Gli azzurri mettono un altro tassello indelebile della sua storia in questa sorprendente stagione, raggiungendo i quarti di finale di Champions League per la prima volta in 97 anni.
Marcatori: 45’+2 Osimhen, 53′ Osimhen, 64′ Zielinski rig.
Il Napoli entra di diritto nella storia del calcio europeo, per meglio dire mondiale. La città si tinge a festa, di azzurro e di gigli borbonici. Sembra di rivivere i fasti di quando Partenope era la capitale di un regno bellissimo, di quando la capitale Sebezia sfoggiava primati, in concorrenza con Londra e Parigi. Era il tempo delle meraviglie dei cantieri di Castellammare o della Ferrovia di Pietrarsa, prima in Italia, denominata “Napoli – Portici”.
Oggi, a distanza di oltre un secolo e mezzo, Napoli, sfoggia leoni e pantere sotto le mentite spoglie di calciatori. Ieri il Borbone vantava un Filangieri, un Tanucci oggi De Laurentis può disporre di un comandante in capo, che risponde al nome di Luciano Spalletti. L’allenatore, forte e deciso, come deve essere un vero condottiero di un Napoli che ritorna quindi, festosa e consapevole; di una una Napoli che splende come il suo sole, generoso e abbondante.
Per la prima volta nella storia del calcio Napoli, la squadra entra in un quarto di finale della Coppa dei Campioni. Per chi non è abituato a altezze simili, sembra quasi di provare le vertigini, noi che abbiamo vissuto i tempi di Boldini e Frappampina, che speravamo in Livio Pin e Antonino Criscimanni, che abbiamo visto Marco Masi e Massimo Palanca. Nemmeno lontanamente avremo immaginato che un giorno che il Napoli potesse strapazzare l’Ayax e il Liverpool, segnare 5 reti senza subirne una contro i campioni uscenti della Coppa Uefa.
Andare in giro per l’Europa a strapazzare la storia di scozzesi, tedeschi, inglesi e olandesi. Al massimo potevamo vagheggiare tutto ciò con la Play station e invece quello che sembrava un’utopia, un sogno, oggi è diventata abbagliante realtà. Il Sud intero dovrebbe gioire per questo risultato. Qualcuno ha dimostrato che anche al di sotto di Roma si può costruire bene, se ci sono le opportunità, per realizzare progetti.
Un esempio il Napoli per l’intero territorio meridionale, finora considerato “palla al piede”, ma che con questi esempi potrebbe risultare altresì la riprese dell’intero paese. Napoli vive un momento magico, per questa storia che si riscrive. Gli azzurri mettono un altro tassello indelebile della sua storia in questa sorprendente stagione, raggiungendo i quarti di finale di Champions League per la prima volta in 97 anni.
La qualificazione si è comunque manifestata già dalla gara in Germania, con la vittoria per 2-0 a Francoforte, gli uomini di Spalletti hanno amministrato il vantaggio nella prima parte del match, per poi dilagare e sommergere per 3 gol a 0 i tedeschi, grazie alla doppietta del solito Osimhen e al gol su rigore di Zielinski. Una bella serata di calcio dopo una giornata difficile sul fronte dell’ordine pubblico, anche se nessuno avrebbe potuto rovinare questa serata.
I crucchi e bergamaschi calati dal nord, hanno provato a rivive l’era dell’invasione piemontese, ma questa volta gli è andata male. Al Maradona ha vinto il calcio, dopo una giornata tesa e triste sul fronte dell’ordine pubblico. Per chi ha vissuto, come il sottoscritto l’era Maradona, qualche brandello di ciò che sta vivendo in questi giorni la torcida napoletana, lo ha già palpato, provato, di questi momenti, la nostra felicità è rivolta alle nuove generazioni di tifosi azzurri, che toccano con mano quanto sia bello vincere qui; per le antiche e nobili falange azzurre, il sogno cui stanno partecipando è di sicuro stupendo perché inatteso, un sogno che non finisce qui.
di Fiore Marro