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sabato, Luglio 27, 2024

UCRAINA: Un piccolo gesto, un grande cuore.

kiev, capitale dell’Ucraina.

Ucraina, un nome e una terra che da venti giorni riecheggia nella nostra mente. La guerra non è stata mai così vicino alla nostra vita e non è l’Africa, non è l’Asia, non è l’America ma l’Europa. Non che le guerre in altri continenti non ci spaventosi o procurano orrore ma qui da noi, come fu la guerra in Jugoslavia, non ci puoi escludere dalle conseguenze.

Sono tanti i cittadini ucraini che qui lavorano, vivono, studiano. Imparano presissimo a parlare in italiano e dopo una sola generazione sono italiani, di origine ucraina. Ci dividono poche migliaia di km dai confini di quelle terra di confine, questo su per giù il significato della parola “Ucraina“, si perché quando esisteva un regno ucraino, Mosca non esisteva.

Oggi che Putin ha voluto dividere il popolo Ucraino con una guerra, le divisioni sono in Russia, attraverso le proteste e l’Ucraina è unita più che mai intorno a Vladimir Zelenzky. È cominciato un esodo biblico, sono già due milioni e mezzo i profughi che corrono in Europa. Se vince Putin di parla di dieci milioni, il resto sarà lì a combattere.

Passano i confini e arrivano nella sicura Europa, in Germania, in Francia, in Italia, ma soprattutto in Europa. Il sogno dell’Europa e della protezione Nato dal despota Putin. La nazione che maggiormente accoglie profughi, perché paese confinante è la Polonia.

Dalla terra di Papa Wojtyla, stanno arrivando anche da noi e noi lo accoglieremo, per ospitarli, in attesa che ritornino nella loro amata Patria. Hanno bisogno di tutto, perché tutto gli è stato tolto. Un gesto molto significativo e da apprezzare quello che Margherita ha voluto fare per dire “Io ci sono“.

Mercoledì, dall’apertura alla chiusura del suo piccolo ma bellissimo Bar ad Afragola, raccoglierà tutto quello che incasserà e lo donerà. È scritto sul titolo della foto che accompagna l’iniziativa:

Donare non è stato mai così semplice. Tutto l’incasso della giornata di mercoledì 16 marzo, sarà devoluto in beneficenza al popolo Ucraino. Profughi, donne e bambini, necessitano del tuo aiuto”.

È vero, niente di più semplice e vero che donare dal proprio lavoro. Un gesto nobile, che ho voluto raccontare perché questa guerra assurda finirà e chi ha offeso perderà. Il mondo quando è unito vince, perché a vincere è l’umanità.

Quella che si ritrova nel passo del vangelo: “Il vangelo non di predica, si pratica“, nelle parole dell’ultima frase della canzone “Russian” di Sting: “La cosa che può salvare noi, me e è che anche i Russi amino i loro bambini“. Speriamo accada e tornino anche loro dai figli.

Chiunque voglia contribuire in questo modo non deve fare altro che andare lì a Piazza Gianturco ad Afragola e prendere una normale consumazione. Il ricavato sarà devoluto a cittadini provenienti dall’Ucraina. Intanto Grazie Margherita, il tuo gesto di solidarietà e sacrificio insegna a tutti noi che c’è sempre speranza, se c’è umanità, quella che sconfiggerà questa triste guerra.

di gianni bianco

kiev, capitale dell’Ucraina.

Ucraina, un nome e una terra che da venti giorni riecheggia nella nostra mente. La guerra non è stata mai così vicino alla nostra vita e non è l’Africa, non è l’Asia, non è l’America ma l’Europa. Non che le guerre in altri continenti non ci spaventosi o procurano orrore ma qui da noi, come fu la guerra in Jugoslavia, non ci puoi escludere dalle conseguenze.

Sono tanti i cittadini ucraini che qui lavorano, vivono, studiano. Imparano presissimo a parlare in italiano e dopo una sola generazione sono italiani, di origine ucraina. Ci dividono poche migliaia di km dai confini di quelle terra di confine, questo su per giù il significato della parola “Ucraina“, si perché quando esisteva un regno ucraino, Mosca non esisteva.

Oggi che Putin ha voluto dividere il popolo Ucraino con una guerra, le divisioni sono in Russia, attraverso le proteste e l’Ucraina è unita più che mai intorno a Vladimir Zelenzky. È cominciato un esodo biblico, sono già due milioni e mezzo i profughi che corrono in Europa. Se vince Putin di parla di dieci milioni, il resto sarà lì a combattere.

Passano i confini e arrivano nella sicura Europa, in Germania, in Francia, in Italia, ma soprattutto in Europa. Il sogno dell’Europa e della protezione Nato dal despota Putin. La nazione che maggiormente accoglie profughi, perché paese confinante è la Polonia.

Dalla terra di Papa Wojtyla, stanno arrivando anche da noi e noi lo accoglieremo, per ospitarli, in attesa che ritornino nella loro amata Patria. Hanno bisogno di tutto, perché tutto gli è stato tolto. Un gesto molto significativo e da apprezzare quello che Margherita ha voluto fare per dire “Io ci sono“.

Mercoledì, dall’apertura alla chiusura del suo piccolo ma bellissimo Bar ad Afragola, raccoglierà tutto quello che incasserà e lo donerà. È scritto sul titolo della foto che accompagna l’iniziativa:

Donare non è stato mai così semplice. Tutto l’incasso della giornata di mercoledì 16 marzo, sarà devoluto in beneficenza al popolo Ucraino. Profughi, donne e bambini, necessitano del tuo aiuto”.

È vero, niente di più semplice e vero che donare dal proprio lavoro. Un gesto nobile, che ho voluto raccontare perché questa guerra assurda finirà e chi ha offeso perderà. Il mondo quando è unito vince, perché a vincere è l’umanità.

Quella che si ritrova nel passo del vangelo: “Il vangelo non di predica, si pratica“, nelle parole dell’ultima frase della canzone “Russian” di Sting: “La cosa che può salvare noi, me e è che anche i Russi amino i loro bambini“. Speriamo accada e tornino anche loro dai figli.

Chiunque voglia contribuire in questo modo non deve fare altro che andare lì a Piazza Gianturco ad Afragola e prendere una normale consumazione. Il ricavato sarà devoluto a cittadini provenienti dall’Ucraina. Intanto Grazie Margherita, il tuo gesto di solidarietà e sacrificio insegna a tutti noi che c’è sempre speranza, se c’è umanità, quella che sconfiggerà questa triste guerra.

di gianni bianco

© Riproduzione riservata

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