Il patatrac azzurro qualche ora prima del fischio d’inizio domenica scorsa…
Nei mesi scorsi, quando la panchina di Gattuso era in bilico, il punto di rottura fu il match di andata Verona-Napoli. La squadra si strinse intorno al mister. I giocatori decisero tutti insieme di fare blocco per difenderlo e per risalire la china. Piano piano, col recupero dei tanti infortunati, la squadra ha iniziato a macinare punti. Dal settimo posto è salita fino alla zona Champions.
Quarantadue punti sono stati totalizzati nel girone di ritorno, fino al match Fiorentina-Napoli, un record. Il capolavoro si è completato proprio a Firenze, dove nonostante le difficoltà, i fantasmi del passato ed una squadra viola agguerrita. Gli Azzurri hanno trionfato 0-2. e l’immagine simbolo del match è stato quando la squadra ha sommerso di abbracci Zielinski al goal del raddoppio.
L’accesso Champions era a portata di mano. Prima dell’ultima partita di campionato il gruppo ha coltivato la speranza che la società si facesse carico del futuro di Gattuso. Prendendo una posizione Champions, considerando la possibilità di una sua permanenza (tutto questo sebbene il mister avesse altre trattative avviate, vedi Fiorentina).
Lo spogliatoio a questo punto avrebbe chiesto al Capitano Insigne di parlare con i vertici della società. L’occasione si è presentata allo stadio dove De Laurentiis si era recato per seguire Napoli-Verona. Ma l’incontro “sindacale” si è rivelato un nulla di fatto. Ogni speranza, sulla possibilità di una permanenza di Gattuso, è svanita sul nascere.
Dopo il confronto flop tra Insigne ed Adl, la situazione nello spogliatoio è deflagrata. Il fallimento della trattativa ha destabilizzato e fatto esplodere il caos. In pochissimi minuti è stato un “tutto contro tutti“. Sarebbero volate parole grosse e si sarebbe sfiorato anche lo scontro fisico tra alcuni protagonisti.
Gattuso, deluso ha reagito al caos chiudendosi in sé stesso e nel mutismo che ha caratterizzato i suoi 90 minuti in panchina durante il match. Il resto è noto: la partita si è disputata in un clima surreale, con i giocatori azzurri che di fatto non hanno giocano, non hanno lottano, quasi non hanno esultato al goal. Ed il Verona ha strappato il pareggio, senza neanche agguerrirsi particolarmente. È tutto molto desolante, ma le cose sono andate più o meno così, quanta amarezza.
di Fiore Marro