26 C
Napoli
sabato, Luglio 27, 2024

JAMES SENESE – È tornato contro i “fetenti”!

James, figlio di un soldato statunitense e di una ragazza napoletana, è un simbolo della nostra cultura ed è tornato contro i “fetenti”.

James
La copertina del nuovo disco “James is Back”.

Dalla parte dei deboli…

Gaetano, in arte James, ha il merito di cantare per coloro che non hanno possibilità di farsi ascoltare in una società pregna di differenze sociali. Continua a farlo quest’anno con il suo ultimo lavoro discografico James is Back.

La sua voce è sempre stata al servizio dei deboli e nonostante le liriche non siano così esplicite ed artefatte, è chiara la posizione sociale del sassofonista di Miano. “James is back” è un disco molto passionale, dal sound vintage con forti sfumature contemporanee.

Il sound è caldo, spesso sporco e sembra essere stato registrato in presa diretta. Dopo 5 anni dall’ultimo disco ‘O Sanghe, quest’opera risulta anche molto personale, dettata sicuramente anche dall’emergenza che stiamo vivendo.

James is back… to back!

Il suo virtuosismo musicale associato ai testi essenziali è sempre stato un punto di forza dei Napoli Centrale. Il gruppo che fonda insieme al compianto amico Franco Del Prete ha segnato uno spartiacque sulla scena musicale nazionale.

L’album omonimo (da ricordare la celeberrima “Campagna”), Mattanza e Qualcosa ca nu ‘mmore fondano uno jazz-rock diverso dal resto della discografia del genere per la sua forte connotazione folkloristica.

Pian piano il progetto si discosta dai tratti fusion che lo caratterizzavano fino a diventare un progetto solista più aperto all’ascoltatore medio. Ciò non dispiace comunque dal momento in cui è sempre investito dalla cultura nostrana e dai suoni campani.

Le influenze americane mantengono la loro scia fino a ritrovarsi con quelle più africane, quasi come se si tornasse alle radici. Il viaggio di James arriva fino a questo disco che suonato live darà sicuramente spazio alle improvvisazioni e all’estro dei suoi musicisti.

In attesa di James live…

A 76 anni passati James continua ad essere un riferimento per la musica partenopea. Sono 45 minuti di storie e racconti in cui ci si può tranquillamente immedesimare. In attesa di ritrovarlo dal vivo con la sua nuova formazione: Lorenzo Campese alle tastiere, Rino Calabritto al basso e Fredy Malfi alla batteria.

Allora non ci resta che goderci le 9 tracce intrise di libertà, evasione, protesta, ma anche amore, passione e amicizia. La voce di James risulta stanca, ma vissuta ed è la stessa di uno zio saggio che ti racconta i suoi trascorsi, che ti confida i propri pensieri e ti consiglia per il futuro.

E’ consigliabile ascoltare il disco durante un viaggio tranquillo e le atmosfere scelte da Senese sicuramente ve lo renderanno più leggero e sgombro dalle problematiche ci stanno appesantendo. Aprite le orecchie: James is Back!

di Francesco Moccia

James
La copertina del nuovo disco “James is Back”.

Dalla parte dei deboli…

Gaetano, in arte James, ha il merito di cantare per coloro che non hanno possibilità di farsi ascoltare in una società pregna di differenze sociali. Continua a farlo quest’anno con il suo ultimo lavoro discografico James is Back.

La sua voce è sempre stata al servizio dei deboli e nonostante le liriche non siano così esplicite ed artefatte, è chiara la posizione sociale del sassofonista di Miano. “James is back” è un disco molto passionale, dal sound vintage con forti sfumature contemporanee.

Il sound è caldo, spesso sporco e sembra essere stato registrato in presa diretta. Dopo 5 anni dall’ultimo disco ‘O Sanghe, quest’opera risulta anche molto personale, dettata sicuramente anche dall’emergenza che stiamo vivendo.

James is back… to back!

Il suo virtuosismo musicale associato ai testi essenziali è sempre stato un punto di forza dei Napoli Centrale. Il gruppo che fonda insieme al compianto amico Franco Del Prete ha segnato uno spartiacque sulla scena musicale nazionale.

L’album omonimo (da ricordare la celeberrima “Campagna”), Mattanza e Qualcosa ca nu ‘mmore fondano uno jazz-rock diverso dal resto della discografia del genere per la sua forte connotazione folkloristica.

Pian piano il progetto si discosta dai tratti fusion che lo caratterizzavano fino a diventare un progetto solista più aperto all’ascoltatore medio. Ciò non dispiace comunque dal momento in cui è sempre investito dalla cultura nostrana e dai suoni campani.

Le influenze americane mantengono la loro scia fino a ritrovarsi con quelle più africane, quasi come se si tornasse alle radici. Il viaggio di James arriva fino a questo disco che suonato live darà sicuramente spazio alle improvvisazioni e all’estro dei suoi musicisti.

In attesa di James live…

A 76 anni passati James continua ad essere un riferimento per la musica partenopea. Sono 45 minuti di storie e racconti in cui ci si può tranquillamente immedesimare. In attesa di ritrovarlo dal vivo con la sua nuova formazione: Lorenzo Campese alle tastiere, Rino Calabritto al basso e Fredy Malfi alla batteria.

Allora non ci resta che goderci le 9 tracce intrise di libertà, evasione, protesta, ma anche amore, passione e amicizia. La voce di James risulta stanca, ma vissuta ed è la stessa di uno zio saggio che ti racconta i suoi trascorsi, che ti confida i propri pensieri e ti consiglia per il futuro.

E’ consigliabile ascoltare il disco durante un viaggio tranquillo e le atmosfere scelte da Senese sicuramente ve lo renderanno più leggero e sgombro dalle problematiche ci stanno appesantendo. Aprite le orecchie: James is Back!

di Francesco Moccia

© Riproduzione riservata

LEGGI ANCHE

- Advertisement -spot_img