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lunedì, Settembre 16, 2024

Meat Loaf: il paradiso poteva aspettare!

A meno di un anno dalla scomparsa del collega fraterno Jim Steinman, Meat Loaf ci ha lasciato con i suoi 40 anni di rock & roll e film.

Meat Loaf
La cover di “Bat Out of Hell” (1977) di Meat Loaf e scritto da Jim Steinman.

Marvin Lee Aday: Meat Loaf.

Marvin Lee Aday, in arte Meat Loaf, nacque a Dallas il 27 settembre del 1947. Nel corso della sua stupefacente carriera ha venduto più di 100 milioni di dischi ed è apparso in più di 60 film. Il suo capolavoro è una pietra miliare del rock operistico: Bat of Out of Hell. Il suo soprannome (in italiano “polpettone”) gli fu affibbiato dal padre quando lo vide nascere. Non solo disse che somigliava a “cinque chili di poltiglia”, ma chiese all’infermiere di turno di scrivere sulla culla quello che è diventato il suo nome d’arte.

L’infanzia di Meat Loaf.

Effettivamente la sua infanzia, sebbene fosse dalla stazza fuori dal comune, fu abbastanza burrascosa. Nessuno si permetteva di chiamarlo Marvin e odiava a tal punto questo nome che lo cambiò in Michael. Formò il suo primo gruppo a Los Angeles dove si trasferì dopo la morte della madre. Il padre cercò addirittura di ucciderlo, rovinato dal suo alcolismo. Aprì con la sua prima band nomi importanti come The Who, Grateful Dead e The Stooges. Riservato nella vita privata, sul palco cambiava tono, sembrando quasi un’altra persona con il suo modo di cantare molto melodrammatico.

Stoney & Meatloaf e l’incontro con Jim Steinman.

Anche se il suo primo successo fu col duo Stoney & Meatloaf insieme alla cantautrice Shaun Murphy, fu dopo la loro separazione (la cantante divenne corista di Eric Clapton e Bob Seger), che Meat conobbe Jim Steinman durante i provini del musical Hair. Temporaneamente divisi, Meat si unì al The Rocky Horror Picture Show ed è proprio in questo periodo che nacquero le prime idee per il suo capolavoro Bat Out of Hell.

Meat Loaf: Bat Out of Hell.

Tentativi di ricerca di produzione trovarono in Todd Rundgren la persona giusta. Meat e Jim cominciarono a lavorarci durante un tour con il National Lampoon Road Show. Nessuna etichetta però era disposta a comprare il master del disco, quindi i due mentirono Rundgren, dicendogli che la RCA aveva accettato il progetto. Questa follia fece in modo che nel 1976 cominciassero le registrazioni alle quali parteciparono musicisti di tutto rispetto. Tra questi ci furono Roy Bittan e Max Weinberg della E-Street Band di Springsteen. Rundgren finanziò tutto il disco (235.000 dollari circa) e ha registrato l’assolo della famosissima titletrack. Quasi nessuno dei musicisti che presa parte alle registrazioni credeva nel successo del disco. Sia Edgar Winter (sassofonista di Springsteen) che Kasim Sulton (bassista degli Utopia di Rundgren) lo ascoltarono più volte in radio dopo un anno e mezzo quasi non riconoscendolo.

Vicissitudini varie di Bat Out of Hell.

Loaf durante la creazione del disco prestò anche la sua voce per un disco di Ted Nugent, Free For All, che aveva collaborato con il cantante all’epoca di Stoney & Meatloaf. Alla fine la Cleveland International Records pubblicò nell’ottobre del 1977 Bat Out of Hell. Per il tour di supporto Meat mise su una band formata dai fratelli Kulick (dei Kiss) alle chitarre chiamata Neverland Express. Per i live la corista storica del disco Ellen Foley non era disponibile e così fu chiamata Karla DeVito. Durante i concerti i roadie dovranno avere sempre pronto l’ossigeno per impedire che Meat perdesse i sensi data la sua enorme stazza e la sua asma. Sul palco indossava uno smoking e sciarpe varie.

Post-Bat Out of Hell.

Ovviamente, dopo questo disco, il roadie manager Sam Ellis racconta, essendo diventati un nome di punta, l’etichetta chiese un successore a Meat e Jim. Nel frattempo s’inasprirono i loro scontri e Jim usava del materiale per il suo disco solista Bad For Good. Meat non solo perse la voce (tentò di recuperarla bevendo la propria urina), ma ebbe anche un esaurimento nervoso, divenne cocainomane, tentò il suicido e andò in bancarotta. I casini cominciarono quando sul disco la casa discografica scrisse testualmente “Meat Loaf con brani di Jim Steinman”.

Il successo di Meat Loaf e lavori successivi.

Anche se i problemi di Meat perseveravano, negli anni ’80 continuò a lavorare sia come musicista che come attore, collezionando dischi, tour e film. Hanno collaborato con lui anche musicisti come Brian May e Steve Vai. Nel 1993 Meat e Jim pubblicarono Bat Out of Hell II: Back Into Hell e la reunion, a dispetto delle previsioni, ebbe un enorme successo, soprattutto col singolo “I’d Do Anything for Love (But I Won’t Do That)”.

Meat & Jim: il paradiso poteva aspettare.

Forse il terzo capitolo Bat Out of Hell III: The Monster is Loose del 2006 non ebbe lo stesso successo, non aiutato anche dalle dispute legali tra Meat e Jim. Il disco fu prodotto dall’esperto Desmond Child e la maggior parte dei brani era materiale d’archivio. Morti a pochi anni di distanza, prima Jim e poi Meat, possono essere considerati due colossi della musica e il rock ne deve essere fiero.

francesco moccia

https://www.annotizie.it/musica-le-note-che-ribollono-sulla-lava-del-vesuvio/

Collegamenti utili:
http://meatloaf.net/
https://www.facebook.com/MeatLoaf
https://it.wikipedia.org/wiki/Meat_Loaf

Meat Loaf
La cover di “Bat Out of Hell” (1977) di Meat Loaf e scritto da Jim Steinman.

Marvin Lee Aday: Meat Loaf.

Marvin Lee Aday, in arte Meat Loaf, nacque a Dallas il 27 settembre del 1947. Nel corso della sua stupefacente carriera ha venduto più di 100 milioni di dischi ed è apparso in più di 60 film. Il suo capolavoro è una pietra miliare del rock operistico: Bat of Out of Hell. Il suo soprannome (in italiano “polpettone”) gli fu affibbiato dal padre quando lo vide nascere. Non solo disse che somigliava a “cinque chili di poltiglia”, ma chiese all’infermiere di turno di scrivere sulla culla quello che è diventato il suo nome d’arte.

L’infanzia di Meat Loaf.

Effettivamente la sua infanzia, sebbene fosse dalla stazza fuori dal comune, fu abbastanza burrascosa. Nessuno si permetteva di chiamarlo Marvin e odiava a tal punto questo nome che lo cambiò in Michael. Formò il suo primo gruppo a Los Angeles dove si trasferì dopo la morte della madre. Il padre cercò addirittura di ucciderlo, rovinato dal suo alcolismo. Aprì con la sua prima band nomi importanti come The Who, Grateful Dead e The Stooges. Riservato nella vita privata, sul palco cambiava tono, sembrando quasi un’altra persona con il suo modo di cantare molto melodrammatico.

Stoney & Meatloaf e l’incontro con Jim Steinman.

Anche se il suo primo successo fu col duo Stoney & Meatloaf insieme alla cantautrice Shaun Murphy, fu dopo la loro separazione (la cantante divenne corista di Eric Clapton e Bob Seger), che Meat conobbe Jim Steinman durante i provini del musical Hair. Temporaneamente divisi, Meat si unì al The Rocky Horror Picture Show ed è proprio in questo periodo che nacquero le prime idee per il suo capolavoro Bat Out of Hell.

Meat Loaf: Bat Out of Hell.

Tentativi di ricerca di produzione trovarono in Todd Rundgren la persona giusta. Meat e Jim cominciarono a lavorarci durante un tour con il National Lampoon Road Show. Nessuna etichetta però era disposta a comprare il master del disco, quindi i due mentirono Rundgren, dicendogli che la RCA aveva accettato il progetto. Questa follia fece in modo che nel 1976 cominciassero le registrazioni alle quali parteciparono musicisti di tutto rispetto. Tra questi ci furono Roy Bittan e Max Weinberg della E-Street Band di Springsteen. Rundgren finanziò tutto il disco (235.000 dollari circa) e ha registrato l’assolo della famosissima titletrack. Quasi nessuno dei musicisti che presa parte alle registrazioni credeva nel successo del disco. Sia Edgar Winter (sassofonista di Springsteen) che Kasim Sulton (bassista degli Utopia di Rundgren) lo ascoltarono più volte in radio dopo un anno e mezzo quasi non riconoscendolo.

Vicissitudini varie di Bat Out of Hell.

Loaf durante la creazione del disco prestò anche la sua voce per un disco di Ted Nugent, Free For All, che aveva collaborato con il cantante all’epoca di Stoney & Meatloaf. Alla fine la Cleveland International Records pubblicò nell’ottobre del 1977 Bat Out of Hell. Per il tour di supporto Meat mise su una band formata dai fratelli Kulick (dei Kiss) alle chitarre chiamata Neverland Express. Per i live la corista storica del disco Ellen Foley non era disponibile e così fu chiamata Karla DeVito. Durante i concerti i roadie dovranno avere sempre pronto l’ossigeno per impedire che Meat perdesse i sensi data la sua enorme stazza e la sua asma. Sul palco indossava uno smoking e sciarpe varie.

Post-Bat Out of Hell.

Ovviamente, dopo questo disco, il roadie manager Sam Ellis racconta, essendo diventati un nome di punta, l’etichetta chiese un successore a Meat e Jim. Nel frattempo s’inasprirono i loro scontri e Jim usava del materiale per il suo disco solista Bad For Good. Meat non solo perse la voce (tentò di recuperarla bevendo la propria urina), ma ebbe anche un esaurimento nervoso, divenne cocainomane, tentò il suicido e andò in bancarotta. I casini cominciarono quando sul disco la casa discografica scrisse testualmente “Meat Loaf con brani di Jim Steinman”.

Il successo di Meat Loaf e lavori successivi.

Anche se i problemi di Meat perseveravano, negli anni ’80 continuò a lavorare sia come musicista che come attore, collezionando dischi, tour e film. Hanno collaborato con lui anche musicisti come Brian May e Steve Vai. Nel 1993 Meat e Jim pubblicarono Bat Out of Hell II: Back Into Hell e la reunion, a dispetto delle previsioni, ebbe un enorme successo, soprattutto col singolo “I’d Do Anything for Love (But I Won’t Do That)”.

Meat & Jim: il paradiso poteva aspettare.

Forse il terzo capitolo Bat Out of Hell III: The Monster is Loose del 2006 non ebbe lo stesso successo, non aiutato anche dalle dispute legali tra Meat e Jim. Il disco fu prodotto dall’esperto Desmond Child e la maggior parte dei brani era materiale d’archivio. Morti a pochi anni di distanza, prima Jim e poi Meat, possono essere considerati due colossi della musica e il rock ne deve essere fiero.

francesco moccia

https://www.annotizie.it/musica-le-note-che-ribollono-sulla-lava-del-vesuvio/

Collegamenti utili:
http://meatloaf.net/
https://www.facebook.com/MeatLoaf
https://it.wikipedia.org/wiki/Meat_Loaf

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