Vialli e Mancini, una storia interminabile ha vinto l’Italia, ma vinto soprattutto l’amicizia. La vittoria della nazionale italiana ieri ci ha regalato delle emozioni che resteranno indelebili nella nostra memoria. I goal, le parate di Donnarumma, gli sguardi degli inglesi, spocchiosi e arroganti, che tolgono la medaglia di partecipazione alla finale. Quanti italiani e sportivi ieri hanno compreso quello che accadeva ieri sera allo stadio di Wembley a Londra? Sto parlando dell’abbraccio tra Gianluca Vialli e Roberto Mancino, unico, diverso dai tanti abbracci a cui assistevamo. Un abbraccio intenso, forte, infinito, come i tanti da calciatore ma con qualche lacrima in più. Gianluca Vialli e Roberto Mancini erano: “I gemelli del goal”.
Due calciatori che, insieme al presidente della squadra genovese Paolo Mantovani, il grande Vujadin Boskov, fecero grande la Sampdoria. In pochi anni uno Scudetto, quattro Coppe Italia, una Supercoppa Italiana e la prestigiosa Coppa delle coppe nel 1990. L’anno successivo la Sampdoria partecipò alla finale della Coppa dei campioni disputata proprio a Wembley, lo stadio londinese della nazionale inglese di Calcio e Rugby. Proprio in quello stadio loro due persero quella finale contro il Barcellona.
La loro carriera è stata costellata di successi in Italia e all’estero, in Inghilterra in particolare. Vialli dopo la Sampdoria arrivò alla Juve di Roberto Baggio, Mancini alla Lazio di Michailovic. Terminata la carriera di calciatori diventano allenatori. Mancini allena: Lazio, Fiorentina, Inter, proprio in Inghilterra il prestigioso Manchester City, Galatasaray e Zentit San Pietroburgo, oggi l’Italia. Gianluca Vialli allena, dopo quattro anni da calciatore la squadra londinese del Chalsea.
Dopo la disfatta Ventura, per la mancata qualificazione al Mondiale di Calcio di Russia, Roberto Mancini rinuncia ad un ingaggio da sei milioni di euro annui in Francia per allenare la nazionale italiana. Intanto il suo amico di sempre Gianluca Vialli combatte contro un tumore, la sua carriera di allenatore è terminata, è passato ai microfoni televisivi per commentare gli eventi calcistici. La Federazione italiana Calcio, nomina Gianluca Vialli, insieme a Francesco Totti, ambasciatore italiano per il Campionato Europeo 2020.
Il nuovo allenatore della nazionale italiana Roberto Mancini chiede che il suo ex compagno di squadra entri a far parte in veste di capodelegazione della nazionale italiana per gli Europei appena disputati e vinti dall’Italia. Florenzi ieri dopo la partita ha dichiarato “Vialli è stato, con la sua forza, la sua carica, determinante per la nostra vittoria”, parole espresse al limite della commozione e il perché tutti lo sappiamo. Il male contro cui lotta Gianluca Vialli è qualcosa di più grande di una partita di calcio o dii un campionato vinto.
In quell’abbraccio tutti noi abbiamo potuto guardare due persone, legate da sempre e per sempre, da amicizia e passione per il calcio abbracciarsi e condividere un’emozione. La frase di Roberto Mancini davanti ai microfoni è emblematica di questa scena: “Ha vinto l’amicizia”, la loro, quella nata tra i calciatori e noi ne siamo convinti. Un grande abbraccio a cui tutti noi ci uniamo per gridare oggi: “Forza Gianluca”.
di Luigi Eucalipto