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sabato, Luglio 27, 2024

99 POSSE – Comanda la gang

Dopo la bagarre tra Fedez e RAI, sarebbe stato bello immaginarli sul palco del primo maggio di quest’anno a dirne quattro a tutti. D’altronde questo è già successo in qualche modo in passato con Elio e le Storie Tese, Daniele Silvestri, CapaRezza e tanti altri.

Nel 2021 parliamo di censura in Italia come se fosse pure fantasia, quando è una realtà palese. La band napoletana dei 99 Posse, al trentesimo anno di carriera le è contro. Altro che Fedez! Con Mattarella, Renzi, Draghi e Salvini tatuati in copertina (disegnata da Davide Toffolo dei Tre Allegri ragazzi morti), tornano i 99 Posse. Dopo cinque anni dall’ultimo disco Il tempo, le parole, il suono, presentano il singolo “Comanda la Gang”, per festeggiare i trent’anni di carriera musicale.

Si spara a zero senza se e senza ma sull’attuale classe dirigente del paese. Annoverando temi attuali come: Covid, MES e Recovery, ormai tanto “cari” a tutti noi. Dopo la bagarre tra Fedez e RAI, sarebbe stato bello immaginarli sul palco del primo maggio di quest’anno a dirne quattro a tutti. D’altronde questo è già successo in qualche modo in passato con Elio e le Storie Tese, Daniele Silvestri, CapaRezza e tanti altri. Il nostro obiettivo, da queste pagine, è valorizzare le eccellenze campane e i 99 Posse lo sono ovviamente parte.

La loro biografia è risaputa, come la loro verve polemica critica nei confronti del sistema. Non a caso il testo di “Luca ‘o Zulù” si concentra sul magna magna generale che pervade la nostra repubblica tra scuola, trasporti e sanità. Ce n’è per tutti: “‘o capitano”, “‘o zingariello” (Zingaretti), il palesemente citato Mastella e “‘o rottamatore” . Sono allegorici partecipanti di un carnevale guidato da Mattarella accompagnato dall’emerito banchiere autenticato da Bruxelles. Il vecchio cavaliere rispolvera “‘a sella” (Berlusconi), sembra non manchi nessuno, anche se i grillini: “non pervenuti“.


In attesa di un nuovo album non possiamo che rispolverare dischi come “Curre cure guaglio’” del lontano 1993, oppure “Cerco tiempo“, “Corto circuito” e “Cattivi guagliuni“. Luca Persico ha dichiarato che stanno scrivendo altri brani e verrà realizzato un docufilm per le celebrare il trentennio della band. In attesa della ripresa dei live, sarebbe stato interessante vederli in tour, in questo momento della storia d’Italia, cantare temi scottanti e sentiti dal pubblico.

Perché non sperare in un ritorno di Meg nella band napoletana? Sarebbe un miracolo? Ormai solo sperare di andare da ascoltare un live in un pub può sembrare tale, figuriamoci il ritorno della cantante nella band. A quasi un anno e mezzo dall’inizio dell’emergenza, che si sarebbe dovuta interrompere per legge nel fine gennaio scorso e chissà per quale motivo siamo ancora “in questo stato”.

CapaRezza in tempi non sospetti accusò tutti con un solenne “Non siete Stato voi”, ma i nostrani 99 Posse ribadiscono con chiara ironia che “stanno facendo tutto questo per te”. In Italia “la politica è passione e cambiamento”, quindi “levatevi da mezzo che comanda la gang!”.

di Francesco Moccia

Nel 2021 parliamo di censura in Italia come se fosse pure fantasia, quando è una realtà palese. La band napoletana dei 99 Posse, al trentesimo anno di carriera le è contro. Altro che Fedez! Con Mattarella, Renzi, Draghi e Salvini tatuati in copertina (disegnata da Davide Toffolo dei Tre Allegri ragazzi morti), tornano i 99 Posse. Dopo cinque anni dall’ultimo disco Il tempo, le parole, il suono, presentano il singolo “Comanda la Gang”, per festeggiare i trent’anni di carriera musicale.

Si spara a zero senza se e senza ma sull’attuale classe dirigente del paese. Annoverando temi attuali come: Covid, MES e Recovery, ormai tanto “cari” a tutti noi. Dopo la bagarre tra Fedez e RAI, sarebbe stato bello immaginarli sul palco del primo maggio di quest’anno a dirne quattro a tutti. D’altronde questo è già successo in qualche modo in passato con Elio e le Storie Tese, Daniele Silvestri, CapaRezza e tanti altri. Il nostro obiettivo, da queste pagine, è valorizzare le eccellenze campane e i 99 Posse lo sono ovviamente parte.

La loro biografia è risaputa, come la loro verve polemica critica nei confronti del sistema. Non a caso il testo di “Luca ‘o Zulù” si concentra sul magna magna generale che pervade la nostra repubblica tra scuola, trasporti e sanità. Ce n’è per tutti: “‘o capitano”, “‘o zingariello” (Zingaretti), il palesemente citato Mastella e “‘o rottamatore” . Sono allegorici partecipanti di un carnevale guidato da Mattarella accompagnato dall’emerito banchiere autenticato da Bruxelles. Il vecchio cavaliere rispolvera “‘a sella” (Berlusconi), sembra non manchi nessuno, anche se i grillini: “non pervenuti“.


In attesa di un nuovo album non possiamo che rispolverare dischi come “Curre cure guaglio’” del lontano 1993, oppure “Cerco tiempo“, “Corto circuito” e “Cattivi guagliuni“. Luca Persico ha dichiarato che stanno scrivendo altri brani e verrà realizzato un docufilm per le celebrare il trentennio della band. In attesa della ripresa dei live, sarebbe stato interessante vederli in tour, in questo momento della storia d’Italia, cantare temi scottanti e sentiti dal pubblico.

Perché non sperare in un ritorno di Meg nella band napoletana? Sarebbe un miracolo? Ormai solo sperare di andare da ascoltare un live in un pub può sembrare tale, figuriamoci il ritorno della cantante nella band. A quasi un anno e mezzo dall’inizio dell’emergenza, che si sarebbe dovuta interrompere per legge nel fine gennaio scorso e chissà per quale motivo siamo ancora “in questo stato”.

CapaRezza in tempi non sospetti accusò tutti con un solenne “Non siete Stato voi”, ma i nostrani 99 Posse ribadiscono con chiara ironia che “stanno facendo tutto questo per te”. In Italia “la politica è passione e cambiamento”, quindi “levatevi da mezzo che comanda la gang!”.

di Francesco Moccia

© Riproduzione riservata

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