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sabato, Luglio 27, 2024

REDDITO DI CITTADINANZA – A Napoli, ancora truffe.

Reddito di cittadinanza, ancora truffe ai danni dell'INPS. La Guardia di finanza di Napoli ha denunciato 298 persone che avrebbero percepito il reddito di cittadinanza non avendone diritto.

Reddito di cittadinanza:si continua a truffare lo stato. La Guardia di finanza di Napoli ha denunciato 298 persone che avrebbero percepito il reddito di cittadinanza non avendone diritto. L’indagine, coordinata dalla procura di Napoli Nord, in collaborazione con l’Inps, ha individuato centinaia di domande irregolari.

Le stesse domande per ottenere il reddito sono state presentate da residenti nell’area Nord di Napoli; tra settembre 2020 – maggio 2021. Tra i richiedenti persone destinatarie di provvedimenti giudiziari, con un danno di circa 2,5 milioni di euro per l’ente previdenziale.

Gli indagati devono rispondere di truffa ai danni dello Stato. Otto richiedenti, oltre ad aver indebitamente percepito somme non spettanti, sono anche evasi dagli arresti domiciliari. Il reato è stato commesso per raggiungere i centri di assistenza fiscale e presentare la domanda.

In un centro di assistenza fiscale di Frattamaggiore è stata recuperata l’istanza di una persona che, nel momento in cui risultava aver presentato la domanda, in realtà era detenuto presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere.

Quanti sono ancora coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza senza averne i requisiti? Sicuramente tanti, tantissimi e bene fanno le forze dell’ordine a smascherarli. Il danno maggiore costoro lo procurano a chi ha veramente diritto al reddito, offuscano il principio stesso della misura a sostegno della povertà.

Quali saranno le pene, a parte i soldi che dovranno restituire, in qualsiasi forma, quale esempio di darà ai cittadini onesti e virtuosi? Speriamo si adottino misure così persuasive che servano da deterrente per altri occasionali truffatori.

Eppure una domanda sorge spontanea: la guardia di finanza arresta, l’INPS indaga, i magistrati emettono sentenze, ma il legislatore, i parlamentari, dove sono?

Sarebbe opportuno difendere questa misura di difesa contro la povertà proponendo un dibattito serio, non sulla validità ma sull’efficienza. Come si può lontanamente immaginare di poter continuare a tollerare questi soprusi che, prima o poi, porteranno all’esasperazione l’opinione pubblica.

Non dimentichiamo che, tra tanti cittadini che non hanno diritto e non frodano lo stato, ci sono famiglie al collasso economico. Il futuro, per alcuni anni, passata la pandemia, non promette nulla di buono. Si ascolta spesso la frase “sblocco dei licenziamenti“, si traduce in altra povertà, quella vera, quella da difendere, ad ogni costo.

di Emilia Bianco

Reddito di cittadinanza:si continua a truffare lo stato. La Guardia di finanza di Napoli ha denunciato 298 persone che avrebbero percepito il reddito di cittadinanza non avendone diritto. L’indagine, coordinata dalla procura di Napoli Nord, in collaborazione con l’Inps, ha individuato centinaia di domande irregolari.

Le stesse domande per ottenere il reddito sono state presentate da residenti nell’area Nord di Napoli; tra settembre 2020 – maggio 2021. Tra i richiedenti persone destinatarie di provvedimenti giudiziari, con un danno di circa 2,5 milioni di euro per l’ente previdenziale.

Gli indagati devono rispondere di truffa ai danni dello Stato. Otto richiedenti, oltre ad aver indebitamente percepito somme non spettanti, sono anche evasi dagli arresti domiciliari. Il reato è stato commesso per raggiungere i centri di assistenza fiscale e presentare la domanda.

In un centro di assistenza fiscale di Frattamaggiore è stata recuperata l’istanza di una persona che, nel momento in cui risultava aver presentato la domanda, in realtà era detenuto presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere.

Quanti sono ancora coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza senza averne i requisiti? Sicuramente tanti, tantissimi e bene fanno le forze dell’ordine a smascherarli. Il danno maggiore costoro lo procurano a chi ha veramente diritto al reddito, offuscano il principio stesso della misura a sostegno della povertà.

Quali saranno le pene, a parte i soldi che dovranno restituire, in qualsiasi forma, quale esempio di darà ai cittadini onesti e virtuosi? Speriamo si adottino misure così persuasive che servano da deterrente per altri occasionali truffatori.

Eppure una domanda sorge spontanea: la guardia di finanza arresta, l’INPS indaga, i magistrati emettono sentenze, ma il legislatore, i parlamentari, dove sono?

Sarebbe opportuno difendere questa misura di difesa contro la povertà proponendo un dibattito serio, non sulla validità ma sull’efficienza. Come si può lontanamente immaginare di poter continuare a tollerare questi soprusi che, prima o poi, porteranno all’esasperazione l’opinione pubblica.

Non dimentichiamo che, tra tanti cittadini che non hanno diritto e non frodano lo stato, ci sono famiglie al collasso economico. Il futuro, per alcuni anni, passata la pandemia, non promette nulla di buono. Si ascolta spesso la frase “sblocco dei licenziamenti“, si traduce in altra povertà, quella vera, quella da difendere, ad ogni costo.

di Emilia Bianco

© Riproduzione riservata

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