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sabato, Luglio 27, 2024

MATTEO RENZI: Nuovo direttore del “Riformista”.

Matteo Renzi, segretario di Italia viva, da oggi è direttore del Riformista. Certo è una mossa molto intelligente.

C’è rimasto male l’ex direttore Piero Sansonetti, basta leggere una sua dichiarazione dal Riformista: “Sono stato fatto fuori, l’altro giorno l’ho incontrato ha detto ‘stai sereno’ ed ecco qui Renzi direttore. Romeo ha deciso di diventare l’editore dei giornali di sinistra e del centrosinistra con L’Unità e Il Riformista. L’idea di Renzi è stata geniale”.

Matteo Renzi risponde: “Grazie a Piero Sansonetti per il lavoro di questi anni, chiunque di noi è curioso di rivedere in edicola L’Unità, questa è la vera notizia. Sarà bello dialogare a distanza. Ho una passione vera con tutto ciò che ha a che vedere con verità e viralità. Dopo la sconfitta referendaria l’unica cosa che dissi è che ‘stiamo entrando nell’era della post verità‘”.

Conclude Renzi: “La verità del Riformista sta nel non essere nel sovranismo di Giorgia Meloni né con la linea del Pd di Elly Schlein e del Movimento 5 stelle di Giuseppe Conte“. Matteo Renzi, quindi, all’incarico politico affianca quello di direttore del quotidiano di area politica, quella riformista : “Non lascio ma raddoppio“, il commento più significativo di Renzi. Continuerà nell’attività di parlamentare, sarà direttore di un

Il mandato sarà a tempo determinato, fino al al 30 aprile 2024, comincerà ai primi di maggio di quest’anno. Solidale con l’imprenditore Romeo, precisa la non incompatibilità tra impegno politico da parlamentare e direttore di un giornale. Esempio poi importante, l’attuale presidente della Repubblica Sergio Mattarella quando era anche direttore del “Popolo” e parlamentare.

Matteo Renzi vita il suo alterego del “Terzo polo” Calenda, che si dice “entusiasta” dell’impegno editoriale. Matteo Renzi dunque è il nuovo direttore de Il Riformista. In diretta presso la sala conferenze dell’Associazione della Stampa Estera in Italia in Via dell’Umiltà 83 a Roma il passaggio di consegne. Piero Sansonetti all’Unità, salvato da Romeo Editore, Matteo Renzi al al Riformista.

L’editorr Alfredo Romeo editore dei due quotidiani: “Sono entrato nell’editoria per una ragione semplice: oggi più che mai editoria e informazione sono capisaldi delle libertà e della democrazia. Questa è la ragione per la quale, quattro anni fa, ho acquistato la testata “Il Riformista”. Che è nato come quotidiano di raccordo tra le posizioni della sinistra e quelle del centro. In una cornice radicale, liberale e garantista”.

Ancora Romeo: “Poi si è attestato su posizioni più nettamente di sinistra, ma ha sempre mantenuto alta la bandiera del garantismo. Dal mese di maggio, quando tutti e due i giornali andranno a regime, la sinistra italiana potrà avere nuovo ossigeno, nuovo cuore, nuova anima. Lo stesso mi auguro per tutte le forze riformiste del paese ovunque collocate.
Io sosterrò questo sforzo naturalmente nel pieno ed assoluto rispetto dell’ indipendenza di due direzioni così autorevoli”.

Claudio Velardi: “Geniale l’idea di fare Matteo Renzi direttore de Il Riformista, quotidiano che fondai nel 2002. Il politico più intelligente e dinamico d’Italia, al momento senza un ruolo, avrà una tribuna quotidiana per dire la sua e incidere nel dibattito pubblico. Ci sarà da divertirsi!”

gianni bianco

Matteo Renzi, segretario di Italia viva, da oggi è direttore del Riformista. Certo è una mossa molto intelligente.

C’è rimasto male l’ex direttore Piero Sansonetti, basta leggere una sua dichiarazione dal Riformista: “Sono stato fatto fuori, l’altro giorno l’ho incontrato ha detto ‘stai sereno’ ed ecco qui Renzi direttore. Romeo ha deciso di diventare l’editore dei giornali di sinistra e del centrosinistra con L’Unità e Il Riformista. L’idea di Renzi è stata geniale”.

Matteo Renzi risponde: “Grazie a Piero Sansonetti per il lavoro di questi anni, chiunque di noi è curioso di rivedere in edicola L’Unità, questa è la vera notizia. Sarà bello dialogare a distanza. Ho una passione vera con tutto ciò che ha a che vedere con verità e viralità. Dopo la sconfitta referendaria l’unica cosa che dissi è che ‘stiamo entrando nell’era della post verità‘”.

Conclude Renzi: “La verità del Riformista sta nel non essere nel sovranismo di Giorgia Meloni né con la linea del Pd di Elly Schlein e del Movimento 5 stelle di Giuseppe Conte“. Matteo Renzi, quindi, all’incarico politico affianca quello di direttore del quotidiano di area politica, quella riformista : “Non lascio ma raddoppio“, il commento più significativo di Renzi. Continuerà nell’attività di parlamentare, sarà direttore di un

Il mandato sarà a tempo determinato, fino al al 30 aprile 2024, comincerà ai primi di maggio di quest’anno. Solidale con l’imprenditore Romeo, precisa la non incompatibilità tra impegno politico da parlamentare e direttore di un giornale. Esempio poi importante, l’attuale presidente della Repubblica Sergio Mattarella quando era anche direttore del “Popolo” e parlamentare.

Matteo Renzi vita il suo alterego del “Terzo polo” Calenda, che si dice “entusiasta” dell’impegno editoriale. Matteo Renzi dunque è il nuovo direttore de Il Riformista. In diretta presso la sala conferenze dell’Associazione della Stampa Estera in Italia in Via dell’Umiltà 83 a Roma il passaggio di consegne. Piero Sansonetti all’Unità, salvato da Romeo Editore, Matteo Renzi al al Riformista.

L’editorr Alfredo Romeo editore dei due quotidiani: “Sono entrato nell’editoria per una ragione semplice: oggi più che mai editoria e informazione sono capisaldi delle libertà e della democrazia. Questa è la ragione per la quale, quattro anni fa, ho acquistato la testata “Il Riformista”. Che è nato come quotidiano di raccordo tra le posizioni della sinistra e quelle del centro. In una cornice radicale, liberale e garantista”.

Ancora Romeo: “Poi si è attestato su posizioni più nettamente di sinistra, ma ha sempre mantenuto alta la bandiera del garantismo. Dal mese di maggio, quando tutti e due i giornali andranno a regime, la sinistra italiana potrà avere nuovo ossigeno, nuovo cuore, nuova anima. Lo stesso mi auguro per tutte le forze riformiste del paese ovunque collocate.
Io sosterrò questo sforzo naturalmente nel pieno ed assoluto rispetto dell’ indipendenza di due direzioni così autorevoli”.

Claudio Velardi: “Geniale l’idea di fare Matteo Renzi direttore de Il Riformista, quotidiano che fondai nel 2002. Il politico più intelligente e dinamico d’Italia, al momento senza un ruolo, avrà una tribuna quotidiana per dire la sua e incidere nel dibattito pubblico. Ci sarà da divertirsi!”

gianni bianco

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