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martedì, Settembre 17, 2024

LECCE – NAPOLI 1 a 2: VIttoria rilevante per il risultato finale.

Marcatori: 18′ Di Lorenzo (N), 52′ Di Francesco (L). 64′ aut. Gallo (N)

La capolista non entusiasma, ma si rialza e si avvicina allo Scudetto, comincia il countdown. La capolista se ne và.

Il Napoli vince nella difficile trasferta di Lecce grazie a un gollonzo, una papera divisa a metà tra il difensore Gallo e il portiere Falcone. Anche la fauna ornitologica tifa azzurro, momenti propizi che la dicono lunga sulla stagione fortunata che Spalletti e i suoi hanno finora vissuto. Al di là della capacità balistiche, che pure ce ne sono, senza uno stellone positivo poco incidono nel risultato finale.

Successo quello in terra salentina che comunque è tutto “fieno in cascina”, per il risultato finale. La gara per i partenopei era da annoverare tra quelle a rischio, soprattutto dopo la sconfitta bruciante e mortificante subita dal Milan in settimana. La reazione, almeno sotto il punto di vista del risultato, è stato più che positiva. Certo si nota in alcuni elementi una scarsa tenuta atletica, non si posso giocare tutte le partite a mille.

In questo periodo del campionato le gare sono tutte decisive, per il risultato finale. Ogni errore o incontro perso mette a rischio il bersaglio finale. C’eravamo riproposti, da sempre, di tenere fuori dalle nostre considerazioni il problema dei tifosi. Come si dice dalle nostre parti: “Più rimuovi la cacca più si sente la puzza”, questo il messaggio al presidente A.D.L. Ma non si può ignorare quel che è accaduto a Lecce.

Il comportamento di una parte della tifoseria azzurra, fuori dal mondo, sempre più ridicola, è davvero imperdonabile. Mentre è all’orizzonte un traguardo che manca da oltre trent’anni, costoro, invece di esultare e gioire per i risultati, in talia e in Europa, protestano. Scagliano insulti all’indirizzo della buonanima della madre di ADL, un comportamento oltraggioso ma soprattutto  vergognoso.

Dei cinque step, da raggiungere per la meta agognata, il primo è stato superato. Mancano solo quattro gare per la matematica certezza; manca poco tra scongiuri e speranza per il futuro. In Champions, personalmente sono poco fiducioso, ci sono troppi enigmi negativi per ambire a un risultato concreto, ma come si dice “Dinto a n’ora Dio lavora”

Ritornando alla partita di ieri, il Napoli vince senza brillare contro un ottimo Lecce. Apre le danze Di Lorenzo con un gol di testa. Il sedicesimo per il Napoli, che pare abbia proprio nella corde, questa peculiarità, tra le tante, di segnare con le incornate dei suoi arieti. Il pareggio è a opera del figlio d’arte Di Francesco, dopo un evidente errore in uscita di Lobotka, gli azzurri passano in vantaggio grazie a un gollonzo del reparto difensivo giallorosso.

Una squadra è parsa poco brillante, soprattutto nella testa, anche se la motivazione era alta, si doveva riscattare lo 0-4 col Milan. La partita è stata vinta con affanno, una vittoria che consente alla squadra di Spalletti di portarsi a +19 in attesa di Lazio – Juve, in programma stasera.

Il Lecce si conferma in palla nonostante le cinque sconfitte consecutive. Un inizio gara spumeggiante, ma alla fine come dice Mourinho si è ritrovata con “zero tituli”. La gara nel finale ha il codazzo negativo per gli azzurri dell’infortunio accorso a Simeone, che era entrato con buoni propositi ma che rimane purtroppo vittima di questo malanno, che non ci voleva.

Il Napoli vince, la capolista non entusiasma ma, si rialza e si avvicina allo Scudetto.

Di Fiore Marro

Marcatori: 18′ Di Lorenzo (N), 52′ Di Francesco (L). 64′ aut. Gallo (N)

La capolista non entusiasma, ma si rialza e si avvicina allo Scudetto, comincia il countdown. La capolista se ne và.

Il Napoli vince nella difficile trasferta di Lecce grazie a un gollonzo, una papera divisa a metà tra il difensore Gallo e il portiere Falcone. Anche la fauna ornitologica tifa azzurro, momenti propizi che la dicono lunga sulla stagione fortunata che Spalletti e i suoi hanno finora vissuto. Al di là della capacità balistiche, che pure ce ne sono, senza uno stellone positivo poco incidono nel risultato finale.

Successo quello in terra salentina che comunque è tutto “fieno in cascina”, per il risultato finale. La gara per i partenopei era da annoverare tra quelle a rischio, soprattutto dopo la sconfitta bruciante e mortificante subita dal Milan in settimana. La reazione, almeno sotto il punto di vista del risultato, è stato più che positiva. Certo si nota in alcuni elementi una scarsa tenuta atletica, non si posso giocare tutte le partite a mille.

In questo periodo del campionato le gare sono tutte decisive, per il risultato finale. Ogni errore o incontro perso mette a rischio il bersaglio finale. C’eravamo riproposti, da sempre, di tenere fuori dalle nostre considerazioni il problema dei tifosi. Come si dice dalle nostre parti: “Più rimuovi la cacca più si sente la puzza”, questo il messaggio al presidente A.D.L. Ma non si può ignorare quel che è accaduto a Lecce.

Il comportamento di una parte della tifoseria azzurra, fuori dal mondo, sempre più ridicola, è davvero imperdonabile. Mentre è all’orizzonte un traguardo che manca da oltre trent’anni, costoro, invece di esultare e gioire per i risultati, in talia e in Europa, protestano. Scagliano insulti all’indirizzo della buonanima della madre di ADL, un comportamento oltraggioso ma soprattutto  vergognoso.

Dei cinque step, da raggiungere per la meta agognata, il primo è stato superato. Mancano solo quattro gare per la matematica certezza; manca poco tra scongiuri e speranza per il futuro. In Champions, personalmente sono poco fiducioso, ci sono troppi enigmi negativi per ambire a un risultato concreto, ma come si dice “Dinto a n’ora Dio lavora”

Ritornando alla partita di ieri, il Napoli vince senza brillare contro un ottimo Lecce. Apre le danze Di Lorenzo con un gol di testa. Il sedicesimo per il Napoli, che pare abbia proprio nella corde, questa peculiarità, tra le tante, di segnare con le incornate dei suoi arieti. Il pareggio è a opera del figlio d’arte Di Francesco, dopo un evidente errore in uscita di Lobotka, gli azzurri passano in vantaggio grazie a un gollonzo del reparto difensivo giallorosso.

Una squadra è parsa poco brillante, soprattutto nella testa, anche se la motivazione era alta, si doveva riscattare lo 0-4 col Milan. La partita è stata vinta con affanno, una vittoria che consente alla squadra di Spalletti di portarsi a +19 in attesa di Lazio – Juve, in programma stasera.

Il Lecce si conferma in palla nonostante le cinque sconfitte consecutive. Un inizio gara spumeggiante, ma alla fine come dice Mourinho si è ritrovata con “zero tituli”. La gara nel finale ha il codazzo negativo per gli azzurri dell’infortunio accorso a Simeone, che era entrato con buoni propositi ma che rimane purtroppo vittima di questo malanno, che non ci voleva.

Il Napoli vince, la capolista non entusiasma ma, si rialza e si avvicina allo Scudetto.

Di Fiore Marro

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