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sabato, Dicembre 9, 2023

ASTRAZENECA – Seconda dose, la cronaca

.Cardito, Hotspot Covid-19 dell'ASLNapolidue, ore 16,00 Polo scolastico Galileo-Marconi. Sono qui per il richiamo Astrazeneca, tanti dubbi, poche certezze. Afa, facce stanche e soprattutto una domanda per tutti: “ma davvero servirà?”

.Cardito, Hotspot Covid-19 dell’ASLNapolidue, ore 16,00 Polo scolastico Galileo-Marconi. Sono qui per il richiamo Astrazeneca, tanti dubbi, poche certezze. Afa, facce stanche e soprattutto una domanda per tutti: “ma davvero servirà?”. La fila all’ingresso della parte posteriore della scuola, tutti o quasi addensati sotto un gazebo o I pochi alberi, le distanze sono un eufemismo.

Mi guardo intorno, siamo in pochi I temerari che osiamo stare al sole ma perché non c’è ombra. Se cerchi di insinuarti sotto al gazebo o altri alberi, rischi m una kazziata e poi di spazio non ce n’è. Siamo in pochi al sole e se non fosse per il volontario che ci chiama di lì a poco,il rischio di un colpo apoplettico è stato reale.

Da qualche mese la palestra della scuola è impegnata per somministrare vaccini. Il 2 marzo fa ho ricevuto la prima dose di Astrazeneca, proprio nel periodo incriminato per l’azienda farmaceutica anglo-svedese. La sera è i giorni successivi, niente febbre e nemmeno dolori, speriamo bene, pensando ad oggi.

Dopo il gazebo, vengo chiamato per nome, passo sotto una tenda della protezione civile e arrivo in un area verde davanti all’ingresso della palestra. Altra attesa, la prima è stata in ordine alfabetico, adesso, la seconda in ordine numerico. È il mio turno, n. 68, entro. C’è un display, devo ancora aspettare.

L’altra volta si distribuivano bottigline d’acqua e caramelle alla liquirizia, adesso esauriti i fondi, al massimo la sediolina dove sedersi. Scorrono i numeri e le facce sono sempre le stesse, come da quando è iniziata la Pandemia. ma cosa ci doveva capitare mi vedo spesso. La gente parla di Pfaizer, Johnson & Johnson, Moderna e Astrazeneca, come se parlasse di calcio.

In “Tuttologia“, noi napoletani siamo imbattibili. Ore 16,30 il display non aiuta, mezz’ora al massimo pensavo, per le 17,00 ce la farò, macché, sarò vaccinato per l’ora di cena. Intanto mi sono perso il Giro d’italia, meno male che Raiplay c’è. Arriva il mio turno, entro in un box per consegnare la tessera sanitaria, mi sposto altra attesa.

Mi chiama un addetto, entro, il vaccino Astrazeneca non è li, viene portato da un’altra parte dell’Hotspot. Finalmente la puntura esco e un altro addetto mi chiede di aspettare un quarto d’ora. Effetti collaterali possono intervenire e complicare le cose. Esco, è passata un’ora e mezzo, non male. Dopo la seconda dose se continuo a frequentare il Covid-19 c’è da stare tranquilli, guai ad incontrare per strada le varianti.

No, non parlo dell’Asse mediano o la strada per Villa Literno, ma delle mutazioni inglesi, indiane, brasiliane, sudafricane e chi più ne ha più ne metta. Vuoi vedere che, passata l’estate, I balli di gruppo e le elezioni autunnali di settembre-ottobre, cominceremo “punto e a capo“, arriverà la Terza ondata, nuovo vaccino?

Chissà tra cento anni, quando si conosceranno le verità su tutto quello che è accaduto, i nostri pronipoti cosa penseranno di noi? Riflessioni in attesa della seconda dose del vaccino Astrazeneca o effetto collaterale? Che Dio ce la mandi buona.

di gianni bianco

.Cardito, Hotspot Covid-19 dell’ASLNapolidue, ore 16,00 Polo scolastico Galileo-Marconi. Sono qui per il richiamo Astrazeneca, tanti dubbi, poche certezze. Afa, facce stanche e soprattutto una domanda per tutti: “ma davvero servirà?”. La fila all’ingresso della parte posteriore della scuola, tutti o quasi addensati sotto un gazebo o I pochi alberi, le distanze sono un eufemismo.

Mi guardo intorno, siamo in pochi I temerari che osiamo stare al sole ma perché non c’è ombra. Se cerchi di insinuarti sotto al gazebo o altri alberi, rischi m una kazziata e poi di spazio non ce n’è. Siamo in pochi al sole e se non fosse per il volontario che ci chiama di lì a poco,il rischio di un colpo apoplettico è stato reale.

Da qualche mese la palestra della scuola è impegnata per somministrare vaccini. Il 2 marzo fa ho ricevuto la prima dose di Astrazeneca, proprio nel periodo incriminato per l’azienda farmaceutica anglo-svedese. La sera è i giorni successivi, niente febbre e nemmeno dolori, speriamo bene, pensando ad oggi.

Dopo il gazebo, vengo chiamato per nome, passo sotto una tenda della protezione civile e arrivo in un area verde davanti all’ingresso della palestra. Altra attesa, la prima è stata in ordine alfabetico, adesso, la seconda in ordine numerico. È il mio turno, n. 68, entro. C’è un display, devo ancora aspettare.

L’altra volta si distribuivano bottigline d’acqua e caramelle alla liquirizia, adesso esauriti i fondi, al massimo la sediolina dove sedersi. Scorrono i numeri e le facce sono sempre le stesse, come da quando è iniziata la Pandemia. ma cosa ci doveva capitare mi vedo spesso. La gente parla di Pfaizer, Johnson & Johnson, Moderna e Astrazeneca, come se parlasse di calcio.

In “Tuttologia“, noi napoletani siamo imbattibili. Ore 16,30 il display non aiuta, mezz’ora al massimo pensavo, per le 17,00 ce la farò, macché, sarò vaccinato per l’ora di cena. Intanto mi sono perso il Giro d’italia, meno male che Raiplay c’è. Arriva il mio turno, entro in un box per consegnare la tessera sanitaria, mi sposto altra attesa.

Mi chiama un addetto, entro, il vaccino Astrazeneca non è li, viene portato da un’altra parte dell’Hotspot. Finalmente la puntura esco e un altro addetto mi chiede di aspettare un quarto d’ora. Effetti collaterali possono intervenire e complicare le cose. Esco, è passata un’ora e mezzo, non male. Dopo la seconda dose se continuo a frequentare il Covid-19 c’è da stare tranquilli, guai ad incontrare per strada le varianti.

No, non parlo dell’Asse mediano o la strada per Villa Literno, ma delle mutazioni inglesi, indiane, brasiliane, sudafricane e chi più ne ha più ne metta. Vuoi vedere che, passata l’estate, I balli di gruppo e le elezioni autunnali di settembre-ottobre, cominceremo “punto e a capo“, arriverà la Terza ondata, nuovo vaccino?

Chissà tra cento anni, quando si conosceranno le verità su tutto quello che è accaduto, i nostri pronipoti cosa penseranno di noi? Riflessioni in attesa della seconda dose del vaccino Astrazeneca o effetto collaterale? Che Dio ce la mandi buona.

di gianni bianco

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