Napoli è Luce di Alberto Angela, il programma che ha regalato alla nostra città un primato della cultura che spesso, proprio noi non comprendiamo.
In questi secoli abbiamo sempre vissuto il Natale come la rievocazione di una nascita e soprattutto il compiacimento per un percorso di Vita terrena voluto da Nostro Signore. Questo evento ci ha sempre aiutato a ricordare la presenza di Dio in mezzo agli uomini e negli uomini.
Ecco perché il Natale è necessario agli esseri umani: è un evento che aiuta a ricordare, è un evento che permette di rivivere emozioni e lascia parlare l’animo. È meraviglioso poter immaginare che la stessa motivazione abbia spinto l’oramai nostro beniamino Alberto Angela.
Rievocare, proprio nel giorno di Natale, le antiche origini di Napoli e la storia plurimillenaria che caratterizza ogni suono, ogni vocabolo, ogni vicolo ma soprattutto ogni sentimento di questa città.
Certo sarebbe stato facile cadere nella tentazione dei luoghi comuni, degli stereotipi che tanto piacciono ai detrattori, ma l’Amore dichiarato ed evidente per questa terra di Angela si è spinto oltre.
Ha voluto dare lustro con la trasmissione della Rai a Napoli, ponendo l’accento sulla storia, l’arte e la cultura partenopea, perché come ha spiegato Alberto Angela: “Quante altre città nel mondo sono in grado di raccontarti tre millenni di storia così come Napoli?”
Riportiamo qui una parte della descrizione che Alberto Angela ha donato ai telespettatori evidenziando quanto Napoli sia soprattutto luce.
“Negli anni sono spesso tornato per ragioni di lavoro, ma, lo confesso, anche per respirare, da turista, l’aria che solo in questa città è possibile respirare.
Sì, perché quando passeggi sul lungomare, nei vicoli, nelle strade costeggiate da colonne antiche, chiese, palazzi, quando ti trovi in una piazza di Napoli, ti rendi conto di quanta storia, di quanta cultura la città è stata protagonista: Greci, Romani, Normanni, Francesi, Spagnoli….
È un po’ come contare gli anelli di un grande albero: ognuno di essi è in grado di raccontarti un’epoca, un momento storico fatto di grandi avvenimenti, ma anche di piccole storie di vita quotidiana di cui quei vicoli e quelle piazze riecheggiano e continuano a parlare ancora oggi.
Una città dalla profonda anima greca che ha visto le dominazioni di tantissimi popoli nel corso dei millenni e che, a differenza di come accade solitamente, non ha solo trattenuto qualcosa di ognuno di essi, ma è riuscita a cambiare l’invasore di turno, lo ha incantato con la propria anima.
La cultura trasuda da qualsiasi aspetto di questa città: dalla miriade di artisti che ne hanno incarnato e ne incarnano l’anima, raccontandola e rendendola nota nel mondo, alla musica, elemento nevralgico della vita di qualsiasi napoletano in ogni epoca.
Fino alla tavola, dove l’estro napoletano è riuscito a coniugare divinamente alimenti e sapori provenienti da tutto il mondo in piatti e bevande come la pizza e il caffè che rendono Napoli nota in tutto il pianeta.”
di Luigi Eucalipto