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lunedì, Settembre 16, 2024

NAPOLI VERONA 1 – 1: Il fatal Verona ma nulla è cambiato.

La partita di ieri sera ci ha mostrato una squadra sfiancata, un tour de force terrificante che, al di là dello scarso risultato e di una sconfitta europea, vede comunque gli azzurri primi in tutte e due le competizioni cui partecipa.

Napoli – Verona 1 a 1 Marcatori: 13′ Giovanni Simeone, 18′ Giovanni Di Lorenzo. Era umano fermarsi, nove partite in trentacinque giorni, in altre parole una gara ogni tre giorni e mezzo, schianterebbero chiunque. La partita di ieri sera ci ha mostrato una squadra sfiancata, un tour de force terrificante che, al di là dello scarso risultato e di una sconfitta europea, vede comunque gli azzurri primi in tutte e due le competizioni cui partecipa.

Forse con questi ottimi risultati di inizio stagione ci siamo un pò illusi di ripetere il miracolo del Leicester. La realtà ci riporta invece saldamente con i piedi per terra e l’Aia ci fa capire che per Partenope non c’è trippa per gatti. Anzi, è un miracolo che gli azzurri siano ancora primi, nonostante i vari Massa, Fabbri e Ayroldi. Questi arbitri hanno consentito agli avversari del Napoli di picchiare a loro piacimento senza colpo ferire.

Aggrapparsi a questa tesi ci penalizza come uomini di sport. L’arbitro è come un portiere che fa una papera, un centravanti che “cicca” un gol fatto o ancora un allenatore che sbaglia la formazione. Per rimanere in tema parliamo della formazione schierata contro il Verona. Troppo azzardata con tre uomini che rientravano da un infortunio. Magari si poteva osare con calciatori finora poco utilizzati.

Petagna, Demme e Ounas; forse, dico forse, tenere a riposo Fabian Ruiz, Politano Insigne soprattutto e ancora Osimhen e Lozano. Il messicano in particolare è parso l’ombra del magnifico calciatore scoperto la stagione passata. Non sarebbe stato un peccato originale farli riposare tutti, viste le condizioni: “con il senno dei poi son piene le fosse”. Tuttavia, visto che i sopracitati calciatori sono comunque giocatori della “rosa”, perché non provarci? Cui prodest?

Il Verona nella passata stagione bloccò il nostro passaggio alla Champions, ieri, stava compromettendo la posizione – in condominio con il Milan – del primo posto in campionato. Sono corsi e ricorsi che si ripetono, come i gol contro di noi del figlio d’arte Giovanni Simeone alias “Cholito“. Si, proprio quello che a Firenze nel 2018 diventò un fenomeno contro la difesa azzurra.

Con la sua tripletta, la Fiorentina ammainò i sogni di gloria e dello scudetto della pattuglia targata Sarri. La storia si è ripetuta, è tornata in auge la Fatal Verona, stavolta in trasferta al Maradona e non più contro i rossoneri meneghini. Gli scaligeri per ben due volte sono stati causa di scudetti persi: una volta contro la Juventus negli anni 70′, l’altra a favore del Napoli alla fine degli anni 80′.

Il Verona, tosto e atletico, convinto delle proprie forze, ha dominato fino al gol di Simeone, per un quarto d’ora di gioco, poi solo Napoli. Unico pericolo, la sortita nella ripresa che ha visto Barak da solo davanti a Ospina sbagliare il più facile dei gol. Per gli azzurri i proverbiali due pali che oramai non fanno più storia, vista la ripetitività della cosa e qualche pallone di troppo perso tra la nebbia.

Nessuno di noi a questo punto della stagione avrebbe scommesso di vedere i partenopei primi in classifica ancora imbattuti e con una difesa di ferro. L’obiettivo era, credo debba restare, la qualificazione Champions. In molti ricordano la storia di Nicola, il marito della signora Anna. Costei, negli anni 70′, la domenica pomeriggio andava a fare pulizie nel Circolo Sociale del paese, dove il marito le teneva compagnia e guardava 90° Minuto a colori.

La TV del circolo permetteva questa raffinata e straordinaria avanguardia tecnologica, contrariamente a ciò che offriva l’antiquato televisore che Nicola aveva a casa sua, in bianco e nero. Quando poi il Circolo chiuse, per mancanza di pagamento dell’affitto del locale, la signora Anna smise di andare a fare pulizie e il nostro povero Nicola non ebbe più modo di godersi la tv a colori.

Ci rimase così male che da quel momento non sopportava più nemmeno la vista della sua fedele TV in bianco e nero. Speriamo che i veri tifosi del Napoli non reagiscano allo stesso modo del signor Nicola! In fondo, lo spettacolo, che sia in bianco e nero o a colori, sempre spettacolo rimane.

Di Fiore Marro

Napoli – Verona 1 a 1 Marcatori: 13′ Giovanni Simeone, 18′ Giovanni Di Lorenzo. Era umano fermarsi, nove partite in trentacinque giorni, in altre parole una gara ogni tre giorni e mezzo, schianterebbero chiunque. La partita di ieri sera ci ha mostrato una squadra sfiancata, un tour de force terrificante che, al di là dello scarso risultato e di una sconfitta europea, vede comunque gli azzurri primi in tutte e due le competizioni cui partecipa.

Forse con questi ottimi risultati di inizio stagione ci siamo un pò illusi di ripetere il miracolo del Leicester. La realtà ci riporta invece saldamente con i piedi per terra e l’Aia ci fa capire che per Partenope non c’è trippa per gatti. Anzi, è un miracolo che gli azzurri siano ancora primi, nonostante i vari Massa, Fabbri e Ayroldi. Questi arbitri hanno consentito agli avversari del Napoli di picchiare a loro piacimento senza colpo ferire.

Aggrapparsi a questa tesi ci penalizza come uomini di sport. L’arbitro è come un portiere che fa una papera, un centravanti che “cicca” un gol fatto o ancora un allenatore che sbaglia la formazione. Per rimanere in tema parliamo della formazione schierata contro il Verona. Troppo azzardata con tre uomini che rientravano da un infortunio. Magari si poteva osare con calciatori finora poco utilizzati.

Petagna, Demme e Ounas; forse, dico forse, tenere a riposo Fabian Ruiz, Politano Insigne soprattutto e ancora Osimhen e Lozano. Il messicano in particolare è parso l’ombra del magnifico calciatore scoperto la stagione passata. Non sarebbe stato un peccato originale farli riposare tutti, viste le condizioni: “con il senno dei poi son piene le fosse”. Tuttavia, visto che i sopracitati calciatori sono comunque giocatori della “rosa”, perché non provarci? Cui prodest?

Il Verona nella passata stagione bloccò il nostro passaggio alla Champions, ieri, stava compromettendo la posizione – in condominio con il Milan – del primo posto in campionato. Sono corsi e ricorsi che si ripetono, come i gol contro di noi del figlio d’arte Giovanni Simeone alias “Cholito“. Si, proprio quello che a Firenze nel 2018 diventò un fenomeno contro la difesa azzurra.

Con la sua tripletta, la Fiorentina ammainò i sogni di gloria e dello scudetto della pattuglia targata Sarri. La storia si è ripetuta, è tornata in auge la Fatal Verona, stavolta in trasferta al Maradona e non più contro i rossoneri meneghini. Gli scaligeri per ben due volte sono stati causa di scudetti persi: una volta contro la Juventus negli anni 70′, l’altra a favore del Napoli alla fine degli anni 80′.

Il Verona, tosto e atletico, convinto delle proprie forze, ha dominato fino al gol di Simeone, per un quarto d’ora di gioco, poi solo Napoli. Unico pericolo, la sortita nella ripresa che ha visto Barak da solo davanti a Ospina sbagliare il più facile dei gol. Per gli azzurri i proverbiali due pali che oramai non fanno più storia, vista la ripetitività della cosa e qualche pallone di troppo perso tra la nebbia.

Nessuno di noi a questo punto della stagione avrebbe scommesso di vedere i partenopei primi in classifica ancora imbattuti e con una difesa di ferro. L’obiettivo era, credo debba restare, la qualificazione Champions. In molti ricordano la storia di Nicola, il marito della signora Anna. Costei, negli anni 70′, la domenica pomeriggio andava a fare pulizie nel Circolo Sociale del paese, dove il marito le teneva compagnia e guardava 90° Minuto a colori.

La TV del circolo permetteva questa raffinata e straordinaria avanguardia tecnologica, contrariamente a ciò che offriva l’antiquato televisore che Nicola aveva a casa sua, in bianco e nero. Quando poi il Circolo chiuse, per mancanza di pagamento dell’affitto del locale, la signora Anna smise di andare a fare pulizie e il nostro povero Nicola non ebbe più modo di godersi la tv a colori.

Ci rimase così male che da quel momento non sopportava più nemmeno la vista della sua fedele TV in bianco e nero. Speriamo che i veri tifosi del Napoli non reagiscano allo stesso modo del signor Nicola! In fondo, lo spettacolo, che sia in bianco e nero o a colori, sempre spettacolo rimane.

Di Fiore Marro

© Riproduzione riservata

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