
Da band underground a mainstream.
Bob Rock (produttore) e i Metallica decisero di sbancare tutto con un’operazione coraggiosa nel 1991. Definito il thrash metal (insieme ai rivali Megadeth), optarono per un virata potente e decisa. Con 12 brani sotto il titolo Metallica, la band californiana vendette il primo anno (dal 12 agosto 1991) 5 milioni di copie in tutto il mondo, cambiando la storia della musica in poche settimane. Resero mainstream quello che era considerato un genere di nicchia, il metal. Ovviamente i Metallica stessi, da gruppo non commerciale, divenne un band di fama internazionale.
I Metallica e il grunge.
Le influenze di cui risente il disco sono tantissime, ma Kirk Hammett, il chitarrista solista, ammette di aver preso spunto in alcun brani dalla scena di Seattle, ispirandosi a quel sound. Il 31 ottobre il “Black Album” (come poi divenne famoso) divenne già triplo disco di platino negli USA. Poco dopo Nevermind dei Nirvana, è vero, gli tolse subito il trono, ma l’influenza musicale e di produzione che ha avuto sui dischi futuri rock e metal (e anche pop) non ha pari.
Metallica: la produzione.
Allora come i Metallica ebbero la “sfortuna” di inventare un genere nel periodo in cui spopolava il glam rock e metal? Forse fu proprio questo contesto musicale che porto la band di Kill ‘em All (il loro primo disco) a trasferirsi a San Francisco. Non a caso, quando si seppe che il loro quinto disco sarebbe stato prodotto da Bob Rock, si alzarono delle forti critiche, visto che era colui che aveva lavorato con Bon Jovi e Motley Crue. Eppure il precedente … And Justice for All non fu molto apprezzato dalla critica e forse anche dai fan per i suoi tratti sonori quasi tendenti ad un’involuzione. Ricordiamo di come sembri quasi assente il suono del basso di Jason Newsted, fresco sostituto del celeberrimo e compianto Cliff Burton.
Cambio di passo ed evoluzione.
Come reinvetarono il metal con 4 pietre miliari, i Metallica fecero sì che accadesse anche per loro stessi. Metallica potrebbe considerarsi una sorta di evoluzione o di contestualizzazione agli anni ’90 di Back in Black degli AC/DC. Parlare di estremizzazione sarebbe eccessivo, ma le affinità sono elevate. Brevi composizione, pregnanti di cattiveria. Similmente accadde per il loro look: addio ai capelloni e all’outfit filo-punk.
I brani.
KO iniziale: “Enter Sandman” e “Sad But True” valgono quasi tutto il disco, mentre sprazzi di thrash metal non mancano con “Holier Than Thou” e “Through The Never”. Potevano mai mancare le ballad? Ed ecco “The Unforgiven” e la universale “Nothing Else Matters”, conosciuta anche ai detrattori della band e del genere. I più potrebbero immaginare si tratti di una canzone d’amore, ma ad Hetfield (cantante e chitarrista ritmico della band, in questo pezzo solista) questo tema non andava affatto giù. Infatti il brano parla della vita in tour e delle persone amate che ti aspettano al ritorno. Come non citare “The God That Failed”, dedicato alla madre di James Hetfield morta perché la sua religione le proibiva di accettare un trattamento contro il cancro. D’altronde un album con una copertina interamente nera non poteva parlare di gioia e felicità: un disco stupendo!
francesco moccia
– http://www.annotizie.it/musica-le-note-che-ribollono-sulla-lava-del-vesuvio/
Collegamenti utili:
– https://www.metallica.com/releases/albums/release-4213.html
– https://www.facebook.com/Metallica
– https://en.wikipedia.org/wiki/Metallica_(album)