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venerdì, Dicembre 6, 2024

VENEZIA NAPOLI 0 – 2: Il Vesuvio espugna la Laguna.

Venezia Napoli 0 - 2, marcatori :  Osimhen al  58', Petagna al 100'. Da sottolineare l’importanza del ritorno al gol di Osimhen, che torna in rete dopo oltre due mesi.

Venezia Napoli 0 – 2, marcatori :  Osimhen al  58′, Petagna al 100′. Da sottolineare l’importanza del ritorno al gol di Osimhen, che torna in rete dopo oltre due mesi.

Il Napoli vola in Laguna e si porta a meno 1 dall’Inter, che affronterà sabato prossimo al Maradona. Gli azzurri rispondono presente nella corsa scudetto. La partita di Venezia, al di là del gioco, che a tratti ha latitato, proietta gli azzurri  alle spalle dei nerazzurri.

Da sottolineare l’importanza del ritorno al gol di Osimhen, che torna in rete dopo oltre due mesi, che decide la gara, grazie a un gesto tecnico prepotente, colpendo di testa, dopo un’elevazione sontuosa. Il raddoppio come da copione, in questi casi, lo realizza al 100’ arriva il “puntero” di scorta, Petagna.

Un risultato importante contro una squadra che solo qualche settimana prima, aveva messo in difficoltà l’Inter. La squadra di Spalletti supera quindi l’ennesimo esame, a pieni voti. Il Napoli con il risultato di Venezia, si aggiudica la quarta vittoria consecutiva.

La giornata tra l’altro non è finita con il fischio finale del Penzo. Napoli e i napoletani hanno assistito e tifato subìto dopo la gara dei partenopei a Venezia, alla finale della Coppa D’Africa. Dove si è gioito per la vittoria finale del Senegal, del Komandante KK, con l’augurio che possa essere di buon auspicio, anche per il finale azzurro in campionato.

Il Napoli, come spesso ho ribadito, con due esterni del livello di Perisic, Sanè o Marhez, non avrebbe avversari. Perché la squadra ha raggiunto una sorta di Nirvana tra la difesa e il centrocampo. A nostro avviso il migliore reparto in assoluto del campionato italico e il ritorno di Osimhen.

Anche ieri i peggiori, se possiamo usare questo termine, sono risultati, un confusionario Politano, anche se poi nella ripresa si è riscattato con l’assist per il gol del nigeriano e uno spento Insigne, impalpabile a tratti irritante, sempre più lontano dal progetto Napoli.

Spalletti ha messo in campo una formazione con Osimhen titolare, un ritorno  dopo oltre settanta giorni. Una gara anomala quella contro gli uomini di Zanetti, infatti i partenopei passano in vantaggio nel momento in cui la squadra sembrava avesse perso il bandolo della matassa.

Come dicevamo, grazie a una deliziosa intuizione di Politano che  pennella un cross teso sul quale Osimhen stacca in maniera imperiosa e segna di testa. Dal quel momento  fino al raddoppio di Petagna, i partenopei nascondono il pallone agli avversari.

Al 100’ Petagnone chiude i conti e ogni velleità dei veneti, con quest’ultimo che corregge in rete una deviazione del portiere veneto, dopo una conclusione di Mertens, subentrato a Osimhen da poco.

Purtroppo c’è da sottolineare che anche al Penzo come sta accadendo in molti campi del nord, si sono sentiti cori razzisti e pesanti contro Napoli e napoletani. In maniera reiterata, sgradevole.

Naturalmente tutto ciò finirà nell’archivio con tanto di multa con i soliti 10 mila euro di multa per “cori di discriminazione territoriale”. L’ennesimo fallimento della lotta al razzismo, che al solito si manifesta in parole ma mai in fatti concreti.

Dispiace che tutto ciò si manifesta nella città del compianto Zamparini, dove tra l’altro si scorge l’ aggravante per la curva veneta, per l’atteggiamento offensivo avuto nei confronti del presidente scomparso in questi giorni. Il minuto di silenzio per ricordarlo non ha di certo ottenuto il tributo che di solito, in questi casi va attribuito. I morti, vanno sempre rispettati.

Di Fiore Marro

Venezia Napoli 0 – 2, marcatori :  Osimhen al  58′, Petagna al 100′. Da sottolineare l’importanza del ritorno al gol di Osimhen, che torna in rete dopo oltre due mesi.

Il Napoli vola in Laguna e si porta a meno 1 dall’Inter, che affronterà sabato prossimo al Maradona. Gli azzurri rispondono presente nella corsa scudetto. La partita di Venezia, al di là del gioco, che a tratti ha latitato, proietta gli azzurri  alle spalle dei nerazzurri.

Da sottolineare l’importanza del ritorno al gol di Osimhen, che torna in rete dopo oltre due mesi, che decide la gara, grazie a un gesto tecnico prepotente, colpendo di testa, dopo un’elevazione sontuosa. Il raddoppio come da copione, in questi casi, lo realizza al 100’ arriva il “puntero” di scorta, Petagna.

Un risultato importante contro una squadra che solo qualche settimana prima, aveva messo in difficoltà l’Inter. La squadra di Spalletti supera quindi l’ennesimo esame, a pieni voti. Il Napoli con il risultato di Venezia, si aggiudica la quarta vittoria consecutiva.

La giornata tra l’altro non è finita con il fischio finale del Penzo. Napoli e i napoletani hanno assistito e tifato subìto dopo la gara dei partenopei a Venezia, alla finale della Coppa D’Africa. Dove si è gioito per la vittoria finale del Senegal, del Komandante KK, con l’augurio che possa essere di buon auspicio, anche per il finale azzurro in campionato.

Il Napoli, come spesso ho ribadito, con due esterni del livello di Perisic, Sanè o Marhez, non avrebbe avversari. Perché la squadra ha raggiunto una sorta di Nirvana tra la difesa e il centrocampo. A nostro avviso il migliore reparto in assoluto del campionato italico e il ritorno di Osimhen.

Anche ieri i peggiori, se possiamo usare questo termine, sono risultati, un confusionario Politano, anche se poi nella ripresa si è riscattato con l’assist per il gol del nigeriano e uno spento Insigne, impalpabile a tratti irritante, sempre più lontano dal progetto Napoli.

Spalletti ha messo in campo una formazione con Osimhen titolare, un ritorno  dopo oltre settanta giorni. Una gara anomala quella contro gli uomini di Zanetti, infatti i partenopei passano in vantaggio nel momento in cui la squadra sembrava avesse perso il bandolo della matassa.

Come dicevamo, grazie a una deliziosa intuizione di Politano che  pennella un cross teso sul quale Osimhen stacca in maniera imperiosa e segna di testa. Dal quel momento  fino al raddoppio di Petagna, i partenopei nascondono il pallone agli avversari.

Al 100’ Petagnone chiude i conti e ogni velleità dei veneti, con quest’ultimo che corregge in rete una deviazione del portiere veneto, dopo una conclusione di Mertens, subentrato a Osimhen da poco.

Purtroppo c’è da sottolineare che anche al Penzo come sta accadendo in molti campi del nord, si sono sentiti cori razzisti e pesanti contro Napoli e napoletani. In maniera reiterata, sgradevole.

Naturalmente tutto ciò finirà nell’archivio con tanto di multa con i soliti 10 mila euro di multa per “cori di discriminazione territoriale”. L’ennesimo fallimento della lotta al razzismo, che al solito si manifesta in parole ma mai in fatti concreti.

Dispiace che tutto ciò si manifesta nella città del compianto Zamparini, dove tra l’altro si scorge l’ aggravante per la curva veneta, per l’atteggiamento offensivo avuto nei confronti del presidente scomparso in questi giorni. Il minuto di silenzio per ricordarlo non ha di certo ottenuto il tributo che di solito, in questi casi va attribuito. I morti, vanno sempre rispettati.

Di Fiore Marro

© Riproduzione riservata

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