Roberto Mancini, il CT della nazionale azzurra, ieri ha proposto il “mea culpa”. Una nazionale l’Italia che, al di là dei quattro mondiali vinto e i due europei, oggi è eliminata dal Mondiale del Quatar. sesto posto nel ranking per gli azzurri, sessantesimo per la Macedonia del nord. Cosa dite, è solo colpa del CT azzurro?
A cercare il pelo nell’uovo si ma non è così. La nazionale è una squadra che si allena poco insieme. I calciatori della nazionale sono in giro per l’Italia e nel mondo nei grandi Club giocando ogni tre giorni.
Un tempo c’erano i “blocchi”, almeno la metà dei titolari erano di un solo club e le cose andavano bene, soprattutto si giocava all’italiana. Il contropiede è stato un gioco formidabile e l’Italia se non temuta era almeno sempre rispetta. Oggi non c’è più il gioco all’italiana, nemmeno quello sudamericano, figurarsi il gioco totale dell’Olanda.
Le nazioni sono state contaminate e l’emulazione di schemi e preparazione è un classico. Se Donnarumma non avesse parlato il rigore all’Europeo, si sarebbe scatenata la solita caciara in fb. Il social di biblica memoria, ricorda la Torre di Babele o una rissa da osteria.
Sarebbe invece serio immaginare che il calcio è questo, una squadra domina, prende pali, sbaglia rigori, l’arbitro prende sviste e il “VAR” è rotto. Risultato? Vince la squadra meno brava. Quello che è accaduto ieri è la prima volta che accade? No, già quattro anni fa capitò con la più titolata Svezia e non solo all’Italia.
Facciamocene una ragione, ci dedicheremo ad altro e soprattutto, da amante del calcio spero vi va la migliore. La Francia di Mappe sembra la più titolata anche se avrei piacere che una squadra africana se la possa giocare e vincere magari. Mane, Keita, Koulibaly e il loro Senegal potrebbero essere della partita.
Lo spero, soprattutto per il nostro Kalidou, il nostro vero capitano. Concludendo, due nazionali brave come Russia e Ucraina, ad oggi, non avranno possibilità di giocarsela per il mondiale. Sono impegnati direttamente o indirettamente in una guerra e credo sia in motivo più serio per essere rammaricati dei delusi e amareggiati, a prescindere di tutto e tutti, di fb.
Roberto Mancini, il CT della nazionale italiana, paga oggi dei propri errori e soprattutto non aver immaginato che la squadra deve essere motivata. l’Italia è una nazionale di giovani ricchi e passata la delusione della mancata qualificazione, ritorneranno alla loro vita fatta di coccole e lusso.
di gianni bianco