Domenica si voterà per i cinque quesiti “Giustizia” che dovranno abolire o confermare le leggi messe in discussione dal Comitato referendario.
I° quesito
La decadenza automatica di sindaci e amministratori crea vuoti di potere e la sospensione temporanea dai pubblici uffici di innocenti poi reintegrati al loro posto. Il referendum elimina l’automatismo e restituisce ai giudici la facoltà di decidere se applicare o meno l’interdizione dai pubblici uffici.
Cosa prevede la legge Severino?
Il decreto legislativo che porta la firma dell’ex ministro della Giustizia Paola Severino il primo quesito. Prevede incandidabilità, ineleggibilità e decadenza automatica per parlamentari, consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali in caso di condanna. Ha valore retroattivo e prevede, anche a nomina avvenuta, la sospensione della carica se la condanna avviene dopo la nomina del soggetto in questione. Per sindaci e consiglieri basta anche una condanna in primo grado non definitiva, può durare per un periodo massimo di 18 mesi.
Questa legge ha funzionato e diminuito la corruzione?
Nella stragrande maggioranza dei casi in cui la legge è stata applicata contro sindaci e amministratori locali, il pubblico ufficiale è stato costretto alle dimissioni, spesso assolto perché innocente. La legge Severino ha esposto amministratori della cosa pubblica a indebite intrusioni nella vita politica.
Che cosa succede se voto sì?
Con il sì viene abrogato il decreto e si cancella così l’automatismo: si restituisce ai giudici la facoltà di decidere, di volta in volta, se, in caso di condanna, occorra applicare o meno anche l’interdizione dai pubblici uffici.
Testo del quesito
Volete voi che sia abrogato il Decreto Legislativo 31 dicembre 2012, n. 235 (Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi, a norma dell’articolo 1, comma 63, della legge 6 novembre 2012, n. 190)?
di Radazione