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venerdì, Dicembre 6, 2024

NINO SIMEONE: Offeso da minacce e ingiurie attraverso fb.

Nino Simeone, consigliere comunale della città di Napoli, offeso per aver difeso l’attuale sede delle partire della squadra azzurra, il “Diego Armando Maradona”.

Comincia con un saluto Nino Simeone davanti allo schermo di un computer, nella sua casa, mentre fuori piove. Un video indirizzato ai suoi amici, soprattutto a coloro che seguono la sua attività politica. L’amarezza è palpabile e le parole sono chiare e dirette. Nino Simeone è un napoletano, tifoso del Napoli ma soprattutto, in questo periodo della sua vita Consigliere comunale a Palazzo san Giacomo. Rappresentante istituzionale, ricordiamo , di tutti i napoletani, eppure c’è chi non comprende il valore del “ruolo“.

Il riferimento è esplicito e diretto in risposta alle minacce ricevute da profili fake e non. Purtroppo il “Social“,  è anche questo: gente che si nasconde dietro falsa identità, per denigrare, offendere, soprattutto minacciare, in modo diretto o in modo velato. Questo atteggiamento non cambia la sostanza delle cose. E fa bene soprattutto Nino Simeone, a difendere la memoria, ma soprattutto l’onestà del padre Carmine: “mai coinvolto o condannato nella sua esperienza sindacale prima, politica dopo”.

Un uomo tutto d’un pezzo, come si diceva un tempo, Carmine Simeone, per chi ha avuto l’onore, prima ancora del piacere di conoscerlo. Fa bene Nino nel dire: “Sciacquatevi la bocca”, ci associamo al suo invito. Ma quale è il pomo della discordia di questo spiacevole evento, così grave da scatenare una reazione dal social così volgare, a parte lo opportunità?

Tutto parte dal  desiderio espresso del consigliere napoletano di difendere l’attuale dislocazione dello Stadio del Napoli, un tempo “San Paolo”, oggi “Maradona Stadium“. Si può essere d’accordo o meno, ma perché non rispettare l’opinione contraria alla costruzione di un nuovo stadio per la squadra azzurra? Che sia in città o in provincia, non fa differenza, si apprezzi almeno l’onestà di Nino Simeone nel dire che è contrario, come tanti napoletani.

Può la difesa di un’idea, unitamente all’impegno politico di rappresentarla, essere motivo di offesa e minaccia, al protagonista dell’iniziativa o alla sua famiglia? Addirittura si arriva, vergognosamente a offendere chi non c’entra, i familiari, chi non è più tra noi, la memoria di Carmine Simeone? I toni del comunicato sono sempre garbati ma quando si arriva al dunque, alla costruzione di un nuovo stadio, Nino Simeone ribadisce il concetto:

“Se avverrà sul suolo della città di Napoli, la società dovrà comprare i terreni, pagarli, costruire a proprie spese un nuovo stadio. Soprattutto, non sia, da parte del presidente, il solito annuncio, da scaricarne la responsabilità sulla politica“. Il messaggio è forte e chiaro: ” A me non fanno paura i delinquenti figurarsi i leoni da tastiera, ai miei amici chiedo solo di non essere preoccupati, sto solo facendo il mio dovere, semplicemente tutelando un interesse pubblico”.

Ancora: ” Tutti saremmo felici che quella meravigliosa area (Bagnoli, ex Italsider – n.d.r.), fosse destinata ad un privato per rilanciala comprandola”. Infine: “Sono 7300 giorni dal primo annuncio di Asl, della costruzione del nuovo Stadio, speriamo non ne passino altrettanti. Da consigliere comunale sono favorevole all’iniziativa ma senza fare regali, fino a prova contraria la legge è uguale per tutti“.

Cosa dire, davvero quando accadono di certo eventi ci domandiamo: fino a che punto si può tollerare tutto ciò? Un uomo, un rappresentante delle istituzioni offeso, insieme alla sua famiglia, addirittura minacciato, per aver difeso un principio sacrosanto: ” il dovere di rappresentare gli interessi della collettività”. Basterebbe seguire le iniziative di Nino Simeone in Città, la passione nel suo impegno politico per comprendere la forza e il carattere dell’uomo.

Il suo appello non è piaciuto “ai leoni da tastiera“, vabbè Nino, c’è ne faremo una ragione, tu vai avanti, ti saremo vicini, e la tua garbata ironia, è forse il migliore modo per stemperare gli animi. Spero raccolgono il tuo appello i “Leoni“, nel discutere la cosa davanti a un buon caffè. Soprattutto candidarsi, essere eletti e rappresentare dalle istituzioni, non dai display la propria comunità. Bravo consigliere Simeone, soprattutto bravo Nino, l’unica cosa da dire è: “Buon lavoro, soprattutto, Complimenti: Buon sangue non mente”, continua così. 

gianni bianco

Nino Simeone, consigliere comunale della città di Napoli, offeso per aver difeso l’attuale sede delle partire della squadra azzurra, il “Diego Armando Maradona”.

Comincia con un saluto Nino Simeone davanti allo schermo di un computer, nella sua casa, mentre fuori piove. Un video indirizzato ai suoi amici, soprattutto a coloro che seguono la sua attività politica. L’amarezza è palpabile e le parole sono chiare e dirette. Nino Simeone è un napoletano, tifoso del Napoli ma soprattutto, in questo periodo della sua vita Consigliere comunale a Palazzo san Giacomo. Rappresentante istituzionale, ricordiamo , di tutti i napoletani, eppure c’è chi non comprende il valore del “ruolo“.

Il riferimento è esplicito e diretto in risposta alle minacce ricevute da profili fake e non. Purtroppo il “Social“,  è anche questo: gente che si nasconde dietro falsa identità, per denigrare, offendere, soprattutto minacciare, in modo diretto o in modo velato. Questo atteggiamento non cambia la sostanza delle cose. E fa bene soprattutto Nino Simeone, a difendere la memoria, ma soprattutto l’onestà del padre Carmine: “mai coinvolto o condannato nella sua esperienza sindacale prima, politica dopo”.

Un uomo tutto d’un pezzo, come si diceva un tempo, Carmine Simeone, per chi ha avuto l’onore, prima ancora del piacere di conoscerlo. Fa bene Nino nel dire: “Sciacquatevi la bocca”, ci associamo al suo invito. Ma quale è il pomo della discordia di questo spiacevole evento, così grave da scatenare una reazione dal social così volgare, a parte lo opportunità?

Tutto parte dal  desiderio espresso del consigliere napoletano di difendere l’attuale dislocazione dello Stadio del Napoli, un tempo “San Paolo”, oggi “Maradona Stadium“. Si può essere d’accordo o meno, ma perché non rispettare l’opinione contraria alla costruzione di un nuovo stadio per la squadra azzurra? Che sia in città o in provincia, non fa differenza, si apprezzi almeno l’onestà di Nino Simeone nel dire che è contrario, come tanti napoletani.

Può la difesa di un’idea, unitamente all’impegno politico di rappresentarla, essere motivo di offesa e minaccia, al protagonista dell’iniziativa o alla sua famiglia? Addirittura si arriva, vergognosamente a offendere chi non c’entra, i familiari, chi non è più tra noi, la memoria di Carmine Simeone? I toni del comunicato sono sempre garbati ma quando si arriva al dunque, alla costruzione di un nuovo stadio, Nino Simeone ribadisce il concetto:

“Se avverrà sul suolo della città di Napoli, la società dovrà comprare i terreni, pagarli, costruire a proprie spese un nuovo stadio. Soprattutto, non sia, da parte del presidente, il solito annuncio, da scaricarne la responsabilità sulla politica“. Il messaggio è forte e chiaro: ” A me non fanno paura i delinquenti figurarsi i leoni da tastiera, ai miei amici chiedo solo di non essere preoccupati, sto solo facendo il mio dovere, semplicemente tutelando un interesse pubblico”.

Ancora: ” Tutti saremmo felici che quella meravigliosa area (Bagnoli, ex Italsider – n.d.r.), fosse destinata ad un privato per rilanciala comprandola”. Infine: “Sono 7300 giorni dal primo annuncio di Asl, della costruzione del nuovo Stadio, speriamo non ne passino altrettanti. Da consigliere comunale sono favorevole all’iniziativa ma senza fare regali, fino a prova contraria la legge è uguale per tutti“.

Cosa dire, davvero quando accadono di certo eventi ci domandiamo: fino a che punto si può tollerare tutto ciò? Un uomo, un rappresentante delle istituzioni offeso, insieme alla sua famiglia, addirittura minacciato, per aver difeso un principio sacrosanto: ” il dovere di rappresentare gli interessi della collettività”. Basterebbe seguire le iniziative di Nino Simeone in Città, la passione nel suo impegno politico per comprendere la forza e il carattere dell’uomo.

Il suo appello non è piaciuto “ai leoni da tastiera“, vabbè Nino, c’è ne faremo una ragione, tu vai avanti, ti saremo vicini, e la tua garbata ironia, è forse il migliore modo per stemperare gli animi. Spero raccolgono il tuo appello i “Leoni“, nel discutere la cosa davanti a un buon caffè. Soprattutto candidarsi, essere eletti e rappresentare dalle istituzioni, non dai display la propria comunità. Bravo consigliere Simeone, soprattutto bravo Nino, l’unica cosa da dire è: “Buon lavoro, soprattutto, Complimenti: Buon sangue non mente”, continua così. 

gianni bianco

© Riproduzione riservata

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