Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania non si smentisce. Era ieri all’Istituto Comprensivo “Vittorino Da Feltre” di San Giovanni a Teduccio. Iniziavano le vaccinazioni per la fascia da cinque a undici anni. chiaramente il presidente doveva immortale la giornata con una delle sue dichiarazioni per limitare il rischio assembramento nei giorni delle feste natalizie.
Vincenzo De Luca: “Ho chiarito che non è vietato l’asporto. La pizza a casa la possono portare tutti quanti, è vietato fare i cafoni, cioè consumare le pizze in mezzo alla strada come tanti profughi. Questo è vietato”. Continua il Governatore: “Cerchiamo di fare come a Barcellona, dove il consumo di alcol è vietato sempre in mezzo alla strada. Non per il Covid, per ragioni di civiltà ma per il decoro urbano».
Concordo con l’inciviltà per l’uso di alcool o altre bevande in strada, davvero indecorosa il comportamento dei giovani in particolare di sera e oltre. Ma una domanda sorge spontanea: ” E le attività che promuovono la consumazione diretta all’esterno del locale, cosa faranno, chiudiamo?”
Paninoteche, Pizzetterie, Friggitorie, Gelaterie, etc… Cosa dovranno fare costoro? Napoli ha inventato il consumo in strada di cibo, anche gli spaghetti si vendevano per non parlare di pizze fritte e a portafoglio. Dovremmo sentirci dei “cafoni” nel riprendere ogni tanto una tradizione tanto amata e emulata nel mondo come il mangiare qualcosa di tradizionale in strada?
Nel centro storico di Napoli, una pletora di turisti di tutto il mondo fanno la fila per degustare di tutto. Sono cafoni? Diciamocelo francamente il governatore ci ha stancato con questa sua spocchia di omologazione. A Salerno quando lui era il sindaco più amato, a Natale per ammirare le luminarie mangiai un bel “Cuoppo” di frittura di mare.
Nessun salernitano mi guardò di traverso e nemmeno quando mangiammo il gelato. Probabilmente il presidente De Luca vieta a tutti perché in questo ed altro il controllo non c’è. Basterebbe sanzionare adulti e genitori dei ragazzini sporcaccioni per evitare queste sceneggiate, senza offendere, la grande tradizione teatrale napoletana. Ci dobbiamo rassegnare e tanto a queste esternazioni, è uno stile persona. La cosa che infastidisce è che ci dobbiamo sentire mortificati dalla mancanza di polso, di governatori e sindaci che, prima tollerano, poi bastonano, più a chiacchiere che nei fatti. Paradossalmente la frase è intrisa di una tale cafonaggine da scagionare chi commetterà il reato, a parte l’omologazione razzista. Se l’avessero detta Salvini o la Meloni, apriti cielo, lo dice Enzo De Luca, una risatina di compiacimento da parte dei volti e raffinati intellettuali. Speriamo possa aiutarci come sempre la frase di Eduardo “adda passá a nuttata”.
gianni bianco