Napoli – Juventus : Politano e Koulibaly ribaltano il risultato e l’umore generale dello stadio.
In altre occasioni, in epoca recente, Max Allegri avrebbe fatto risultato pieno, in gare come quella di ieri. Quando l’allenatore juventino al posto di questi strani calciatori a sua disposizione di questi tempi, disponeva di Higuain, Dybala, Pjanic, Ronaldo e compagnia. I tempi cambiano, per fortuna del Napoli e del calcio in genere.
L’allenatore dei piemontesi, ha comunque bene imbrigliato gli uomini di Mister Spalletti, da buon tattico, studiando con accortezza le mosse da usare. Come i palloni sempre costretti a scaricare sui piedi del meno dotato del gruppo degli azzurri, il greco Kostas Manolas. Alla fine, come spesso accade in queste occasioni, ha combinato la classica “frittata”. In contesti diversi avrebbe chiuso il match a favore dei non colorati, avremmo ingoiato per l’ennesima volta bocconi amari noi e la torcida partenopea.
Oltre alla raffinata già citata accortezza tattica di Allegri, dobbiamo aggiungere gli strafalcioni da”parrocchia salesiana”che hanno commesso alcuni azzurri. Un esempio il pallone velenoso perso da Politano, nella trequarti avversaria, che ha scatenato una ripartenza, per fortuna sprecata da Morata e i suoi.
Un colpo di testa di alleggerimento di Insigne ha liberato Kulusevski da solo davanti a Ospina. Anche in quel caso la fortuna e la bravura del portiere colombiano, hanno sventato una debacle che pareva volesse annunciarsi. Nella ripresa il Napoli ha provato a perderle, Di Lorenzo con un passaggio di alleggerimento ha inventato un assist al bacio per il suo compagno di nazionale Locatelli.
Lo stesso libera al tiro l’americano McKennie, che come si dice in questi casi : “fa la barba al palo”. Il Napoli passa dall’inferno eventuale al paradiso della vittoria, grazie a due grossolani errori degli avversari, dando occasione a Matteo Politano e a Kaliduo Koulibaly.
Gli azzurri hanno ribaltato un risultato e l’umore generale dello stadio. Una vittoria tutto sommato meritata, per il possesso palla, i tiri in porta, i calci d’angolo a favore, addirittura tredici contro uno solo degli avversari. I partenopei non stanno giocando alla grandissima, siamo agli inizi di stagione, quindi condizione fisica ancora precaria.
Aggiungiamo alla precarietà fisica, questi continui scossoni generati dalle varie nazionali a causa dei viaggi e jet lag dei calciatori, che alla fine scombussolano di sicuro. Logico non pretendere per ora la “Grande Bellezza” cui naturalmente è portata a esibire prove la formazione azzurra.
Ci vuole pazienza, ed è per questo che tutto ciò che sta accadendo attorno alla banda di Spalletti a oggi a nostro sommesso avviso è manna. Si fa risultati anche quando non si gioca bene e anche quando si fanno errori madornali come quelli di Manolas ieri. Come si dice : Il buon giorno si vede dal mattino, e le “mattinate” azzurre sono almeno dal punto di vista del risultato, solari e piene di buone prospettive.
C’è da sottolineare che l’ultimo arrivato, Frank Anguissa, se mantiene lo standard dimostrato contro i bianconeri, risulterebbe un acquisto con i contro fiocchi. Certo una rondine non fa primavera, aspettiamo e speriamo; peccato che in questo contesto non si sia fatto lo sforzo di acquistare un laterale di sinistra basso.
Un calciatore tipo Hernandez del Milan, sarebbe stato davvero il top, in una squadra che davvero non denota nessuno altro scompenso. Con le caselle riempite in maniera certosina, un puzzle bene costruito, da Giuntoli e ben amalgamato da Spalletti, che ha il merito di avere riacquistato calciatori che sembravano persi.
Lobotka, Ounas, Petagna, stanno dando il loro preziosissimo contributo alla causa e alle vittorie iniziali di questa stagione., sarebbe davvero bastato poco. Poco per raggiungere una sorta di nirvana, per la “rosa” del club partenopeo a meno che Spalletti non faccia l’ennesimo miracolo con Fauzi Ghoulam, chi vivrà vedrà.
Di Fiore Marro