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mercoledì, Dicembre 6, 2023

RANGERS- NAPOLI 0-3 –  Un’ saltante Favola Azzurra.

La squadra ha cambiato pelle, e da bozzolo, da baco da seta sta sbocciando in splendida farfalla.

Marcatori: 23′ s.t. (r) Politano, 40′ s.t. Raspadori, 46′ s.t. Ndombele.

Dei tanti spiriti che aleggiavano ieri sera in Scozia, nei pressi dell’Ibrox Stadium, mentre i figli Robert de Brus intonavano “God Save the Queen”. Il canto era per la dipartita di Elisabetta II, sono certo dell’assenza di William Wallace, si sarà dovuto allontanare onde evitare di aumentare con la sua rabbia, qualche altra rete nella porta del malcapitato Allan McGregor. Il portiere quarantenne dei Rangers, interprete di una giornata di grazia, avendo parato l’imparabile in più occasioni.

Il presunto desiderio di autonomia scozzese, dopo a ciò che si è assistito ieri è paritetico a quello della  Padania, in barba a quegli illusi “duosiciliani”, che credono ancora che il ciuccio vola. Una cornice splendida, comunque, quella dello stadio scozzese ieri sera. Peccato mancassero i cori azzurri che avrebbero fatto da ulteriore spettacolo a una serata di calcio giocato,. Si è notato, qualora ce ne fosse stato ancora bisogno, l’anima europea della squadra di Spalletti.

La seconda vittoria consecutiva del girone lo proietta solitario al primo posto momentaneo della classifica. Un Napoli, forte, adulto, consapevole, che si lascia aggredire, senza timore dagli avversari, per poi stenderli. Come un puglie scafato e potente, nel momento in cui, l’avversario perde quella forza prorompente, verve tipica che solo gli atleti britannici, hanno nelle loro corde.

Gli azzurri hanno saputo aspettare il momento, per definire, il match, senza tra l’altro, nessuna sofferenza eccessiva, tolti i primi, normali minuti di gioco, dove si è notato un palleggio talvolta isterico, che spesso a compromesso l’ultimo passaggio o tiro in porta. Questa vittoria nasce da lontano, una vittoria sul campo si, ma soprattutto figlia del piano, che la dirigenza ha messo in atto.

Aalla fine della stagione calcistica passata, quando ha compreso che bisognava voltare pagina in maniera definitiva,. Occorreva, purtroppo fare delle scelte dolorose ma necessarie, liberandosi di quei campioni che oramai nulla avevano più da dare alla piazza, se non qualche milione necessario, per le casse, che cominciavano a svuotarsi, causa eccessivi ingaggi al parco giocatori.

Certo una svolta che all’inizio ha creato parecchi malumori, al punto che una frangia, quella estrema, quella che ha spesso ragionato di “pancia” non certo con discernimento, a coniare l’hashtag A16, associando per sempre il nome dell’autostrada alle sorti del Calcio Napoli, che ora si sta su di loro ripercuotendo come un boomerang. A volte basta sapere aspettare.

La squadra ha cambiato pelle, e da bozzolo, da baco da seta sta sbocciando in splendida farfalla, una farfallina  che vola alta, che libra sull’Europa e in Italia, facendo impazzire di gioia la miriade di tifosi azzurri sparsi nel globo. Certo, questa gara non sarà ricordata negli anni come una partita storica, di quelle che restano per sempre negli occhi dei tifosi. Gli scozzesi affrontati ieri sono una squadra che potrebbe essere paragonata come forza, a un Lecce, una Cremonese, con molta più foga, ma con identica scarsa qualità tecnica, nulla più, sono del parere che delle tre squadre del girone, sia la meno dotata.

Non bisogna dimenticare però di elencare, tra le cose da sottolineare che i partenopei giocavano, senza i due acquisti più costosi della “rosa”, senza Osimhen e senza Lozano, appunto,  anche se mai come in questo caso qualcuno se ne è accorto. I calciatori in campo sono stati talvolta maestosi, monumentale Kim, ottima la prova di ‘Ndombele, finalmente comincia a far vedere cosa può dare e pare tanta roba.

 Di buono il Napoli si porta a casa tanta consapevolezza di se, i tre punti e tre nuovi calciatori mandati in goal. Soprattutto la certezza di essere una squadra adulta, pronta a tutte le sfide, anche quelle che fanno tremare i polsi, come la prossima, all’ombra della Madonnina.

Di Fiore Marro

La squadra ha cambiato pelle, e da bozzolo, da baco da seta sta sbocciando in splendida farfalla.

Marcatori: 23′ s.t. (r) Politano, 40′ s.t. Raspadori, 46′ s.t. Ndombele.

Dei tanti spiriti che aleggiavano ieri sera in Scozia, nei pressi dell’Ibrox Stadium, mentre i figli Robert de Brus intonavano “God Save the Queen”. Il canto era per la dipartita di Elisabetta II, sono certo dell’assenza di William Wallace, si sarà dovuto allontanare onde evitare di aumentare con la sua rabbia, qualche altra rete nella porta del malcapitato Allan McGregor. Il portiere quarantenne dei Rangers, interprete di una giornata di grazia, avendo parato l’imparabile in più occasioni.

Il presunto desiderio di autonomia scozzese, dopo a ciò che si è assistito ieri è paritetico a quello della  Padania, in barba a quegli illusi “duosiciliani”, che credono ancora che il ciuccio vola. Una cornice splendida, comunque, quella dello stadio scozzese ieri sera. Peccato mancassero i cori azzurri che avrebbero fatto da ulteriore spettacolo a una serata di calcio giocato,. Si è notato, qualora ce ne fosse stato ancora bisogno, l’anima europea della squadra di Spalletti.

La seconda vittoria consecutiva del girone lo proietta solitario al primo posto momentaneo della classifica. Un Napoli, forte, adulto, consapevole, che si lascia aggredire, senza timore dagli avversari, per poi stenderli. Come un puglie scafato e potente, nel momento in cui, l’avversario perde quella forza prorompente, verve tipica che solo gli atleti britannici, hanno nelle loro corde.

Gli azzurri hanno saputo aspettare il momento, per definire, il match, senza tra l’altro, nessuna sofferenza eccessiva, tolti i primi, normali minuti di gioco, dove si è notato un palleggio talvolta isterico, che spesso a compromesso l’ultimo passaggio o tiro in porta. Questa vittoria nasce da lontano, una vittoria sul campo si, ma soprattutto figlia del piano, che la dirigenza ha messo in atto.

Aalla fine della stagione calcistica passata, quando ha compreso che bisognava voltare pagina in maniera definitiva,. Occorreva, purtroppo fare delle scelte dolorose ma necessarie, liberandosi di quei campioni che oramai nulla avevano più da dare alla piazza, se non qualche milione necessario, per le casse, che cominciavano a svuotarsi, causa eccessivi ingaggi al parco giocatori.

Certo una svolta che all’inizio ha creato parecchi malumori, al punto che una frangia, quella estrema, quella che ha spesso ragionato di “pancia” non certo con discernimento, a coniare l’hashtag A16, associando per sempre il nome dell’autostrada alle sorti del Calcio Napoli, che ora si sta su di loro ripercuotendo come un boomerang. A volte basta sapere aspettare.

La squadra ha cambiato pelle, e da bozzolo, da baco da seta sta sbocciando in splendida farfalla, una farfallina  che vola alta, che libra sull’Europa e in Italia, facendo impazzire di gioia la miriade di tifosi azzurri sparsi nel globo. Certo, questa gara non sarà ricordata negli anni come una partita storica, di quelle che restano per sempre negli occhi dei tifosi. Gli scozzesi affrontati ieri sono una squadra che potrebbe essere paragonata come forza, a un Lecce, una Cremonese, con molta più foga, ma con identica scarsa qualità tecnica, nulla più, sono del parere che delle tre squadre del girone, sia la meno dotata.

Non bisogna dimenticare però di elencare, tra le cose da sottolineare che i partenopei giocavano, senza i due acquisti più costosi della “rosa”, senza Osimhen e senza Lozano, appunto,  anche se mai come in questo caso qualcuno se ne è accorto. I calciatori in campo sono stati talvolta maestosi, monumentale Kim, ottima la prova di ‘Ndombele, finalmente comincia a far vedere cosa può dare e pare tanta roba.

 Di buono il Napoli si porta a casa tanta consapevolezza di se, i tre punti e tre nuovi calciatori mandati in goal. Soprattutto la certezza di essere una squadra adulta, pronta a tutte le sfide, anche quelle che fanno tremare i polsi, come la prossima, all’ombra della Madonnina.

Di Fiore Marro

© Riproduzione riservata

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