NAPOLI-BOLOGNA 3-0 marcatori: 18′ Fabian Ruiz, 41′ e 62′ Insigne
Partita senza storia, senza fronzoli, Napoli superiore
Abbiamo dovuto aspettare il minuto 87′ per un sussulto di vera emozione, grazie all’ingresso in campo di Ghoulam. Il magnifico terzino berbero, che per chi ha amato il Napoli di Sarri non può di certo prescindere dall’avere amato il laterale sinistro algerino. Il pubblico del Maradona ha manifestato l’affetto verso di lui, ieri sera, nel migliore dei modi, bentornato Fauzi. Il Napoli passa di rigore, sono due i penalty assegnati dall’arbitro Serra. Uno su indicazione del Var, l’altro per decisione diretta del giudice di gara.
Entrambi procurati dal ciclone Osimhen. Partita senza storia, senza fronzoli, Napoli superiore, con una motivazione più alta di quella degli emiliani. Smarriti anche per le tante assenze importanti, nelle file dei felsinei su tutti Soriano a Arnautovic; anche se non è stata la gara più bella della stagione. Per gli azzurri era importante conseguire i tre punti necessari per rimanere in scia con il Milan. Si torna primi in classifica, stavolta in condominio con i rossoneri lombardi.
I partenopei hanno dimostrato di essere squadra vera, con una vera idea di collettivo, dove ognuno mette a le sue peculiarità a disposizione del progetto. Formazione messa in campo magistralmente da Luciano Spalletti, una squadra che somiglia sempre di più a una sinfonia mozartiana. Le eccellenze si svelano in tutto il loro splendore, davvero c’è da fare i complimenti pubblici all’attuale allenatore del Napoli.
Spalletti ha magnificato calciatori che fino allo scorso anno sembravano oggetti sconosciuti. Esaltante la regia di Fabian Ruiz, l’andaluso sempre più nel vivo del gioco e riesce a fare magistralmente le due fasi. Prestazioni cesellate dalla qualità del tiro da fuori e anche ieri ha dato bella prova di sé. Vale lo steso per Mario Rui e Rhamani, sempre più consapevoli del proprio valore, proprio sul portoghese mi corre l’obbligo di fare ammenda.
Spesso da me vituperato, non lo avevo visto giocare così neanche nel periodo sarriano. Sicurezza, tranquillità, applicazione, corsa, c’è da dire che proprio il reparto difensivo è quello che trasmette maggiore serenità. La faccenda comincia a farsi seria per Insigne, là dove ce ne fosse stato bisogno. Lorenzo doveva dimostrare di avere gli attributi e ieri, in occasione dei due calci di rigore, ha ribadito essere uno tosto e ben dotato di coraggio.
Assieme a Lozano e Zielinsky continuano a essere l’anello debole se non quello meno convincente, di tutto il Napoli. I tre quando entreranno in forma, la squadra azzurra diventerà micidiale, al limite dell’imbattibile. Bisogna, a nostro sommesso avviso, volare basso , anche perché nelle prossime gare i partenopei affronteranno la Salernitana e il Verona. Due squadre sulla carta abbordabili che consentirebbero al Napoli di rimanere ancora tranquillamente primo in classifica.
Dopo la sosta comincerà per la squadra di ADL un altro campionato. L’undici azzurro affronterà formazioni di rango come Inter, Milan, Lazio e Atalanta. Solo alla fine di questi scontri potremo avere un quadro molto più chiaro della stagione dei napoletani, delle loro ambizioni. L’augurio per ora, per noi amanti delle “Due Sicilie”, della storia del sud italico, sarà soprattutto quello di poter assistere al derby campano.
Lo stesso speriamo fatto di sportività, educazione, correttezza, e perché no di sfottò pure. Sarebbe micidiale agli occhi del mondo, mostrarsi diversamente, non ne gioverebbe il calcio, ma soprattutto l’immagine di noi tutti figli del Vesuvio, di Megaride, del Partenio, del Bonadies. Che sia una festa o semplicemente un match duro, che comincia e finisce sul rettangolo gioco, dove a vincere sarà chi ha meritato. Dimostriamo quanto valiamo, “nuje simme d’o Ssud e camminammo ‘a pere, datece ‘o tiempo d’arrivà.”
Di Fiore Marro