Marta Fascina, compagna di Renato Brunetta, dopo l’uscita del ministro da Forza Italia, lo offende per la statura.
La parlamentare forzista napoletana, compagna oggi di Silvio Berlusconi, offende il ministero Renato Brunetta per l’altezza. Già Berlusconi in passato aveva detto una sciocchezza simile: “Brunetta è l’unico a farmi sentire alto“, perché se non lo sa o non se ne è accorta la compagna Marta Fascina, il cavaliere misura un metro e sessanta o qualche centimetro in più. Alla volgarità non di reagisce mai con la volgarità, è una questione di stile.
Renato Brunetta di racconta così: “E’ una vita che io vengo violentato per la mia altezza, bassezza. Mi dicono tappo o nano… E ho sofferto su questo e continuo a soffrire, non mi è passata ma ho le spalle larghe”. Questo il suo sfogo durante ‘Mezz’ora in’, la trasmissione di Lucia Annunziata. Nasce povero Brunetta, figlio di un venditore ambulante ma ci sa fare, si laurea, fino a diventare professore universitario e consulente ministeriale di Gianni de Michelis, ministro socialista e veneto come lui.
Davvero se la poteva risparmiare la trentunenne Marta Fascina, presente anche ai tavoli di dialogo con Salvini e altri leader del centrodestra. In Italia basta essere ricchi o potenti perché gli altri mettano da parte i difetti. Condividi le parole di L’app Elkann: ““Complimenti ai fenomeni che mandano a casa l’italiano più rispettato a livello internazionale che ha tentato con ogni sforzo di dare una mano ad un Paese disastrato da una manica di buffoni e scappati di casa. Sono dispiaciuto, ma attendo con ansia l’arrivo dei fenomeni”.
Ancora: “Sarà gustoso vedere questi fenomeni trattare per il gas, fare accordi internazionali, farsi rispettare in Europa. Vi illudono che quando arriveranno loro si faranno rispettare, che sono machi, che urlano, sbandierano il tricolore, cantano l’Inno, ma in realtà sono dei Fantozzi di Provincia che come escono dal Raccordo contano meno di zero“.
Un tweet, niente di più ma che sintetizza la mediocrità di una classe politica