Scuola: “bentornati in classe” , così ognuno di noi accoglierebbe i ragazzi che da domani, comincia il nuovo anno scolastico 2021-2022. È il terzo anno per l’istruzione dell’era Coronavirus, speriamo anche l’ultimo. Gli studenti protagonisti in questi tre anni di questa loro esperienza hanno lasciato sicuramente qualcosa sul campo.
Parlo principalmente dell’aspetto formativo, i programmi completati poco e male. L’aspetto educativo lo lasciamo all’interpretazione individuale di ognuno di voi. La DAD, acronimo di “didattica a distanza”, è stato un fallimento anche se ce chi vuole esaltarne la scelta. Certamente non è da addebitare ai docenti la responsabilità, come gli stessi studenti ne sono esenti.
La responsabilità ricade sull’organizzazione al di sopra delle scuole, parlo del Ministero dell’istruzione e le emanazioni regionali e provinciali. Ma come è umanamente immaginare che la scuola dell’Infanzia possa essere frequentata a distanza e per così tanto tempo? I bambini e i ragazzi, dai sei ai diciotto anni hanno perso due anni di relazioni umane e di studio.
La cosa davvero ridicola è stata aver proibito la scuola ma non le strade. Immagini di ragazzi in piazza o all’esterno di un locale ne abbiamo viste tante. Eppure l’organizzazione delle scuole è stata perfetta. Pulizia, sanificazione, distanza tra i banchi, obbligo di mascherina, amuchina, a parte i due turni in classe per dimezzare le presenze.
Per apprendere, studiare, continuare a crescere insieme, anche un un momento così difficile, non è bastato il massimo impegno delle scuole. Da domani si ricomincerà, i soliti grattacapi che già esistono per la gestione e l’organizzazione dell’apertura delle scuole, arriva il Green pass. Green Pass per il personale della scuola, docenti e ATA e addetti alle pulizie e mense.
La misura di controllo sarà estesa anche ai genitori, la legge sulla privacy non consente di archiviare i dati personali e di conseguenza, ogni giorno lo stesso rito. Se si obbligheranno gli alunni al Green pass, almeno con le attuali modalità, sarà davvero difficile organizzare le cose. A Roma decidono, spesso litigando, nelle scuole si vive questo clima da guerra e non si sa quando terminerà e soprattutto come terminerà.
Il nostro dovere è di informare e lo faremo, abbiamo tutti dei figli a scuola o all’università, degli Atenei parleremo in seguito. Intanto gli auguri a tutti gli studenti, il futuro siete voi. Una nota di merito a chi combatte per salvaguardare i nostri ragazzi, parlo degli addetti all’educazione della scuola, dai dirigenti scolastici e tutto il personale docente e non. Speriamo solo che chi decide delle nostre sorti la smetta di partecipare a dibattiti e show e si impegni seriamente a risolvere i problemi.
Di Luigi Eucalipto