In Scena a contro il Legia Varsavia la magnifica architettura partenopea di Mastro Spalletti. Legia Varsavia Napoli 1-4: Marcatori: 10′ Emreli (L), 51′ rig. Zielinski (N), 74′ rig. Mertens (N), 78′ Lozano (N), 90′ Ounas (N).
E’ stato un crescendo rossiniano quello del Napoli in terra polacca, anche se l’inizio non è nato sotto i migliori auspici. Gli azzurri sono andati sotto, grazie alla rete dei padroni di casa, passati dopo appena dieci minuti, smentendo percentuali e statistiche. Numeri che tanto piacciono ai nuovi soloni del calcio, gli scienziati modello Bacconi. Meret subisce un goal nonostante il possesso palla del Napoli risultasse essere al 73%, in barba a tutte quelle menate teoriche che ci sorbiamo.
Il calcio è attimi, invenzioni, casualità e quel gol polacco di ieri ne è stato la riprova. Il calcio è strano, forse proprio per questo amato da tutti gli strati sociali. Strano perché la banda di Mister Spalletti ha dominato in lungo e in largo, fin dal primo minuto, terminando però il primo tempo sotto di un gol. La squadra polacca ha avuto l’opportunità di raddoppiare a inizio riprese, al 46′, con un’azione sulla sinistra di Mladenovic. Una delle rare azioni d’attacco degli uomini di Mister Golebiewski, il laterale, a rimorchio per Ribeiro che calcia di prima intenzione a giro col sinistro.
Nell’azione il malcapitato Meret è battuto ma, per fortuna dei partenopei, la palla si stampa sul palo. L’impressione era quella di assistere a una di quelle partite “storte”, dove tutto gira al contrario, ma la qualità superiore del Napoli è esplosa in tutto il suo splendore psicofisico. Uno strapotere che ha annientato i polacchi con quattro uppercut (montante), che hanno steso definitivamente gli avversari, annichilendo la torcida polacca gemellata dei non colorati. Il Napoli tra le tante note positive di ieri contro il Legia Varsavia ha definitivamente acquisito la consapevolezza di avere una “rosa” lunga e di qualità.
In una sola notte Spalletti ha dovuto fare a meno dell’asse portante di questa squadra. Gli azzurri sono scesi in campo con le assenze contemporanee di: Insigne, Osimhen, Fabian Ruiz e Mario Rui, in una trasferta importante, per il primato in classifica del girone europeo. La squadra non ha avuto alcuna difficoltà, anzi: “sbancando”, come è accaduto nella magica serata allo “Stadio dell’Esercito polacco”. Uno stato di grazia da parte di tutto il gruppo azzurro, che, metaforicamente, se a scendere in campo fosse Starace, il magazziniere del club partenopeo, le cose non cambierebbero.
In pochi si sono accorti delle assenze dei Top Player, perché i meccanismi vanno via, via perfezionandosi, ognuno sa cosa deve fare, soprattutto cosa farà il compagno di squadra. Un’idea di gioco volitiva e camaleontica, come quando sul 2 a 1, il Mister di Certaldo decide di passare alla difesa a “Tre”, chiudendo definitivamente la porta agli avversari. In gol sono andati due calciatori, che si aggiungono agli altri dieci che li hanno preceduti prima di ieri sera.
Al lungo elenco dei marcatori di questo quarto di stagione, aggiungiamo anche Dries Mertens e Adam Ounas. Quest’ultimo autore di una rete che più di un gol è parso un quadro di Roberto Carignani della bella scuola posillipina. Abbiamo assistito, beati a Varsavia, alla dimostrazione della magnifica architettura partenopea, opera di Mastro Spalletti. Il match era valido per la quarta giornata del gruppo “C” dell’Europa League 2021/2022. Il Napoli vincendo ieri sera, scavalca il Legia Varsavia in classifica e piomba solitario in testa al girone.
Di Fiore Marro