Milan Napoli 0 a 1, vittoria che rimette a posto la classifica, riportando il Napoli nella posizione che fino a questo punto della stagione ha meritato.
Milan – Napoli 0 a 1 Rete – Elmas al 5′
Certo che per vedere giocare bene in una sola volta Malcuit, Lozano e Juan Jesus, di motivi possono essercene solo due. Il primo, che San Gennaro sia partito in trasferta a Milano per fare visita al suo collega San Siro. Il secondo che Spalletti, oltre a ridare una vera impronta a Lobotka, Elmas e Petagna, stia dimostrando che il mestiere di allenatore lo sa fare.
Propendiamo per la seconda ipotesi – San Gennaro è impegnato in cose più importanti, e non ha tempo di occuparsi di pallone. La vittoria del Napoli in terra milanese è tutta opera del mister, i cui semi erano stati piantati durante la conferenza stampa di presentazione della partita.
Invocando il Vesuvio, Spalletti ha galvanizzato quel che restava della pattuglia azzurra, priva di tre calciatori fondamentali: Fabian Ruiz, Koulibaly e Osimhen. Tre punti cardine dei partenopei, per non parlare delle assenze di Insigne e Mario Rui.
Un capolavoro tecnico, tattico e soprattutto mentale quello del tecnico toscano. Proprio nei momenti più difficili Spalletti sta tirando fuori la vera anima di questo gruppo, con Piotr Zielinsky una spanna sopra gli altri.
Il polacco gioca un calcio monumentale, sarà la fascia di capitano, oppure la consapevolezza che tocca a lui dare l’esempio in campo. Piotr ha da onorare le assenze dei titolarissimi e sta giocando magnificamente, dopo un inizio stagione stentato, si rivela un vero campione.
Vittoria che rimette a posto la classifica, riportando il Napoli nella posizione che fino a questo punto della stagione ha meritato. Un secondo posto a quattro punti dalla capolista Inter, con i neroazzurri che stanno dimostrando di essere la squadra migliore del torneo.
Bisogna dire che Spalletti sta insegnando a tutti noi, professionisti o dilettanti della “panchina”, come si gestiscono le avversità. Momenti critici che si presentano durante una stagione, il Mister ci regala un insegnamento di come si deve lavorare sui calciatori a disposizione.
Tirare fuori da ognuno il meglio che c’è attraverso l’incitamento, infondendo coraggio, soprattutto quella fiducia di cui ogni atleta ha bisogno. Bravissimo sotto questo piano l’allenatore azzurro, che riesce a sprigionare tutta l’energia che i suoi atleti hanno dentro, stilla dopo stilla.
De Laurentis gongolerà nel vedere finalmente il suo parco giocatori valorizzato come non mai. Soprattutto ridà il giusto plauso a Giuntoli. Tanto criticato in passato, per acquistin male utilizzati nella mani di altri allenatori, che hanno preceduto il Mister di Certaldo.
Oggi bisogna ammettere che nessuno dei calciatori della “rosa” partenopea ha giocato male. Questo è un merito ulteriore che deve essere riconosciuto all’attuale allenatore dei partenopei.
Il Napoli ha vinto tre gare negli scontri diretti contro squadre che si giocano la Champions, oltre che la vittoria del campionato, un buon bottino verso le dirette concorrenti. C’è da dire che ad oggi i partenopei sono in credito con la dea bendata.
Anche se, come si dice in questi casi, “la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo”, per adesso la sfortuna ha perseguitato più del dovuto gli azzurri. Si aspettano tempi migliori perché non può certo piovere per sempre! Adesso non bisogna farsi prendere dall’euforia.
Ma nemmeno cadere nella depressione drammatica che ha contraddistinto spesso l’ambiente azzurro. Dopo le due sconfitte che hanno fatto sprofondare il Napoli dal primo a quarto posto, il progetto Champions è stato tenuto finora con molta lineare. Di conseguenza va avanti tutta, senza remore!
Di Fiore Marro