex Isola ecologica di Via del Rosario. Intorno alle otto del mattino, la viabilità cittadina è resa impraticabile dall’indisciplina.
Una vera gara per parcheggiare in modo selvaggio nelle prossimità del cancello di ingresso della scuola interessata per accompagnare il proprio figlio a scuola. Eppure i parcheggi sono liberi a quell’ora, perché non percorrere un centinaio di metri a piedi ed evitare inutili ingorghi? Un autentico calvario per gli automobilisti che devono sopportare l’inciviltà dei genitori ma anche e soprattutto l’assenza di ogni tipo di controllo.
Zone rosse del calvario cittadino, sono gli assi di percorrenza verso l’ingresso o l’uscita dell’Asse mediano, la porta della città. L’incrocio dell’Asse mediano la mattina in orario di ingresso scolastico è il fulcro di una condizione folle a livello di viabilità della città. In un raggio di cinquecento metri incrociando le varie strade ci sono: Sede Asl; Sede di Via Senatore Pezzullo dell’I.S.I.S. “G. Filangieri”.
Ancora: Due Sedi della Scuola dell’infanzia “Enrico Fermi”, La scuola “Salvo D’Acquisto”; la scuola “Giulio Genoino”; l’Istituto paritario “Cristo Re”, la succursale del Liceo “F. Durante”, il “Mercatino Rionale”, la Sede di Via Rossini dell’I.S.I.S. “G. Filangieri”; la Stazione dei “Carabinieri” e quella della “Polizia di Stato”. Questo per quanto riguarda i servizi, chiaramente dobbiamo aggiungere a questo traffico umano e veicolare, i Bar della zona.
Solo per dovere di cronaca aggiungiamo l’incomprensibile strozzatura alla rotonda di Via P.M. Vergara, con l’installazione di New Jersey in plastica e videosorveglianza per evitare i grandi assi. Nonostante la loro installazione annunciata in pompa magna dall’Amministrazione parecchi mesi or sono Via P.M. Vergara continua ad essere percorsa da Autoarticolati di ogni genere. È notizia delle ultime ore l’adozione di un nuovo assetto viario in quella zona, ne valuteremo gli effetti nelle prossime settimane.
Io come tanti altri cittadini e lavoratori che vivono o si recano a Frattamaggiore avremmo piacere nel condividere questi disagi, alle otto del mattino, con i rappresentanti istituzionali. Il sindaco, gli assessori e perché no i dirigenti dell’ente, Polizia Municipale in testa, sarebbero ospiti graditi. Invece no, siamo soli e sconsolati nell’inferno mattutino nei pressi dell’Asse mediano, come stamattina.
La settimana scorsa la cronaca ha visto protagonista una donna, aggredita in Via Cumana proprio nelle vicinanze del Comando di Polizia Locale, ferita gravemente e scippata della borsa. E c’è chi dai social denuncia il terzo furto nello stesso condominio. L’esclusione dal Bando della “Camera di Commercio di Napoli – Saimpresa -Animazione territoriale attraverso i Comuni della provincia di Napoli”, è solo un piccolo dettaglio, come le motivazioni.
Per non parlare della cementificazione che la città sta subendo oramai da qualche anno in ogni sua zona, centro storico compreso, e che appare quantomeno discutibile, ai limiti di un vero e proprio “sacco di Frattamaggiore”. Cosa accade invece a livello politico, nel Palazzo? Si vocifera che il sindaco Marco Antonio Del Prete sia in procinto di candidarsi al Consiglio della Città Metropolitana.
Nulla da eccepire per carità, ma serviranno i voti dei consiglieri comunali, di tutta la provincia di Napoli, nella stramba elezione indiretta al consiglio dell’ex Provincia di Napoli. Le ambizioni del Sindaco probabilmente saranno state ulteriormente sollecitate dall’elezione a consigliere comunale nella città di Napoli di Luigi Grimaldi. Giusto per ricordarlo lo stesso candidò il fratello Teore a sostegno del candidato Sindaco Francesco Russo alle elezioni comunali lo scorso anno nella lista “Italia Viva”.
Folgorati entrambi sulla via di Marco Antonio, già durante la scorsa campagna elettorale, a detta di molti, hanno trasversalmente appoggiato l’attuale Sindaco. Intanto in maggioranza un consigliere comunale, Daniele Barbato, lascia “Fare democratico”, aderisce a “Impegno per Frattamaggiore” di Pasquale Del Prete. Questo gruppo passa da due a tre esponenti in Consiglio comunale mentre “Fare Democratico” scende da due a uno, Franco Del Prete.
Per dovere di cronaca i due gruppi fanno parte entrambi della maggioranza che vinse e che da un anno governa la città di Frattamaggiore. “Fare Democratico” in giunta è rappresentato dall’assessore Teresa Anatriello mentre per “Impegno per Frattamaggiore“ c’è Giuseppe Pezzella. Certo alla vigilia delle elezioni al Consiglio della Città Metropolitana, il dubbio sorge rispetto a questo passaggio.
Lo stesso avvicendamento alla Presidenza del Consorzio cimiteriale di Frattamaggiore – Grumo Nevano – Frattaminore, ha suscitato qualche motivo di riflessione. La Presidenza, passata da un esponente frattese, Franco Di Carlo, nominato Presidente in quota Grimaldi nella scorsa amministrazione, ad un professionista, l’avv. Angelo Perrino, amico di famiglia del Sindaco Marco Antonio Del Prete. Dicono i ben informati che il nuovo presidente sia vicino anche al sindaco di Grumo Nevano.
Questo garantirebbe il sostegno dei consiglieri comunali grumesi alle ambizioni di Marco Antonio Del Prete a Palazzo Matteotti sede del Consiglio metropolitano. Nulla da eccepire sul piano procedurale, sono equilibri che si compongono e scompongono e di questi tempi sicuramente non ci meravigliamo. Eppure un problema politico salta agli occhi di tutti gli addetti ai lavori. L’elezione alla Città Metropolitana avviene con un meccanismo rappresentativo in base agli abitanti ma a votare sono i consiglieri comunali.
Immaginando il rapporto tra Napoli e Frattamaggiore, l’appoggio di Luigi Grimaldi diventa a questo punto indispensabile se non fondamentale. La nascita di nuovi equilibri, tenuto conto che Grimaldi ha da sempre rappresentato nei fatti l’altra faccia della stessa medaglia dell’Amministrazione Del Prete, quanto influenzerà nel presente e in futuro nella politica frattese?
Che il fratello di luigi Grimaldi, Teore, fosse candidato con Francesco Russo lo scorso anno contro l’attuale sindaco lo reputiamo un “dettaglio”. Se sommiamo l’alleanza Del Prete-Grimaldi ai primi balletti in consiglio comunale, qualcosa cambierà e i fatti lo dimostrano e cosa cambierà, sostanzialmente, lo vedremo di qui a poco.
di Gianni Bianco