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lunedì, Dicembre 9, 2024

MASSIMO GRAMELLINI: “La scuola non è un detersivo”

Massimo Gramellini, bravissimo editorialista del Corriere della sera, scrive oggi una riflessione dalla sua rubrica il tema è la scuola, breve ma incisivo.

La scuola non è un detersivo”, questo il titolo che mi ha prima incuriosito poi interessato e che ho il dovere di riproporre interamente. Chiedo a tutti di leggerlo con attenzione: genitori, studenti, personale della scuola e perché no: amministratori locali.

Il giorno in cui i presidi presentano la scuola ai genitori dei potenziali iscritti non si chiama Giorno di Presentazione ma Open Day, e forse i problemi cominciano proprio da questo aziendalese imposto persino tra i banchi. Sta di fatto che durante il benedetto Open Day la preside di un liceo barese, Tina Gesmundo, ha detto ai genitori in visita qualcosa di inedito, scomodo e sorprendente: la verità. Ha detto che lei non era lì per convincerli a scegliere il suo istituto, perché la scuola non è un detersivo”. 

Ha detto che alcuni allievi fotografano le targhe delle auto dei professori a scopo intimidatorio e bulleggiano pesantemente i compagni nel disinteresse delle famiglie, che derubricano quei gesti a semplici ragazzate. Ha detto che i social non c’entrano niente, c’entrano i genitori, che sovrappongono i loro ego alle vite dei figli, educandoli a coltivare solo il mito del successo e del denaro. Ha detto che verranno ripagati con la stessa moneta e che da vecchi i figli li abbandoneranno in una casa di cura”.

Ha detto che non ha bisogno che arrivino Crepet o Galimberti a spiegarle come le famiglie abbiano scaricato sulla scuola la loro incapacità di educare: purtroppo lo sa già. E ha concluso: «Se dovete venire qui per fare queste cose, andate altrove. Ma qualunque scuola scegliate, imparate ad ascoltare i vostri figli e insegnate loro ad avere cura di sé e degli altri, non a inseguire solo sogni di gloria e ricchezza». Mi stupisco che non l’abbiano ancora licenziata”.

Massimo Gramellini 21 nov. 2024: Il Corriere della sera

Lavoro in una scuola da 32 anni, e lo dico con grande amarezza la scuola è cambiata per meglio dire peggiorata, in tutto. Condivido quindi ogni parola scritta da Gramellini, soprattutto il contenuto, le frasi della preside Tina Gesmundo preside del Liceo “Gaetano Salvemini“, di Bari. Certo non le manda a dire la preside barese e in un’intervista successiva dichiara: “Chiamata da assessori per raccomandare studenti”. Una dichiarazione tra il grottesco e il drammatico ma ampiamente condivisibile.

gianni bianco

Massimo Gramellini, bravissimo editorialista del Corriere della sera, scrive oggi una riflessione dalla sua rubrica il tema è la scuola, breve ma incisivo.

La scuola non è un detersivo”, questo il titolo che mi ha prima incuriosito poi interessato e che ho il dovere di riproporre interamente. Chiedo a tutti di leggerlo con attenzione: genitori, studenti, personale della scuola e perché no: amministratori locali.

Il giorno in cui i presidi presentano la scuola ai genitori dei potenziali iscritti non si chiama Giorno di Presentazione ma Open Day, e forse i problemi cominciano proprio da questo aziendalese imposto persino tra i banchi. Sta di fatto che durante il benedetto Open Day la preside di un liceo barese, Tina Gesmundo, ha detto ai genitori in visita qualcosa di inedito, scomodo e sorprendente: la verità. Ha detto che lei non era lì per convincerli a scegliere il suo istituto, perché la scuola non è un detersivo”. 

Ha detto che alcuni allievi fotografano le targhe delle auto dei professori a scopo intimidatorio e bulleggiano pesantemente i compagni nel disinteresse delle famiglie, che derubricano quei gesti a semplici ragazzate. Ha detto che i social non c’entrano niente, c’entrano i genitori, che sovrappongono i loro ego alle vite dei figli, educandoli a coltivare solo il mito del successo e del denaro. Ha detto che verranno ripagati con la stessa moneta e che da vecchi i figli li abbandoneranno in una casa di cura”.

Ha detto che non ha bisogno che arrivino Crepet o Galimberti a spiegarle come le famiglie abbiano scaricato sulla scuola la loro incapacità di educare: purtroppo lo sa già. E ha concluso: «Se dovete venire qui per fare queste cose, andate altrove. Ma qualunque scuola scegliate, imparate ad ascoltare i vostri figli e insegnate loro ad avere cura di sé e degli altri, non a inseguire solo sogni di gloria e ricchezza». Mi stupisco che non l’abbiano ancora licenziata”.

Massimo Gramellini 21 nov. 2024: Il Corriere della sera

Lavoro in una scuola da 32 anni, e lo dico con grande amarezza la scuola è cambiata per meglio dire peggiorata, in tutto. Condivido quindi ogni parola scritta da Gramellini, soprattutto il contenuto, le frasi della preside Tina Gesmundo preside del Liceo “Gaetano Salvemini“, di Bari. Certo non le manda a dire la preside barese e in un’intervista successiva dichiara: “Chiamata da assessori per raccomandare studenti”. Una dichiarazione tra il grottesco e il drammatico ma ampiamente condivisibile.

gianni bianco

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