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mercoledì, Novembre 29, 2023

LADRI DI MARMITTE – Scoperto deposito.

Il periodo di detenzione in Italia è sempre leggero nei confronti dei "reati minori"

Ladri di marmitte, ultima frontiera dei furti. Un ventunenne fermato la scorsa settimana a Villa Literno (CE), era all’interno di un deposito con centocinquanta marmitte rubate. La Polizia stradale di Napoli sequestra il materiale e l’area. Speriamo sia stato almeno sbattuto in galera il “ventunenne“, la ricettazione è un reato penale. Il furto di marmitte è diventata negli ultimi mesi un vero e proprio dramma.

Denunce alle forze dell’ordine accompagnate da foto, video e articoli dai mezzi di comunicazione, fortunatamente si è arrivati agli arresti. Napoli sempre all’avanguardia ma è in tutta Italia che il fenomeno si è esteso, Roma, Udine, Catania, etc., alcuni esempi. Il furto del catalizzatore avviene con il ribaltamento dell’auto, provocando alla carrozzeria danni ancora maggiori.

Al danno quindi per la sostituzione del pezzo rubato, la beffa di vetri dell’auto in frantumi, sportello tetto e specchietti retrovisori rotto. Il più delle volte si è dovuto rottamare l’auto perché vecchia, il costo dei danni da pagare è al di sopra del valore di mercato.
Il paradosso di questa storia è che i ladri agivano quasi indisturbati, l’ora del furto era sempre indisturbati, succssiva alla chiusura delle ventidue per le norme anti-covid.

Arrestati i ladri, la Polizia i ha proceduto alle indagini che hanno scoperto il giro di affari che si muoveva dietro il furto. L’estrazione di rame, zinco, ferro, acciaio, bronzo ed alluminio, i materiali poveri, soprattutto rodio, palladio e platino, materiali ricchi. Infatti il valore di mercato di questi tre metalli supera quello dell’oro. Un grammo di platino vale trentacinque euro, il palladio ottanta euro, il rodio addirittura ottocento di euro.

La cosa davvero rocambolesca è che il valore del catalizzatore cresce con l’età dell’auto, mezzi quasi da rottamare, poco valore di mercato, hanno materiali più pregiati.
Il vero dramma di questa triste storia è che a rimetterci sono stati solo i malcapitati proprietari delle auto. I ladri, i il ricettatore invece la faranno franca, pagheranno meno del dovuto. Il periodo di detenzione in Italia è sempre leggero nei confronti dei “reati minori“. Spesso non si procede nemmeno all’arresto ma si condanna “a piede libero“.

I cittadini sono sempre più sfiduciati, siano essi vittime o potenziali vittime di questi ignobili reati. Le forze dell’ordine, che arrestano i ladri, dopo qualche giorno vedono il loro lavoro vanificato da leggi “leggere“, magari i ladri girare indisturbati. Punto e a capo. Ladri di marmitte, ladri di polli, anzi, di galline dalle uova d’oro, speriamo prima o poi marciscano in galera.

di gianni bianco

Ladri di marmitte, ultima frontiera dei furti. Un ventunenne fermato la scorsa settimana a Villa Literno (CE), era all’interno di un deposito con centocinquanta marmitte rubate. La Polizia stradale di Napoli sequestra il materiale e l’area. Speriamo sia stato almeno sbattuto in galera il “ventunenne“, la ricettazione è un reato penale. Il furto di marmitte è diventata negli ultimi mesi un vero e proprio dramma.

Denunce alle forze dell’ordine accompagnate da foto, video e articoli dai mezzi di comunicazione, fortunatamente si è arrivati agli arresti. Napoli sempre all’avanguardia ma è in tutta Italia che il fenomeno si è esteso, Roma, Udine, Catania, etc., alcuni esempi. Il furto del catalizzatore avviene con il ribaltamento dell’auto, provocando alla carrozzeria danni ancora maggiori.

Al danno quindi per la sostituzione del pezzo rubato, la beffa di vetri dell’auto in frantumi, sportello tetto e specchietti retrovisori rotto. Il più delle volte si è dovuto rottamare l’auto perché vecchia, il costo dei danni da pagare è al di sopra del valore di mercato.
Il paradosso di questa storia è che i ladri agivano quasi indisturbati, l’ora del furto era sempre indisturbati, succssiva alla chiusura delle ventidue per le norme anti-covid.

Arrestati i ladri, la Polizia i ha proceduto alle indagini che hanno scoperto il giro di affari che si muoveva dietro il furto. L’estrazione di rame, zinco, ferro, acciaio, bronzo ed alluminio, i materiali poveri, soprattutto rodio, palladio e platino, materiali ricchi. Infatti il valore di mercato di questi tre metalli supera quello dell’oro. Un grammo di platino vale trentacinque euro, il palladio ottanta euro, il rodio addirittura ottocento di euro.

La cosa davvero rocambolesca è che il valore del catalizzatore cresce con l’età dell’auto, mezzi quasi da rottamare, poco valore di mercato, hanno materiali più pregiati.
Il vero dramma di questa triste storia è che a rimetterci sono stati solo i malcapitati proprietari delle auto. I ladri, i il ricettatore invece la faranno franca, pagheranno meno del dovuto. Il periodo di detenzione in Italia è sempre leggero nei confronti dei “reati minori“. Spesso non si procede nemmeno all’arresto ma si condanna “a piede libero“.

I cittadini sono sempre più sfiduciati, siano essi vittime o potenziali vittime di questi ignobili reati. Le forze dell’ordine, che arrestano i ladri, dopo qualche giorno vedono il loro lavoro vanificato da leggi “leggere“, magari i ladri girare indisturbati. Punto e a capo. Ladri di marmitte, ladri di polli, anzi, di galline dalle uova d’oro, speriamo prima o poi marciscano in galera.

di gianni bianco

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