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martedì, Dicembre 5, 2023

NAPOLI – CAGLIARI 2 a 0: Prosegue la corsa degli azzurri

Napoli – Cagliari 2 a 0, ALL'11' pt Osimhen (N), AL 12' st Insigne (N) su rigore. Partita senza storia, i partenopei hanno dominato fin dal primo minuto di gioco.

Napoli – Cagliari 2 a 0, ALL’11’ pt Osimhen (N), AL 12′ st Insigne (N) su rigore. Partita senza storia, i partenopei hanno dominato fin dal primo minuto di gioco.

Victor Osimhen, attaccante del Napoli autore del primo goal contro il Cagliari

Gli azzurri  in tutta sincerità hanno passeggiato più che correre contro i sardi, in tempi passati presagio di cattivo augurio final. Chi ha vissuto con passione il Napoli recente di Gattuso ha spesso dovuto ingoiare la pillola di partite finite male dal punto di vista del risultato. Proprio attraverso un gioco lento e compassato, come si è scorto ieri. Il Cagliari, nella passata stagione strappò due punti preziosi per la qualificazione Champions. Gli stessi persi nell’ultima gara del campionato scorso contro il Verona. Anche con gli scaligeri gli azzurri pur occupando il rettangolo di gioco, non rendevano fluide le azioni con la velocità necessaria. Alla fine il punteggio fu un disastro che costò la qualificazione al Napoli nella competizione europea più importante.

Lorenzo Insigne, capitano del Napoli che segna su rigore il secondo goal

Quindi, sono comprensibili le preoccupazioni di chi ama i colori azzurri quando le partite si mettono fisicamente come quella di ieri contro il Cagliari. Per fortuna pare che Spalletti abbia un  diverso stellone. Partita senza storie, i partenopei hanno dominato fin dal primo minuto di gioco  ma c’è da sottolineare che Mazzarri ha bene imbrigliato il gioco di Spalletti. Così facendo però ha rinunciato a qualsiasi azione d’attacco, i partenopei non hanno avuto molte occasioni di rete, ma non hanno avuto molto grattacapi in fase difensiva. Piazzandosi stabilmente nella trequarti sarda, fin dal fischio di inizio, la tattica dell’ex trainer azzurro ha però dovuto fare i conti con quell’uragano di nome Victor.

Luciano Spalletti allenatore del Napoli

A nostro sommesso avviso un attaccante insostituibile, forse manca ancora di grande tecnica personale, ma in fatto di potenza, corsa, senso del gol è davvero una meraviglia. C’è poco da fare, il Napoli ha tutte le soluzioni tattiche possibili, da adottare, in qualsiasi situazione giochino gli avversari, è questo è molto importante per la corsa Champions cui mirano gli azzurri. Il Napoli è ancora primo in classifica, sorprendentemente, con sei vittorie su sei partite giocate finora in campionato. La squadra è sinora risultata essere la migliore difesa del torneo Gli uomini di Spalletti,  con solo due gol subiti, di cui uno regalato da Manolas a Morata, mantengono la regola più importante per arrivare al risultato finale.

Prima rete del Napoli

Si vince, almeno in Italia, se si subiscono meno reti degli altri. Certo con il Cagliari è affiorata una stanchezza comprensibile, ma è  fisiologico. Si gioca ogni tre giorni, con una intensità massiccia e un calo, su tante gare disputate di seguito è lapalissiano. Le certezze però sono tante, oltre al già citato Osimhen, c’è una condizione psicofisica del gruppo che è abbastanza buona. Soprattutto una “panchina” straordinaria, fatta da titolari che appena chiamati in campo dimostrano tutta la loro volontà di essere parte integrante del progetto. Tutto questo è certo merito dell’allenatore, che ha avuto modo di trovare tutte le chiavi, tattiche e psicologiche per ottenere il meglio da ognuno dei calciatori a sua disposizione.

L’esultanza di Lorenzo Insigne dopo il rigore trasformato

Ai miei tempi si diceva che un allenatore incideva in positivo su una formazione, al massimo al 25%. Oggi, a mio parere, Spalletti sta dando qualche punto percentuale in più. Sono gli stessi uomini, in pratica, di Napoli – Torino, Lazio – Napoli, Napoli – Spezia, Napoli – Cagliari, Verona – Napoli dello scorso torneo. I calciatori oggi hanno invece una maggiore voglia di scendere in campo, con una consapevolezza maggiore dei propri mezzi. La differenza che salta agli occhi è questa e la cosa sorprende positivamente. Chi ama i colori di Megaride, vive una miscela esplosiva di sensazioni. Dove si stenta a capire chi sia in campo il titolare e chi la riserva di questa splendida creatura.

 Avanti tutta!!!!

Di Fiore Marro

Napoli – Cagliari 2 a 0, ALL’11’ pt Osimhen (N), AL 12′ st Insigne (N) su rigore. Partita senza storia, i partenopei hanno dominato fin dal primo minuto di gioco.

Victor Osimhen, attaccante del Napoli autore del primo goal contro il Cagliari

Gli azzurri  in tutta sincerità hanno passeggiato più che correre contro i sardi, in tempi passati presagio di cattivo augurio final. Chi ha vissuto con passione il Napoli recente di Gattuso ha spesso dovuto ingoiare la pillola di partite finite male dal punto di vista del risultato. Proprio attraverso un gioco lento e compassato, come si è scorto ieri. Il Cagliari, nella passata stagione strappò due punti preziosi per la qualificazione Champions. Gli stessi persi nell’ultima gara del campionato scorso contro il Verona. Anche con gli scaligeri gli azzurri pur occupando il rettangolo di gioco, non rendevano fluide le azioni con la velocità necessaria. Alla fine il punteggio fu un disastro che costò la qualificazione al Napoli nella competizione europea più importante.

Lorenzo Insigne, capitano del Napoli che segna su rigore il secondo goal

Quindi, sono comprensibili le preoccupazioni di chi ama i colori azzurri quando le partite si mettono fisicamente come quella di ieri contro il Cagliari. Per fortuna pare che Spalletti abbia un  diverso stellone. Partita senza storie, i partenopei hanno dominato fin dal primo minuto di gioco  ma c’è da sottolineare che Mazzarri ha bene imbrigliato il gioco di Spalletti. Così facendo però ha rinunciato a qualsiasi azione d’attacco, i partenopei non hanno avuto molte occasioni di rete, ma non hanno avuto molto grattacapi in fase difensiva. Piazzandosi stabilmente nella trequarti sarda, fin dal fischio di inizio, la tattica dell’ex trainer azzurro ha però dovuto fare i conti con quell’uragano di nome Victor.

Luciano Spalletti allenatore del Napoli

A nostro sommesso avviso un attaccante insostituibile, forse manca ancora di grande tecnica personale, ma in fatto di potenza, corsa, senso del gol è davvero una meraviglia. C’è poco da fare, il Napoli ha tutte le soluzioni tattiche possibili, da adottare, in qualsiasi situazione giochino gli avversari, è questo è molto importante per la corsa Champions cui mirano gli azzurri. Il Napoli è ancora primo in classifica, sorprendentemente, con sei vittorie su sei partite giocate finora in campionato. La squadra è sinora risultata essere la migliore difesa del torneo Gli uomini di Spalletti,  con solo due gol subiti, di cui uno regalato da Manolas a Morata, mantengono la regola più importante per arrivare al risultato finale.

Prima rete del Napoli

Si vince, almeno in Italia, se si subiscono meno reti degli altri. Certo con il Cagliari è affiorata una stanchezza comprensibile, ma è  fisiologico. Si gioca ogni tre giorni, con una intensità massiccia e un calo, su tante gare disputate di seguito è lapalissiano. Le certezze però sono tante, oltre al già citato Osimhen, c’è una condizione psicofisica del gruppo che è abbastanza buona. Soprattutto una “panchina” straordinaria, fatta da titolari che appena chiamati in campo dimostrano tutta la loro volontà di essere parte integrante del progetto. Tutto questo è certo merito dell’allenatore, che ha avuto modo di trovare tutte le chiavi, tattiche e psicologiche per ottenere il meglio da ognuno dei calciatori a sua disposizione.

L’esultanza di Lorenzo Insigne dopo il rigore trasformato

Ai miei tempi si diceva che un allenatore incideva in positivo su una formazione, al massimo al 25%. Oggi, a mio parere, Spalletti sta dando qualche punto percentuale in più. Sono gli stessi uomini, in pratica, di Napoli – Torino, Lazio – Napoli, Napoli – Spezia, Napoli – Cagliari, Verona – Napoli dello scorso torneo. I calciatori oggi hanno invece una maggiore voglia di scendere in campo, con una consapevolezza maggiore dei propri mezzi. La differenza che salta agli occhi è questa e la cosa sorprende positivamente. Chi ama i colori di Megaride, vive una miscela esplosiva di sensazioni. Dove si stenta a capire chi sia in campo il titolare e chi la riserva di questa splendida creatura.

 Avanti tutta!!!!

Di Fiore Marro

© Riproduzione riservata

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