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sabato, Luglio 27, 2024

SECONDA TAPPA: Progetto “ti guido… alla scoperta della mia città”.

Seconda tappa del progetto extracurriculare "ti guido... alla scoperta della mia città".

Seconda tappa del progetto extracurriculare “ti guido… alla scoperta della mia città”.

Le docenti, Prof.ssa Anna Colmayer, esperto interno, e Prof.ssa Emilia Laezza, tutor, della Scuola Secondaria di Primo Grado “Rita Levi Montalcini” di Afragola, diretta dalla Dirigente Scolastico D.ssa Mariacarmela IORIO, dopo aver iniziato questo viaggio storico culturale dalla Casa Comunale, presso la quale il Sindaco, Prof. Antonio Pannone, ha fatto da Cicerone, sono giunte, con i propri alunni partecipanti al progetto alla Basilica Minore di Sant’Antonio di Padova di Afragola, luogo tanto caro ai cittadini Afragolesi.

sdr

Questa volta la guida, in uno dei luoghi del nostro territorio più intrisi di storia, tradizione, cultura e sacralità, è stato direttamente il padrone di casa, Padre Mimmo Silvestro, frate di origine afragolese, da 3 anni a servizio della nostra Basilica e delle nostre anime.

Ma i nostri piccoli viaggiatori, i ragazzi afragolesi, conoscono il Santuario dal punto di vista storico, artistico e culturale?

dav

Cosa sanno della vestizione del Santo, della devozione degli afragolesi al Santo, dei miracoli, dei mosaici e degli affreschi presenti nel Santuario?

Probabilmente poco, o nulla, ecco perché non potevamo non fare tappa qui…

Il viaggio, come sempre, parte dall’Istituto Scolastico.

mde

Passando dal centro storico siamo arrivati alla statua del Santo, nel cortile antistante la Basilica. Una bella foto davanti all’opera dell’artista Lello Esposito ed il nostro tour ha avuto inizio.

Ad aprirci il portone della Basilica è stato direttamente Padre Mimmo.

mde

Il frate ci ha condotto al centro del Chiosto e lì ha iniziato a raccontarci dell’ordine dei padri Francescani, della loro vita, di San Francesco e Sant’Antonio.

Senza volerlo ci siamo ritrovati a formare un grande cerchio umano, intenti ad ascoltare l’esperto oratore.

Dal chiostro siamo poi passati al Refettorio, bellissimo. Nessuno di noi conosceva questa meravigliosa stanza con le splendide maioliche del 1759 sulle pareti laterali, l’affresco che mostra la cena di Gesù (spunto per approfondire l’importanza di stare a tavola in famiglia e parlare senza tv e telefonini) e l’affresco dell’Immacolata.

Prima di lasciare il refettorio il padre ci ha mostrato dove mangiano i frati, come vivono.

Il parroco ha quindi offerto a noi tutti il pane benedetto, pane che viene prodotto ed offerto dai devoti di Sant’ Antonio.

Abbiamo poi varcato una porta posteriore che dà accesso direttamente al Santuario.

Siamo stati circondati da marmi, affreschi, mosaici e vetrate, un autentico splendore.

Di queste opere, abituati a guardare con superficialità, ci sono state spiegate le tecniche e le storie che raffigurano, tutte legate alla vita del Santo.

Ci siamo soffermati sul meraviglioso crocifisso ligneo, opera di frate Umile Da Petralia.

Del crocifisso miracoloso il parroco ci ha anticipato che avrà un’altra collocazione e che sarà portato in processione per darci speranza a seguito di questo brutto momento, sanitario, storico e sociale, che stiamo vivendo.

La Basilica Minore Pontificia di Sant’ Antonio in Afragola, Gemellata sia con il Santuario di Sant’ Antonio di Lisbona che con il Santuario di Sant’Antonio di Padova, conserva le reliquie del Santo che Padre Mimmo ci ha mostrato.

Siamo stati tutti invitati, alunni e professori, a raccoglierci in preghiera per le nostre famiglie e per tutti coloro i quali hanno maggiormente subito questa pandemia e stanno subendo questa guerra.

Il nostro pomeriggio al Santuario della nostra città è stato interessantissimo, affascinante e costruttivo, considerata anche la giovane età dei nostri studenti.

Abbiamo lasciato la Basilica e la nostra speciale guida con la promessa di svolgere un compito, richiesto direttamente dal frate, scrivere dei pensieri, delle riflessioni e delle considerazioni che saranno esposte a giugno, in uno spazio dedicato alle scuole, oltre a far tesoro di ciò che abbiamo visto e vissuto in questo arricchente viaggio.

Abbiamo percosso la strada del rientro con il cuore pieno di gioia.

Prof ssa Anna Colmayer

Seconda tappa del progetto extracurriculare “ti guido… alla scoperta della mia città”.

Le docenti, Prof.ssa Anna Colmayer, esperto interno, e Prof.ssa Emilia Laezza, tutor, della Scuola Secondaria di Primo Grado “Rita Levi Montalcini” di Afragola, diretta dalla Dirigente Scolastico D.ssa Mariacarmela IORIO, dopo aver iniziato questo viaggio storico culturale dalla Casa Comunale, presso la quale il Sindaco, Prof. Antonio Pannone, ha fatto da Cicerone, sono giunte, con i propri alunni partecipanti al progetto alla Basilica Minore di Sant’Antonio di Padova di Afragola, luogo tanto caro ai cittadini Afragolesi.

sdr

Questa volta la guida, in uno dei luoghi del nostro territorio più intrisi di storia, tradizione, cultura e sacralità, è stato direttamente il padrone di casa, Padre Mimmo Silvestro, frate di origine afragolese, da 3 anni a servizio della nostra Basilica e delle nostre anime.

Ma i nostri piccoli viaggiatori, i ragazzi afragolesi, conoscono il Santuario dal punto di vista storico, artistico e culturale?

dav

Cosa sanno della vestizione del Santo, della devozione degli afragolesi al Santo, dei miracoli, dei mosaici e degli affreschi presenti nel Santuario?

Probabilmente poco, o nulla, ecco perché non potevamo non fare tappa qui…

Il viaggio, come sempre, parte dall’Istituto Scolastico.

mde

Passando dal centro storico siamo arrivati alla statua del Santo, nel cortile antistante la Basilica. Una bella foto davanti all’opera dell’artista Lello Esposito ed il nostro tour ha avuto inizio.

Ad aprirci il portone della Basilica è stato direttamente Padre Mimmo.

mde

Il frate ci ha condotto al centro del Chiosto e lì ha iniziato a raccontarci dell’ordine dei padri Francescani, della loro vita, di San Francesco e Sant’Antonio.

Senza volerlo ci siamo ritrovati a formare un grande cerchio umano, intenti ad ascoltare l’esperto oratore.

Dal chiostro siamo poi passati al Refettorio, bellissimo. Nessuno di noi conosceva questa meravigliosa stanza con le splendide maioliche del 1759 sulle pareti laterali, l’affresco che mostra la cena di Gesù (spunto per approfondire l’importanza di stare a tavola in famiglia e parlare senza tv e telefonini) e l’affresco dell’Immacolata.

Prima di lasciare il refettorio il padre ci ha mostrato dove mangiano i frati, come vivono.

Il parroco ha quindi offerto a noi tutti il pane benedetto, pane che viene prodotto ed offerto dai devoti di Sant’ Antonio.

Abbiamo poi varcato una porta posteriore che dà accesso direttamente al Santuario.

Siamo stati circondati da marmi, affreschi, mosaici e vetrate, un autentico splendore.

Di queste opere, abituati a guardare con superficialità, ci sono state spiegate le tecniche e le storie che raffigurano, tutte legate alla vita del Santo.

Ci siamo soffermati sul meraviglioso crocifisso ligneo, opera di frate Umile Da Petralia.

Del crocifisso miracoloso il parroco ci ha anticipato che avrà un’altra collocazione e che sarà portato in processione per darci speranza a seguito di questo brutto momento, sanitario, storico e sociale, che stiamo vivendo.

La Basilica Minore Pontificia di Sant’ Antonio in Afragola, Gemellata sia con il Santuario di Sant’ Antonio di Lisbona che con il Santuario di Sant’Antonio di Padova, conserva le reliquie del Santo che Padre Mimmo ci ha mostrato.

Siamo stati tutti invitati, alunni e professori, a raccoglierci in preghiera per le nostre famiglie e per tutti coloro i quali hanno maggiormente subito questa pandemia e stanno subendo questa guerra.

Il nostro pomeriggio al Santuario della nostra città è stato interessantissimo, affascinante e costruttivo, considerata anche la giovane età dei nostri studenti.

Abbiamo lasciato la Basilica e la nostra speciale guida con la promessa di svolgere un compito, richiesto direttamente dal frate, scrivere dei pensieri, delle riflessioni e delle considerazioni che saranno esposte a giugno, in uno spazio dedicato alle scuole, oltre a far tesoro di ciò che abbiamo visto e vissuto in questo arricchente viaggio.

Abbiamo percosso la strada del rientro con il cuore pieno di gioia.

Prof ssa Anna Colmayer

© Riproduzione riservata

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