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sabato, Luglio 27, 2024

NAPOLI– SASSUOLO 2 a 0 Ritornano con una vittoria gli azzurri al Maradona così come l’avevano lasciato

Il ritorno del Georgiano ha ridato linfa tecnica e piacere infinito ai palati fini del giuoco del calcio, suo l’assist del gol di capitan Di Lorenzo.

Marcatori: 16′ p.t. Osimhen (r) (N), 19′ s.t. Di Lorenzo (N).

Il Napoli nonostante una formazione bislacca schierata in campo da Rudi Garcia,  continua a vincere, grazie sopratutto al fatto che i “codici” di Mister Spalletti sono ancora vivi e vegeti nella testa e nelle gambe degli azzurri. Finche dura questa magia sono sicuro non ce ne sarà per nessuno.

L’unica novità stagionale, oltre alle assenze di Kim, ceduto al Bayer di Monaco e di Lozano in rotta di collisione con la società c’è l’inserimento tra i primi 11 di Giacomo Raspadori, in vece di Kvaratskhelia, causa l’ infortunio del georgiano,  è la differenza si vede tutta, schierare ostinatamente in campo il giovane attaccante italiano, che continua a fallire gol.

Rigori e passaggi facili, sta diventando una costante, ora finché si affrontano squadracce come il Sassuolo, che ieri è parso il buon Francesco II al cospetto dei piemontesi, anche gli emiliani come il nostro sfortunato principe hanno fatto di tutto per perdere da uno schieramento in campo con un modulo che ricordava il Pulcino Pio.

Calciatori che si fanno espellere non per falli duri ma per ingiurie e proteste, insomma agli azzurri mancava solo il Red Carpet per sfilare in passerella più che correre, sudare e giocare a pallone. A un certo punto mi è tornato alla mente un brano dei Sadici Piangenti, quello che chiedeva a San Gennaro.

Due rigori a partita perché uno il Napoli di solito lo sbaglia, e così è andata a finire anche ieri, più che una maledizione sta diventando una tragica tradizione quella di non saper segnare i penalty. Il Napoli contro formazioni scarse come il Frosinone e il Sassuolo può permettersi di schierare calciatori non da prima fascia, ma il campionato non prevede solo questo tipo di avversario, purtroppo e temo vita grama in futuro, se non si trovano le giuste accortezze.

 Il gioco come detto finora si rifà a movimenti della passata stagione, i cambiamenti che si intravedono, portano la squadra a giocare in maniera meno ossessiva la palla e a adottare un gioco verticale molto più costante, per ora il buon gioco latita, sarà per via del caldo, forse per i carichi pesanti della preparazione, sta di fatto che si sbaglia in maniera industriale sotto rete, e gli azzurri la porta non la prendono nemmeno sotto tortura, nemmeno contro una squadra di pellegrini come gli avversari di ieri sera.

Il ritorno del Georgiano ha ridato linfa tecnica e piacere infinito ai palati fini del giuoco del calcio, suo l’assist del gol di capitan Di Lorenzo. Quando gioca il 77 in campo si sente tutta un’altra musica, non per niente è stato premiato, l’anno passato, come il migliore calciatore del campionato italiano.

Il Napoli esce dal campo comunque con la seconda vittoria stagionale, in due partite, cosa che non è accaduta a squadra molto più considerate dai media nazionali, e questa la dice lunga sulla qualità del calcio nostrano, sempre meno intraprendente e sempre più di seconda fascia mondiale.

In questo momento, al di là del bel gioco, e di una formazione non all’altezza della Champions, a mio parere manca un difensore centrale e un esterno a livello di Kvara, per completare il puzzle, anche se questa è un’altra storia, e va raccontata più il là, per ora i partenopei mettono in cascina altri tre punti, basilari per la vittoria di fine torneo, come diceva Totò : “Ragioniere è la somma che fa il totale” per ora ce dire?  Bentornato a casa caro Ciuccio.

di Fiore Marro

Il ritorno del Georgiano ha ridato linfa tecnica e piacere infinito ai palati fini del giuoco del calcio, suo l’assist del gol di capitan Di Lorenzo.

Marcatori: 16′ p.t. Osimhen (r) (N), 19′ s.t. Di Lorenzo (N).

Il Napoli nonostante una formazione bislacca schierata in campo da Rudi Garcia,  continua a vincere, grazie sopratutto al fatto che i “codici” di Mister Spalletti sono ancora vivi e vegeti nella testa e nelle gambe degli azzurri. Finche dura questa magia sono sicuro non ce ne sarà per nessuno.

L’unica novità stagionale, oltre alle assenze di Kim, ceduto al Bayer di Monaco e di Lozano in rotta di collisione con la società c’è l’inserimento tra i primi 11 di Giacomo Raspadori, in vece di Kvaratskhelia, causa l’ infortunio del georgiano,  è la differenza si vede tutta, schierare ostinatamente in campo il giovane attaccante italiano, che continua a fallire gol.

Rigori e passaggi facili, sta diventando una costante, ora finché si affrontano squadracce come il Sassuolo, che ieri è parso il buon Francesco II al cospetto dei piemontesi, anche gli emiliani come il nostro sfortunato principe hanno fatto di tutto per perdere da uno schieramento in campo con un modulo che ricordava il Pulcino Pio.

Calciatori che si fanno espellere non per falli duri ma per ingiurie e proteste, insomma agli azzurri mancava solo il Red Carpet per sfilare in passerella più che correre, sudare e giocare a pallone. A un certo punto mi è tornato alla mente un brano dei Sadici Piangenti, quello che chiedeva a San Gennaro.

Due rigori a partita perché uno il Napoli di solito lo sbaglia, e così è andata a finire anche ieri, più che una maledizione sta diventando una tragica tradizione quella di non saper segnare i penalty. Il Napoli contro formazioni scarse come il Frosinone e il Sassuolo può permettersi di schierare calciatori non da prima fascia, ma il campionato non prevede solo questo tipo di avversario, purtroppo e temo vita grama in futuro, se non si trovano le giuste accortezze.

 Il gioco come detto finora si rifà a movimenti della passata stagione, i cambiamenti che si intravedono, portano la squadra a giocare in maniera meno ossessiva la palla e a adottare un gioco verticale molto più costante, per ora il buon gioco latita, sarà per via del caldo, forse per i carichi pesanti della preparazione, sta di fatto che si sbaglia in maniera industriale sotto rete, e gli azzurri la porta non la prendono nemmeno sotto tortura, nemmeno contro una squadra di pellegrini come gli avversari di ieri sera.

Il ritorno del Georgiano ha ridato linfa tecnica e piacere infinito ai palati fini del giuoco del calcio, suo l’assist del gol di capitan Di Lorenzo. Quando gioca il 77 in campo si sente tutta un’altra musica, non per niente è stato premiato, l’anno passato, come il migliore calciatore del campionato italiano.

Il Napoli esce dal campo comunque con la seconda vittoria stagionale, in due partite, cosa che non è accaduta a squadra molto più considerate dai media nazionali, e questa la dice lunga sulla qualità del calcio nostrano, sempre meno intraprendente e sempre più di seconda fascia mondiale.

In questo momento, al di là del bel gioco, e di una formazione non all’altezza della Champions, a mio parere manca un difensore centrale e un esterno a livello di Kvara, per completare il puzzle, anche se questa è un’altra storia, e va raccontata più il là, per ora i partenopei mettono in cascina altri tre punti, basilari per la vittoria di fine torneo, come diceva Totò : “Ragioniere è la somma che fa il totale” per ora ce dire?  Bentornato a casa caro Ciuccio.

di Fiore Marro

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