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sabato, Luglio 27, 2024

DUE CONSIGLI COMUNALI: un solo fallimento della maggioranza “ibrida”.

Due consigli comunali nella sede di piazza Cirillo per sancire sempre di più il fallimento politico dell’ amministrazione “ibrida”, di Raffaele Bene.

Si è cominciato l’8 giugno, erano presenti cinque consiglieri di maggioranza e dieci di opposizione. Tema in discussione la società partecipata “Casoria Ambiente – organico e convenzione”. Il 9 giugno il consigliò Comunale monotematico per discutere la revoca delibera di Giunta n 13 del 24 febbraio 2022. In pratica la concessione in comodato d’uso gratuito della Sede comune di Casoria di Arpino allAlslnapoli2nord.

Non dimentichiamo che l’intera opposizione, in pratica tutti i simboli nazionali e comitati di Arpino, sono contrari all’iniziativa. Prima la chiusura poi la doccia fredda della dismissione dei servizi ai cittadini in una sede che storicamente è stata l’unico anello di congiunzione tra Casoria centro. Oggi si priva i cittadini di una sede comunale ottenuta con battaglie e lotte.

La maggioranza di Raffaele Bene, resta sorda agli interventi di tutti i Consiglieri di opposizione e dei cittadini presenti in aula. Senza nemmeno troppe spiegazioni vota contro l’atto di indirizzo che avrebbe fermato lo scellerato progetto di perdere la storica sede comunale di Arpino. Chiaramente di tutto ciò, un giorno, consiglieri e assessori di Arpino, ben cinque, daranno conto ai propri elettori.

Insieme questi, tra eletti a sostegno di Raffaele Bene, eletti e candidati contro Raffaele Bene. Oggi costo, tutti insieme, senza rispetto per la propria comunità votano o sostengono la scomparsa della sede di via Benedetto Croce. Colurcio eletto nella lista di Arpino, oggi assessore, oggi di Europa verde; Rossetta, eletto in Casoria libera; Emiliana Castaldo neo consigliera, sostituisce nell’Assise civica, il neoverde Colurcio.

I tre insieme all’assessore Riccardi, pasionaria a sostegno di Pasquale Fuccio, in buona compagnia dell’arpinese Rino Troiano, entrambi di Arpino, anche loro a sostegno della scelta amministrativa. Chiaramente condividono la responsabilità con tutti gli altri consiglieri di maggioranza, di prima mano a sostegno di Bene, folgorato successivamente sulla via di Piazza Cirillo.

Dispiace dell’aggressione e soprattutto dispiace che qualcuno imputi al clima che si è creato perché avvenisse il fatto. Sono testimone del garbo con cui i consiglieri di minoranza hanno sostenuto questa battaglia politica, quindi, credo siano esenti da responsabilità. Fa bene l’ex sindaco Giosuè De Rosa il silenzio assordante in fb di ex maestri e leoni da tastiera.

Forse proprio in questo silenzio, nella mancanza di capacità politica di difendere tesi e scelte, possiamo senza ombra di dubbi credere nel torto dell’amministrazione comunale per aver cancellato la speranza di fare un passo indietro. Questa è gente che di passi indietro non ne fa e non perché si è dalla parte della ragione ma perché si è convinti e essere i padroni non coloro che guidano processo.

Peccato, poteva essere in buon momento di riconciliazione politica e soprattutto civica tra potere politico e Arpino. Credo non di fermeranno, i partiti e i comitati, sempre civilmente continueranno la loro battaglia a favore di un diritto sacrosanto.

di gianni bianco

Due consigli comunali nella sede di piazza Cirillo per sancire sempre di più il fallimento politico dell’ amministrazione “ibrida”, di Raffaele Bene.

Si è cominciato l’8 giugno, erano presenti cinque consiglieri di maggioranza e dieci di opposizione. Tema in discussione la società partecipata “Casoria Ambiente – organico e convenzione”. Il 9 giugno il consigliò Comunale monotematico per discutere la revoca delibera di Giunta n 13 del 24 febbraio 2022. In pratica la concessione in comodato d’uso gratuito della Sede comune di Casoria di Arpino allAlslnapoli2nord.

Non dimentichiamo che l’intera opposizione, in pratica tutti i simboli nazionali e comitati di Arpino, sono contrari all’iniziativa. Prima la chiusura poi la doccia fredda della dismissione dei servizi ai cittadini in una sede che storicamente è stata l’unico anello di congiunzione tra Casoria centro. Oggi si priva i cittadini di una sede comunale ottenuta con battaglie e lotte.

La maggioranza di Raffaele Bene, resta sorda agli interventi di tutti i Consiglieri di opposizione e dei cittadini presenti in aula. Senza nemmeno troppe spiegazioni vota contro l’atto di indirizzo che avrebbe fermato lo scellerato progetto di perdere la storica sede comunale di Arpino. Chiaramente di tutto ciò, un giorno, consiglieri e assessori di Arpino, ben cinque, daranno conto ai propri elettori.

Insieme questi, tra eletti a sostegno di Raffaele Bene, eletti e candidati contro Raffaele Bene. Oggi costo, tutti insieme, senza rispetto per la propria comunità votano o sostengono la scomparsa della sede di via Benedetto Croce. Colurcio eletto nella lista di Arpino, oggi assessore, oggi di Europa verde; Rossetta, eletto in Casoria libera; Emiliana Castaldo neo consigliera, sostituisce nell’Assise civica, il neoverde Colurcio.

I tre insieme all’assessore Riccardi, pasionaria a sostegno di Pasquale Fuccio, in buona compagnia dell’arpinese Rino Troiano, entrambi di Arpino, anche loro a sostegno della scelta amministrativa. Chiaramente condividono la responsabilità con tutti gli altri consiglieri di maggioranza, di prima mano a sostegno di Bene, folgorato successivamente sulla via di Piazza Cirillo.

Dispiace dell’aggressione e soprattutto dispiace che qualcuno imputi al clima che si è creato perché avvenisse il fatto. Sono testimone del garbo con cui i consiglieri di minoranza hanno sostenuto questa battaglia politica, quindi, credo siano esenti da responsabilità. Fa bene l’ex sindaco Giosuè De Rosa il silenzio assordante in fb di ex maestri e leoni da tastiera.

Forse proprio in questo silenzio, nella mancanza di capacità politica di difendere tesi e scelte, possiamo senza ombra di dubbi credere nel torto dell’amministrazione comunale per aver cancellato la speranza di fare un passo indietro. Questa è gente che di passi indietro non ne fa e non perché si è dalla parte della ragione ma perché si è convinti e essere i padroni non coloro che guidano processo.

Peccato, poteva essere in buon momento di riconciliazione politica e soprattutto civica tra potere politico e Arpino. Credo non di fermeranno, i partiti e i comitati, sempre civilmente continueranno la loro battaglia a favore di un diritto sacrosanto.

di gianni bianco

© Riproduzione riservata

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