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lunedì, Dicembre 9, 2024

SHANGAI (CINA): L’inferno di un nuovo Lockdown.

Shangai in Cina, la più popolosa città del mondo, venticinque milioni di abitanti, un nuovo, spaventoso Lockdown.

Shangai in Cina, la più popolosa città del mondo, venticinque milioni di abitanti, un nuovo, spaventoso Lockdown.

Un lockdown cominciato prima poi esteso a tutta la città. 25 milioni di abitanti, questa è Shanghai, i suoi abitanti, costretti a casa dal 28 marzo. Limitare la diffusione del contagio in città, che conta più di 25 mila casi. Le autorità sanitarie locali, iniziano a far discutere per la scelta e le modalità di intervento. Animali domestici uccisi perché veicolo di contagio.

Cibo e acqua iniziano a scarseggiare per chi è chiuso in casa. I bambini contagiati, prelevati e portati in ospedali-hangar, lontano dalle loro famiglie. Si diffondono video di denuncia sui social cinesi. Una manager italiana intervistata:

Non c’è cibo a sufficienza, le persone si svegliano alle cinque del mattino sperando di potersi accaparrare qualcosa tramite app. Procurarsi cibo e acqua è diventato un lavoro giornaliero. Su Wechat ci si mette d’accordo col palazzo per organizzare acquisti collettivi. Per il cibo il governo ha fatto consegne a quasi tutte le unità familiari, io ho ricevuto un pacco vegano, ma non è sufficiente”.

“Il Governo cinese ha completamente abbandonato a sé stessi i cittadini in quarantena, fornendo scarse razioni di cibo e non consegnando l’acqua. La stessa a detta dei sanitari si può bollire quella del rubinetto, tanto ha solo metalli pesanti e non batteri“.

Ancora dalla Cina, dopo Whuan nel 2019 arriva il Covid-19 e le verità, da quel momento sono sempre nascoste, come allora mistificate. Oggi nella popolosa città cinese si adottano maniere drastiche. Una domanda sorge spontanea: “Cosa accade veramente e perché ridurre alla fame un popolazione?”

Questi sono gli interrogativi che ci poniamo, insieme alla drammatica condizione che vivono gli abitanti di Shangai. La realtà, quella vera, è che se non tutte le verità sono state dette nel nostro occidente riguardo alla Pandemia, in Cina si rischia la galera, insieme ad un carcere forzato senza sapere cosa accadrà.

di gianni bianco

Shangai in Cina, la più popolosa città del mondo, venticinque milioni di abitanti, un nuovo, spaventoso Lockdown.

Un lockdown cominciato prima poi esteso a tutta la città. 25 milioni di abitanti, questa è Shanghai, i suoi abitanti, costretti a casa dal 28 marzo. Limitare la diffusione del contagio in città, che conta più di 25 mila casi. Le autorità sanitarie locali, iniziano a far discutere per la scelta e le modalità di intervento. Animali domestici uccisi perché veicolo di contagio.

Cibo e acqua iniziano a scarseggiare per chi è chiuso in casa. I bambini contagiati, prelevati e portati in ospedali-hangar, lontano dalle loro famiglie. Si diffondono video di denuncia sui social cinesi. Una manager italiana intervistata:

Non c’è cibo a sufficienza, le persone si svegliano alle cinque del mattino sperando di potersi accaparrare qualcosa tramite app. Procurarsi cibo e acqua è diventato un lavoro giornaliero. Su Wechat ci si mette d’accordo col palazzo per organizzare acquisti collettivi. Per il cibo il governo ha fatto consegne a quasi tutte le unità familiari, io ho ricevuto un pacco vegano, ma non è sufficiente”.

“Il Governo cinese ha completamente abbandonato a sé stessi i cittadini in quarantena, fornendo scarse razioni di cibo e non consegnando l’acqua. La stessa a detta dei sanitari si può bollire quella del rubinetto, tanto ha solo metalli pesanti e non batteri“.

Ancora dalla Cina, dopo Whuan nel 2019 arriva il Covid-19 e le verità, da quel momento sono sempre nascoste, come allora mistificate. Oggi nella popolosa città cinese si adottano maniere drastiche. Una domanda sorge spontanea: “Cosa accade veramente e perché ridurre alla fame un popolazione?”

Questi sono gli interrogativi che ci poniamo, insieme alla drammatica condizione che vivono gli abitanti di Shangai. La realtà, quella vera, è che se non tutte le verità sono state dette nel nostro occidente riguardo alla Pandemia, in Cina si rischia la galera, insieme ad un carcere forzato senza sapere cosa accadrà.

di gianni bianco

© Riproduzione riservata

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