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sabato, Luglio 27, 2024

LAZIO NAPOLI 1 – 2: Il Ciuccio vola in vetta alla classifica

Lazio Napoli 1 a 2: marcatori 62' Insigne, 89' Pedro, 94' Fabian Ruiz. Un Napoli, deciso come non mai, vince grazie ad un'azione di pura qualità sull'asse Elmas-Insigne-Fabian.

Lazio Napoli 1 a 2: marcatori 62′ Insigne, 89′ Pedro, 94′ Fabian Ruiz. Un Napoli, deciso come non mai, vince grazie ad un’azione di pura qualità sull’asse Elmas-Insigne-Fabian

Sembrava dovere assistere all’ennesimo “Sperpetuo” (in napoletano, parola usata per definire qualcosa di doloroso o comunque di noioso che duri molto a lungo). L’agonia si è manifestata in tutto il suo chiarore all’89’. Quasi al termine della gara Pedro ha tirato fuori dal cilindro un goal stupendo che ha fatto cadere gli innamorati de Napoli in un profondo coma. Come da prassi, come sempre, anche se stavolta la qualità, il fato e la caparbietà della pattuglia agli ordini di Spalletti ha reagito da “Squadra”.

Hanno reagito da uomini più che da calciatori o campioni che siano, acciuffando la vittoria in piena zona Cesarini. Una rete che ha forse fatto gridare di gioia anche chi non tifa Napoli ma che ama questo inimitabile gioco. La peculiarità della trasformazione dell’azione, la bellezza della preparazione corale al goal fanno bene al Calcio. C’è però da sottolineare, come avviene spesso: quando un calciatore realizza una rete, con un colpo di spugna si deve azzerare qualsiasi critica pregressa.

Non dovrebbe essere così. Ma così ragionano i tifosi, quelli abituati a vivere il calcio di “pancia”. Non sarebbe un esercizio etico invece anche per chi si occupa di cronaca, far finta che il passato è passato, non si farebbe così un buon servizio alla storia e ai futuri lettori? Insigne è stato fra i migliori in campo, oltre al gol e all’assist ha dato prova di grande carattere. Una buona tecnica individuale, in questa stagione intravista a tratti.

Se poi, per “Amor Patrio”, bisogna nascondere la verità, vuol dire che si è disonesti e questo non va bene. Fabian Ruiz fino alla magnifica e bellissima rete, che ha determinato la vittoria importantissima del Napoli, per lunghi tratti della partita ha sbagliato appoggi, lanci, e passaggi. Mai avevamo assistito in questa stagione a una prova così incolore dell’andaluso.

Molto probabilmente, visto che anche contro i catalani del Barcellona non è parso al top, si deve attribuire il tutto al fatto che con Diego Demme non c’è la stessa sintonia che trova con Anguissa o Lobotka. Capita, può capitare, ma queste cose a pronunciarle non significa avversione o critica verso un calciatore, i fatti sono quelli, incontrovertibilmente. Il Napoli conquista la posta in palio al termine di una partita dagli interessati spunti tecnici.

Gli azzurri dopo il vantaggio con Insigne, al ritorno al gol su azione dopo otto mesi, subiscono la rimonta con un gol pazzesco di Pedro, che sembra regalare un punto insperato alla Lazio. All’ultimo istante, però, la magia di Ruiz, fa allargare il sorriso al popolo partenopeo. Il Napoli vola in vetta alla classifica. L’inizio match è scoppiettante con varie occasioni su entrambi i fronti. Al minuto quattro il Napoli spaventa Strakosha.

Un’ azione in ripartenza conclusa da Osimhen con un tiro forte ma troppo centrale, due minuti dopo l’occasione grossa ce l’ha la Lazio, sprecona con Luis Alberto da ottima posizione senza alcuna marcatura. Col passare dei minuti la Lazio conquista sempre più metri sfiorando nuovamente il gol del vantaggio con Immobile, la cui conclusione di destro a centro area termina però a lato. Il Napoli risponde con un tiro di Zielinski parato a terra da Strakosha.

Nella ripresa è la Lazio ad uscire meglio dagli spogliatoi, con la prima palla goal, al quinto minuto, con un tiro di Felipe Anderson respinto da Ospina. Spalletti vede Zielinski un po’ sottotono e lo sostituisce con Elmas. Il cambio diventa una mossa vincente, è grazie al macedone che il Napoli sblocca il match. Palla rubata ai difensori laziali in uscita, tocco di Elmas per l’accorrente Insigne che con un destro potente e rasoterra porta in vantaggio i suoi.

La Lazio pareggia da palla inattiva, dopo una respinta di Rrahmani con il gol al volo di Pedro, che trafigge un incolpevole Ospina con uno dei gol più belli della domenica. Sembrava finita, ma all’ultimo istante utile il Napoli, deciso come non mai, la vince grazie ad un’azione di pura qualità sull’asse Elmas-Insigne-Fabian. Lo spagnolo col suo mancino fatato pennella all’angolino il gol che vale tre punti e la vetta della classifica: “Il ciuccio vola, fino alle soglie del paradiso”.

Di Fiore Marro

Lazio Napoli 1 a 2: marcatori 62′ Insigne, 89′ Pedro, 94′ Fabian Ruiz. Un Napoli, deciso come non mai, vince grazie ad un’azione di pura qualità sull’asse Elmas-Insigne-Fabian

Sembrava dovere assistere all’ennesimo “Sperpetuo” (in napoletano, parola usata per definire qualcosa di doloroso o comunque di noioso che duri molto a lungo). L’agonia si è manifestata in tutto il suo chiarore all’89’. Quasi al termine della gara Pedro ha tirato fuori dal cilindro un goal stupendo che ha fatto cadere gli innamorati de Napoli in un profondo coma. Come da prassi, come sempre, anche se stavolta la qualità, il fato e la caparbietà della pattuglia agli ordini di Spalletti ha reagito da “Squadra”.

Hanno reagito da uomini più che da calciatori o campioni che siano, acciuffando la vittoria in piena zona Cesarini. Una rete che ha forse fatto gridare di gioia anche chi non tifa Napoli ma che ama questo inimitabile gioco. La peculiarità della trasformazione dell’azione, la bellezza della preparazione corale al goal fanno bene al Calcio. C’è però da sottolineare, come avviene spesso: quando un calciatore realizza una rete, con un colpo di spugna si deve azzerare qualsiasi critica pregressa.

Non dovrebbe essere così. Ma così ragionano i tifosi, quelli abituati a vivere il calcio di “pancia”. Non sarebbe un esercizio etico invece anche per chi si occupa di cronaca, far finta che il passato è passato, non si farebbe così un buon servizio alla storia e ai futuri lettori? Insigne è stato fra i migliori in campo, oltre al gol e all’assist ha dato prova di grande carattere. Una buona tecnica individuale, in questa stagione intravista a tratti.

Se poi, per “Amor Patrio”, bisogna nascondere la verità, vuol dire che si è disonesti e questo non va bene. Fabian Ruiz fino alla magnifica e bellissima rete, che ha determinato la vittoria importantissima del Napoli, per lunghi tratti della partita ha sbagliato appoggi, lanci, e passaggi. Mai avevamo assistito in questa stagione a una prova così incolore dell’andaluso.

Molto probabilmente, visto che anche contro i catalani del Barcellona non è parso al top, si deve attribuire il tutto al fatto che con Diego Demme non c’è la stessa sintonia che trova con Anguissa o Lobotka. Capita, può capitare, ma queste cose a pronunciarle non significa avversione o critica verso un calciatore, i fatti sono quelli, incontrovertibilmente. Il Napoli conquista la posta in palio al termine di una partita dagli interessati spunti tecnici.

Gli azzurri dopo il vantaggio con Insigne, al ritorno al gol su azione dopo otto mesi, subiscono la rimonta con un gol pazzesco di Pedro, che sembra regalare un punto insperato alla Lazio. All’ultimo istante, però, la magia di Ruiz, fa allargare il sorriso al popolo partenopeo. Il Napoli vola in vetta alla classifica. L’inizio match è scoppiettante con varie occasioni su entrambi i fronti. Al minuto quattro il Napoli spaventa Strakosha.

Un’ azione in ripartenza conclusa da Osimhen con un tiro forte ma troppo centrale, due minuti dopo l’occasione grossa ce l’ha la Lazio, sprecona con Luis Alberto da ottima posizione senza alcuna marcatura. Col passare dei minuti la Lazio conquista sempre più metri sfiorando nuovamente il gol del vantaggio con Immobile, la cui conclusione di destro a centro area termina però a lato. Il Napoli risponde con un tiro di Zielinski parato a terra da Strakosha.

Nella ripresa è la Lazio ad uscire meglio dagli spogliatoi, con la prima palla goal, al quinto minuto, con un tiro di Felipe Anderson respinto da Ospina. Spalletti vede Zielinski un po’ sottotono e lo sostituisce con Elmas. Il cambio diventa una mossa vincente, è grazie al macedone che il Napoli sblocca il match. Palla rubata ai difensori laziali in uscita, tocco di Elmas per l’accorrente Insigne che con un destro potente e rasoterra porta in vantaggio i suoi.

La Lazio pareggia da palla inattiva, dopo una respinta di Rrahmani con il gol al volo di Pedro, che trafigge un incolpevole Ospina con uno dei gol più belli della domenica. Sembrava finita, ma all’ultimo istante utile il Napoli, deciso come non mai, la vince grazie ad un’azione di pura qualità sull’asse Elmas-Insigne-Fabian. Lo spagnolo col suo mancino fatato pennella all’angolino il gol che vale tre punti e la vetta della classifica: “Il ciuccio vola, fino alle soglie del paradiso”.

Di Fiore Marro

© Riproduzione riservata

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