14 C
Napoli
domenica, Marzo 23, 2025

NAPOLI: Adesso gli “attributi”.

Il pareggio in casa contro l’Udinese non è la fine del mondo e non bisogna cadere nella trappola del vittimismo.

Adesso c’è bisogno, per usare un eufemismo, di  mostrare gli attributi, nulla è compromesso. Maradona, disse in un intervista: “Il Napoli ha tutti contro”, precisando che parlava di tutti e tutto. Uno scudetto vinto sotto il Vesuvio, vale doppio, anzi triplo, che altrove. Lasciando stare il nostro San Diego, ritorniamo alla partita di domenica sera. La sensazione è quello di un remake già vissuto in passato. Come non ricordare l’indimenticabile sconfitta del 26 aprile in casa con un Perugia già retrocesso per 0 a 1, autogol di Ferrario. Ero li, al San Paolo, un dolore, altro che delusione, infinito, nell’anno del terremoto. Potete immaginare. Il Napoli con quella vittoria si sarebbe assicurato lo scudetto, non accadde, restammo invece ad essere gli eterni secondi, fino a Maradona.

Ancora, la follia di Kalidou Koulibaly a Firenze (29 aprile 2018), la sua espulsione nei primi minuti di gioco, l’addio dello scudetto al Napoli. Tanti altri momenti difficili, lo scorso campionato ne è la prova lampante. Uno scudetto vinto, la stagione 2022/2023, il delirio del Napoli di Spalletti. La stagione successiva il decimo posto, i cinquantatré punti, due in meno di oggi. Soprattutto niente coppe europee per il Napoli, una squadra alla frutta. Arriva Antonio Conte in estate a Napoli, comincia la riscossa, tutto ok fino a domenica, tutto ok fino al pareggio in casa con l’Udinese.

Possibile passare dall’entusiasmo alla frustrazione? In molti dimenticano quanto il Napoli ha sofferto in questa stagione le squadre cosiddette “deboli“. Solo per dovere di cronaca ricordo l’incontro con il Venezia, battuto solo per 1 a 0 al San Paolo. Fortuna o sfortuna? chi lo sa, qualcuno dirà: “è il Calcio”. Personalmente rimpiango invece il pareggio con la Roma al 93′, domenica 2 febbraio, li si c’è da recriminare ma solo con la sfortuna. Una domanda sorge però spontanea: “Ma non è mai accaduto l’inverso, il Napoli in questo campionato, in quelli trascorsi, ha sempre meritato la vittoria?”

Oggi è il momento di stringerci intorno alla squadra. Soprattutto non bisogna tenere conto dei leoni da tastiera che offendono il bravo Pasquale Mazzocchi con frasi ignobili e ingiuriosa. La loro passione, parlo dei “leoni…“, è giudicare. Una frase del capolavoro di Fabrizio De Andrè ‘Bocca di Rosa’: “…ma le comari di un paesino non brillano certo in iniziativa le contromisure fino a quel punto si limitavano all’invettiva…“. Il pareggio dell’Udinese è il frutto di un errore di squadra, dal centrocampo alla difesa, per non dire di Meret. Dare la croce al povero Pasquale Mazzocchi è davvero una cosa ingrata.

L’ex calciatore salernitano non è il migliore dei difensori in Italia ma è di Napoli e ama la maglia. La sciocchezza di domenica sera poteva essere recuperata da un libero all’altezza e il buon Juan Jesus non lo è. Sono partite che in un attimo cambiano e spesso si perdono, capita a qualsiasi squadra. Spiegare tante dinamiche di carichi di lavoro, stress, vertigini da primo posto, è difficile. Perdere a distanza di poco tempo Buongiorno, Olivera e Spinazzola è una vera ‘jattura‘. Affrontare poi l’Udinese, una signora squadra, nel periodo della sua massima forma, non è il massimo della fortuna. Siamo primi in classifica, non dimentichiamo.

Giocheremo sabato alle 18,00 a Roma contro la Lazio. La squadra bianco-celeste ci ha battuti in casa in campionato, eliminato dalla Tim Cup, mostriamo carattere, andiamo all’Olimpico per vincere. Se accade, chiedano scusa al Napoli, le capere ingrate del social. La partita dell’Olimpico non sarà una passeggiata ma credo neanche quella dell’Inter allo “Juventus Stadium” di Torino Ci sarà da divertirsi questo fine settimana e in ogni caso manca ancora tanto alla fine del campionato. Oggi dobbiamo solo ringraziare Antonio Conte, per tutto. Ricordare cosa promise l’allenatore azzurro, soprattutto la scelta di Scott Mc Thominay che gioca e segna, il migliore. Durante le interviste prima dell’inizio del campionato il mister azzurro ripeteva prometteva: “Prometto il ritorno nelle Coppe Europee…“. Promessa quasi mantenuta, tutto il resto è un sogno.

gianni bianco

Il pareggio in casa contro l’Udinese non è la fine del mondo e non bisogna cadere nella trappola del vittimismo.

Adesso c’è bisogno, per usare un eufemismo, di  mostrare gli attributi, nulla è compromesso. Maradona, disse in un intervista: “Il Napoli ha tutti contro”, precisando che parlava di tutti e tutto. Uno scudetto vinto sotto il Vesuvio, vale doppio, anzi triplo, che altrove. Lasciando stare il nostro San Diego, ritorniamo alla partita di domenica sera. La sensazione è quello di un remake già vissuto in passato. Come non ricordare l’indimenticabile sconfitta del 26 aprile in casa con un Perugia già retrocesso per 0 a 1, autogol di Ferrario. Ero li, al San Paolo, un dolore, altro che delusione, infinito, nell’anno del terremoto. Potete immaginare. Il Napoli con quella vittoria si sarebbe assicurato lo scudetto, non accadde, restammo invece ad essere gli eterni secondi, fino a Maradona.

Ancora, la follia di Kalidou Koulibaly a Firenze (29 aprile 2018), la sua espulsione nei primi minuti di gioco, l’addio dello scudetto al Napoli. Tanti altri momenti difficili, lo scorso campionato ne è la prova lampante. Uno scudetto vinto, la stagione 2022/2023, il delirio del Napoli di Spalletti. La stagione successiva il decimo posto, i cinquantatré punti, due in meno di oggi. Soprattutto niente coppe europee per il Napoli, una squadra alla frutta. Arriva Antonio Conte in estate a Napoli, comincia la riscossa, tutto ok fino a domenica, tutto ok fino al pareggio in casa con l’Udinese.

Possibile passare dall’entusiasmo alla frustrazione? In molti dimenticano quanto il Napoli ha sofferto in questa stagione le squadre cosiddette “deboli“. Solo per dovere di cronaca ricordo l’incontro con il Venezia, battuto solo per 1 a 0 al San Paolo. Fortuna o sfortuna? chi lo sa, qualcuno dirà: “è il Calcio”. Personalmente rimpiango invece il pareggio con la Roma al 93′, domenica 2 febbraio, li si c’è da recriminare ma solo con la sfortuna. Una domanda sorge però spontanea: “Ma non è mai accaduto l’inverso, il Napoli in questo campionato, in quelli trascorsi, ha sempre meritato la vittoria?”

Oggi è il momento di stringerci intorno alla squadra. Soprattutto non bisogna tenere conto dei leoni da tastiera che offendono il bravo Pasquale Mazzocchi con frasi ignobili e ingiuriosa. La loro passione, parlo dei “leoni…“, è giudicare. Una frase del capolavoro di Fabrizio De Andrè ‘Bocca di Rosa’: “…ma le comari di un paesino non brillano certo in iniziativa le contromisure fino a quel punto si limitavano all’invettiva…“. Il pareggio dell’Udinese è il frutto di un errore di squadra, dal centrocampo alla difesa, per non dire di Meret. Dare la croce al povero Pasquale Mazzocchi è davvero una cosa ingrata.

L’ex calciatore salernitano non è il migliore dei difensori in Italia ma è di Napoli e ama la maglia. La sciocchezza di domenica sera poteva essere recuperata da un libero all’altezza e il buon Juan Jesus non lo è. Sono partite che in un attimo cambiano e spesso si perdono, capita a qualsiasi squadra. Spiegare tante dinamiche di carichi di lavoro, stress, vertigini da primo posto, è difficile. Perdere a distanza di poco tempo Buongiorno, Olivera e Spinazzola è una vera ‘jattura‘. Affrontare poi l’Udinese, una signora squadra, nel periodo della sua massima forma, non è il massimo della fortuna. Siamo primi in classifica, non dimentichiamo.

Giocheremo sabato alle 18,00 a Roma contro la Lazio. La squadra bianco-celeste ci ha battuti in casa in campionato, eliminato dalla Tim Cup, mostriamo carattere, andiamo all’Olimpico per vincere. Se accade, chiedano scusa al Napoli, le capere ingrate del social. La partita dell’Olimpico non sarà una passeggiata ma credo neanche quella dell’Inter allo “Juventus Stadium” di Torino Ci sarà da divertirsi questo fine settimana e in ogni caso manca ancora tanto alla fine del campionato. Oggi dobbiamo solo ringraziare Antonio Conte, per tutto. Ricordare cosa promise l’allenatore azzurro, soprattutto la scelta di Scott Mc Thominay che gioca e segna, il migliore. Durante le interviste prima dell’inizio del campionato il mister azzurro ripeteva prometteva: “Prometto il ritorno nelle Coppe Europee…“. Promessa quasi mantenuta, tutto il resto è un sogno.

gianni bianco

© Riproduzione riservata

LEGGI ANCHE

- Advertisement -spot_img