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lunedì, Settembre 9, 2024

GENOA–NAPOLI 1 2: Vinciamo gare sporche, un tempo si perdevano.

Spalletti si​ è presentato a Genoa senza Osimhen ( squalificato) e senza un buon numero di titolari, causa infortuni. All’appello al “Ferraris” mancavano : Mertens, Zielinsky, Demme, Ghoulam.

Genoa – Napoli 1 a 2, ei punti che fanno “fieno in cascina” e che proiettano il Napoli a più 5 dai non colorati.

Spalletti si​ è presentato a Genoa senza Osimhen ( squalificato) e senza un buon numero di titolari, causa infortuni. All’appello al “Ferraris” mancavano : Mertens, Zielinsky, Demme, Ghoulam. Sarebbe bastato questo alibi al tecnico della passata gestione, per giustificare una eventuale debacle, se non fosse riuscito a fare risultato.

Con il mister di Certaldo invece l’alibi delle assenze non regge. Da buon esperto di calcio sa che la squadra a sua disposizione, anche senza titolarissimi, se la può giocare tranquillamente con squadre di seconda se non di terza fascia. Così è stato, anche se non è stato facile.

Non è stato facile perché Ballardini, è un ottimo tattico, tra il primo e il secondo tempo ha studiato le mosse per mettere in difficoltà i partenopei.

Ha messo in campo un calciatore con i fiocchi, quel Goran Pandev che anche sotto il Vesuvio dimostrò eccelse doti tecniche. È bastato l’ex macedone e qualche atteggiamento un poco lassista di taluni giocatori azzurri, per trasformare una gara in discesa in una partita tutta in salita. Se c’è una cosa su cui Spalletti deve lavorare e di “Olio di Gomito”, è assolutamente il carattere, talvolta troppo emotivo e volitivo dell’11 napoletano.

Non è stato attento Meret in un paio di circostanze, quindi la titolarità del ruolo, caro campione la devi meritare. Se ci si rilassa, come è capitato al numero Uno azzurro, in quel di Marassi​ in un paio di circostanze, forse il merito per lui deve ancora arrivare. Non è stato attento Politano sul gol dei grifoni. Burdisso, quinto a sinistra che poi ha messo in rete, era il suo ”uomo”.

Come al solito i soloni della Tv, a mio sommesso avviso “Spazzatura”, hanno incolpato Di Lorenzo del gol. Anche nella categoria “pulcini”, insegnano al laterale basso di andare a stringere come un a sorta di diagonale, quando l’azione si svolge dall’altro lato del campo. Oramai non conta più la logica, le Tv specie, quelle private hanno stravolto ogni tipo di analisi tattica.

Il primo fesso che parla, anche se ci capisce poco, diventa un Guru della comunicazione della pedata. Non ha giocato da par suo Lozano, saranno ancora i postumi del malanno avuto in nazionale. Certe situazioni devo essere sfruttate da “Top Player“, dal messicano e non da giocatore in erba.

I Network hanno dato grande input al calcio, oggi non passa giorno senza che venga proposta una partita. Tutto ciò ha creato una sorta di “shopping compulsivo”, anche nel tifoso, specie quello napoletano, una volta le squadre si costruivano nel tempo. I calciatori giocavano anche 10 anni di seguito in un club, chi non ricorda i vari Bruscolotti, Juliano, Pogliana, Ferrario?

Era giusto tenerli, era giusto costruire attorno a loro le squadre, oggi, non è più così, si deve accontentare la Tv, devi comprare, anche se non serve, anche se il prodotto ce l’hai già in casa, serve un terzino?

Abbiamo un giovane di belle speranze, ma siccome non ha mai giocato in serie A: non va bene una punta di rincalzo? Si ma alla piazza non piace: va cambiato, un giovane del vivaio di belle speranze? No, non va bene, “Nemo propheta in patria”, non va bene devi comprare. Non tanto perché ti serve ma per accontentare chi ti da i soldi per andare avanti, cioè le TV.

E’ diventato tutto opinabile, il tifoso del Napoli di ultima generazione, calcisticamente poi è talmente manovrabile che fa quasi tenerezza, non capisce una beata mazza. È un epifenomeno tutto telematico, basta scorgere i siti internet per rendersene conto, una tristezza infinita.

Al Napoli serve a nostro avviso, un buon lavoro da “Mental Coach” e un altro calciatore, un centrocampista di forza per completare la “rosa”. Perché ci sono le seconde linee che crescono e bene pure, Ounas è stato devastante, Petagna ha fatto il suo dovere di Bomber.

Qualche mio collega quest’estate, mentre ripetevo che molti di queste “riserve” andavano tenute e gli si doveva dare fiducia, mi prendeva in giro. Perché di questi rincalzi avevo stima, perché ne parlavo con entusiasmo. Non si vince a Monaco di Baviera per caso, anche se è solo calcio d’agosto.

Come diceva uno che ne capiva più di me : “La classe non è acqua” e​ in questo Napoli di classe cristallina ce ne a iosa. Non venderei nessuno neanche Gaetano e Zanoli , ma sono un romantico, quindi prendetela per quel che è. Sei punti che fanno “fieno in cascina” e che proiettano il Napoli a più cinque punti dai non colorati alla vigilia del match che andrà di scena al “Maradona”.


Di Fiore Marro

Genoa – Napoli 1 a 2, ei punti che fanno “fieno in cascina” e che proiettano il Napoli a più 5 dai non colorati.

Spalletti si​ è presentato a Genoa senza Osimhen ( squalificato) e senza un buon numero di titolari, causa infortuni. All’appello al “Ferraris” mancavano : Mertens, Zielinsky, Demme, Ghoulam. Sarebbe bastato questo alibi al tecnico della passata gestione, per giustificare una eventuale debacle, se non fosse riuscito a fare risultato.

Con il mister di Certaldo invece l’alibi delle assenze non regge. Da buon esperto di calcio sa che la squadra a sua disposizione, anche senza titolarissimi, se la può giocare tranquillamente con squadre di seconda se non di terza fascia. Così è stato, anche se non è stato facile.

Non è stato facile perché Ballardini, è un ottimo tattico, tra il primo e il secondo tempo ha studiato le mosse per mettere in difficoltà i partenopei.

Ha messo in campo un calciatore con i fiocchi, quel Goran Pandev che anche sotto il Vesuvio dimostrò eccelse doti tecniche. È bastato l’ex macedone e qualche atteggiamento un poco lassista di taluni giocatori azzurri, per trasformare una gara in discesa in una partita tutta in salita. Se c’è una cosa su cui Spalletti deve lavorare e di “Olio di Gomito”, è assolutamente il carattere, talvolta troppo emotivo e volitivo dell’11 napoletano.

Non è stato attento Meret in un paio di circostanze, quindi la titolarità del ruolo, caro campione la devi meritare. Se ci si rilassa, come è capitato al numero Uno azzurro, in quel di Marassi​ in un paio di circostanze, forse il merito per lui deve ancora arrivare. Non è stato attento Politano sul gol dei grifoni. Burdisso, quinto a sinistra che poi ha messo in rete, era il suo ”uomo”.

Come al solito i soloni della Tv, a mio sommesso avviso “Spazzatura”, hanno incolpato Di Lorenzo del gol. Anche nella categoria “pulcini”, insegnano al laterale basso di andare a stringere come un a sorta di diagonale, quando l’azione si svolge dall’altro lato del campo. Oramai non conta più la logica, le Tv specie, quelle private hanno stravolto ogni tipo di analisi tattica.

Il primo fesso che parla, anche se ci capisce poco, diventa un Guru della comunicazione della pedata. Non ha giocato da par suo Lozano, saranno ancora i postumi del malanno avuto in nazionale. Certe situazioni devo essere sfruttate da “Top Player“, dal messicano e non da giocatore in erba.

I Network hanno dato grande input al calcio, oggi non passa giorno senza che venga proposta una partita. Tutto ciò ha creato una sorta di “shopping compulsivo”, anche nel tifoso, specie quello napoletano, una volta le squadre si costruivano nel tempo. I calciatori giocavano anche 10 anni di seguito in un club, chi non ricorda i vari Bruscolotti, Juliano, Pogliana, Ferrario?

Era giusto tenerli, era giusto costruire attorno a loro le squadre, oggi, non è più così, si deve accontentare la Tv, devi comprare, anche se non serve, anche se il prodotto ce l’hai già in casa, serve un terzino?

Abbiamo un giovane di belle speranze, ma siccome non ha mai giocato in serie A: non va bene una punta di rincalzo? Si ma alla piazza non piace: va cambiato, un giovane del vivaio di belle speranze? No, non va bene, “Nemo propheta in patria”, non va bene devi comprare. Non tanto perché ti serve ma per accontentare chi ti da i soldi per andare avanti, cioè le TV.

E’ diventato tutto opinabile, il tifoso del Napoli di ultima generazione, calcisticamente poi è talmente manovrabile che fa quasi tenerezza, non capisce una beata mazza. È un epifenomeno tutto telematico, basta scorgere i siti internet per rendersene conto, una tristezza infinita.

Al Napoli serve a nostro avviso, un buon lavoro da “Mental Coach” e un altro calciatore, un centrocampista di forza per completare la “rosa”. Perché ci sono le seconde linee che crescono e bene pure, Ounas è stato devastante, Petagna ha fatto il suo dovere di Bomber.

Qualche mio collega quest’estate, mentre ripetevo che molti di queste “riserve” andavano tenute e gli si doveva dare fiducia, mi prendeva in giro. Perché di questi rincalzi avevo stima, perché ne parlavo con entusiasmo. Non si vince a Monaco di Baviera per caso, anche se è solo calcio d’agosto.

Come diceva uno che ne capiva più di me : “La classe non è acqua” e​ in questo Napoli di classe cristallina ce ne a iosa. Non venderei nessuno neanche Gaetano e Zanoli , ma sono un romantico, quindi prendetela per quel che è. Sei punti che fanno “fieno in cascina” e che proiettano il Napoli a più cinque punti dai non colorati alla vigilia del match che andrà di scena al “Maradona”.


Di Fiore Marro

© Riproduzione riservata

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